L'opera di Maurizio Cattelan al Cimitero Monumentale di Milano

Tornato all'ombra della Madonnina nel 2021, dopo undici anni di assenza, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-13-febbraio-maurizio-cattelan-mostre" target="_blank">Maurizio Cattelan</a> conferma il suo legame sentimentale (ancor prima che professionale) con la città italiana che più di tutte ha contribuito alla sua popolarità: Milano. A poche settimane dalla chiusura dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-maurizio-cattelan-milano" target="_blank">acclamata rassegna Breath Ghosts Blind al Pirelli HangarBicocca</a>, l'artista padovano torna a far parlare di sé grazie a una nuova iniziativa. Un progetto per certi aspetti atipico, che volta le spalle alle <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/banana-cattelan-perrotin-miami" target="_blank">provocazioni del passato</a> e volge l'attenzione al senso della vita e alla precarietà dell'esistenza terrena. 
<h2>IL NUOVO PROGETTO DI MAURIZIO CATTELAN</h2> Portando all'estremo il tema della morte, già esplorato nell'ambito della recente esposizione meneghina, lo scultore è ora ospite del Cimitero Monumentale di Milano. È qui, in questa sede decisamente fuori dalle mete convenzionali dell'arte contemporanea, che Cattelan ha allestito la sua opera del 1994 Lullaby: un lavoro che appare più che mai significativo oggi, di fronte alle devastanti perdite umane a causa della <a href="https://arte.sky.it/news/libro-street-art-coronavirus" target="_blank">pandemia</a> e della <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-arte-ucraina" target="_blank">guerra in corso in Ucraina</a>. Protagonisti della rassegna (inaugurata in concomitanza con la settimana dell'arte, e visitabile fino al prossimo 6 novembre) sono i quaranta sacchi di plastica bianchi contenenti le macerie di un muro esterno del Padiglione d’Arte Contemporanea progettato da Ignazio Gardella, colpito dall'esplosione di un'autobomba mafiosa il 27 luglio 1993 (attentato nel quale persero la vita cinque persone). 
<h2>UNA RIFLESSIONE SULLA CONDIZIONE UMANA</h2> Recuperate dall'artista in una discarica nei giorni successivi alla strage, le macerie sono qui presentate come mucchi di detriti stoccati su due pallet disposti nella sala del Tempio Crematorio del cimitero. Un'operazione già avvenuta in passato (prima a Londra poi a Parigi), e per la prima volta ripetuta per il pubblico milanese. Un invito a fare i conti con i drammi del nostro tempo e con la caducità dell'esistenza, in un luogo simbolo per definizione della precarietà della vita terrena. Successivamente all'esposizione (che prende il titolo di Ninna Nanna), le due installazioni saranno donate alla città, entrando a far parte della collezione permanente del<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/kit-digitale-call-bambini-museo-novecento-milano" target="_blank"> Museo del Novecento</a>. Il gesto del dono, in questo senso, aggiunge ulteriore valore simbolico all'iniziativa, contribuendo alla riuscita di un progetto dal forte valore evocativo. 
<h2>LE PAROLE DI GIUSEPPE SALA</h2> “Ringrazio Maurizio Cattelan per 'Lullaby', per averla regalata a Milano, ma anche e soprattutto per averla realizzata e per ciò che questa opera rappresenta”, ha affermato il sindaco Giuseppe Sala. “'Lullaby' racconta una pagina dolorosa per la nostra città: il vigliacco attentato mafioso di via Palestro. Milano non dimentica e nel luogo deputato al ricordo, il nostro Monumentale, oggi con 'Lullaby' onora la memoria di chi ha perso la vita nella strage del PAC. L'arte ha quella straordinaria dote di provocare riflessioni e di cogliere significati profondi e nuovi, ogni qualvolta la si ammiri. E l’opera di Cattelan lo fa con grande concretezza”. “Spesso la memoria è aiutata dagli oggetti, ci permettono di non dimenticare con il passare del tempo”, ha aggiunto Cattelan (protagonista di una personale anche negli spazi della galleria Massimo De Carlo, sempre a Milano). “Le macerie di 'Lullaby' appartengono a Milano, per questo ho pensato che fosse un dovere restituire l’opera alla città e alla cura dei milanesi”. 
[Immagine in apertura: Maurizio Cattelan, Lullaby, 1994, photo Zeno Zotti, Tempio Crematorio, Cimitero Monumentale, Milano, 2022. Courtesy Comune di Milano]

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11 installazioni  immersive al Coachella Festival 2022

Parte ufficialmente il conto alla rovescia per l'edizione 2022 del Coachella Valley Music and Arts Festival. L'annuale evento che a partire dal 1999 ha animato con musica, arte e sperimentazioni architettoniche l'Empire Polo Field di Indio, in California, è in programma in due fine settimana successivi. Si terrà, infatti, dal 15 al 17 aprile e dal 22 al 24 aprile 2022. Immancabili le spettacolari installazioni site specific, divenute nel tempo uno dei punti di forza di questo atteso evento musicale: risale al 2019 Sarbalé Ke, l'opera progettata dall'architetto Francis Kéré recentemente insignito con il prestigioso <a href="https://arte.sky.it/news/francis-kere-pritzker-architecture-prize-2022" target="_blank">Pritzker Architecture Prize</a>.<h2>11 MAXI INSTALLAZIONI AL COACHELLA FESTIVAL 2022</h2>
Provengono da Europa, America Latina, Regno Unito e Stati Uniti e sono considerati nomi all'avanguardia della cultura visiva contemporanea gli undici progettisti, fra singoli designer, artisti e studi di architettura, artefici delle installazioni del Coachella Festival 2022. Come da tradizione, queste scultoree opere di grandi dimensioni consentiranno agli spettatori di misurarsi con una pluralità di stimoli sensoriali e ambientali, così da associare all'esperienza di ascolto degli artisti protagonisti della line-up anche un'opportunità di fruizione artistica. Fra debutti e conferme, sarà di nuovo presente lo studio di architettura <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/coachella-festival-installazione-architensions" target="_blank">Architensions</a>: guidato da Alessandro Orsini e Nick Roseboro, con sede a New York e Roma, lavora all'intersezione tra teoria, pratica e mondo accademico, concentrandosi sull'architettura come condizione in continuo dialogo con il contesto politico e sociale, con l'obiettivo di definire nuove possibilità per la città contemporanea. Fondato dall'architetto Martín Huberman e di base a Buenos Aires, è stato scelto anche <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/01/argentina-materiali-naturali-per-uno-spazio-domestico-inedito" target="_blank">Estudio Normal </a>che firma progetti sperimentali focalizzati sul rapporto tra informale e ambiente costruito. Aspettative elevate anche per l'installazione della designer rumena Oana Stănescu: residente a New York, ha all'attivo collaborazioni con il compianto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/05/da-virgil-abloh-a-giorgio-moroder-la-lineup-dellortigia-sound-system-festival" target="_blank">Virgil Abloh </a>e firma opere architettoniche in cui introduce nell'ambiente naturale circostante presenze inattese e fantasiose. Ad affiancarla sarà la designer olandese di fama internazionale Kiki Van Eijk, il cui approccio surrealista, restituito con l'impiego di tessuti, legno, metallo e tela, si ispira ai piccoli dettagli della quotidianità. <h2>ANCHE I MÅNESKIN SUL PALCO DEL COACHELLA 2022</h2> "Costruire il nostro programma artistico con designer, architetti e artisti visivi di tutto il mondo e della Coachella Valley consente ai partecipanti al festival di esplorare interessi e prospettive globali condivisi attraverso l'esperienza di installazioni ambiziose e uniche nel loro genere", ha commentato Paul Clemente, che gestisce il programma artistico per il Coachella Valley Music and Arts Festival. “Allo stesso modo in cui la musica è un linguaggio universale, l'esperienza di questi nuovi spazi invita alla connessione e aggiunge un senso iconico al luogo, nello spirito del Festival. Dopo due anni di pianificazione, vedere finalmente i lavori giungere a buon fine e farsi strada sul campo è davvero emozionante", ha aggiunto Clemente, auspicando che questi lavori, anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie e suscitando giocosità e meraviglia, contribuiscano a rendere memorabile la partecipazione al festival. Ad alternarsi sul fronte delle esibizioni dal vivo saranno, fra gli altri, Harry Styles, <a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-oscar-2022" target="_blank">Billie Eilish</a> e Kanye West, Stromae e gli italiani Måneskin.
[Immagine in apertura: View of the Coachella Valley Music and Arts Festival 2019. Photo by Lance Gerber]

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