Il concorso fotografico sul lato divertente della natura

<p>Vi ricordate il <em>Comedy Pet Photography Awards</em>, il <a href="https://arte.sky.it/foto/foto-animali-pet-comedy-awards" target="_blank">concorso internazionale</a> ideato per esplorare con ironia il mondo animale? Diventato negli anni un punto di riferimento per moltissimi amanti dello humor e della fotografia, il premio ha dato il via alle candidature per la sua nuova edizione dedicata all'universo selvatico. Stiamo parlando del <em>Comedy Wildlife Awards</em>.  </p> <p>A sette anni dalla sua fondazione (avvenuta nel 2015), l'intento del concorso è sempre lo stesso: celebrare l’importanza degli animali all’interno delle nostre vite, sottolineando gli aspetti più buffi di creature selvatiche e domestiche di ogni specie.  </p>
<p><h2>TORNA IL COMEDY WILDLIFE AWARDS</h2> <p>Istituito dai due fotografi professionisti Paul Joynson-Hicks e Tom Sullam, il premio ha da poco lanciato la “sfida” agli amanti dell'obiettivo di tutto il mondo, invitandoli a sottoporre i loro esilaranti scatti. Protagonisti delle immagini dovranno ovviamente essere loro, gli animali che abitano la Terra. Che si tratti di giraffe, elefanti o leoni fotografati all'interno dei loro habitat, ognuno di essi dovrà essere immortalato in una circostanza insolita e buffa, offrendo uno sguardo divertito sulla natura.  </p>
<p><h2>LO SCOPO BENEFICO DEL PREMIO</h2> <p>Ma le premesse del concorso non si fermano qui. Grazie alla collaborazione con la fondazione benefica britannica <a href="https://whitleyaward.org/" target="_blank">Whitley Fund for Nature</a>, <em>Comedy Wildlife Awards</em> mira a sostenere azioni concrete a favore della natura, supportando reali operazioni di conservazione e di tutela degli ecosistemi e della biodiversità.  </p>
<p><h2>COME PARTECIPARE AL CONCORSO</h2> <p>Sono sei in totale le categorie a cui poter partecipare, ognuna delle quali relativa a un habitat del nostro pianeta. Per concorrere basta inviare i propri scatti entro il 1° settembre 2022, attraverso l'<a href="https://www.comedywildlifephoto.com/" target="_blank">apposito modulo d'iscrizione</a> pubblicato sulla pagina ufficiale del concorso. Una giuria di esperti visionerà il materiale pervenuto, comunicando entro la fine dell'anno i vincitori. Le migliori immagini saranno premiate con trofei, viaggi in luoghi straordinari del mondo e gadget per tutti gli amanti dell'obiettivo.  </p>
<p>[Immagine in apertura: © Anne Lindner/<em>Comedy Wildlife Awards</em>]</p>

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<p>Chi è stato <a href="https://arte.sky.it/news/libro-david-bowie-phil-lancaster" target="_blank">David Bowie</a>? “<em>Di sicuro un artista in cerca di pace, di morte, di trasmutazione, di rinnovamento. Un artista mai pago di sé, ma che ha sempre anelato ad andare oltre se stesso, fino a raggiungere una dimensione sovrumana</em>”. Con queste parole Dalila Ascoli presenta il protagonista del suo ultimo saggio, dal titolo <em>David Bowie. Il divino alchimista</em>: una nuova biografia dedicata al genio del rock, elaborata a partire da una chiave di lettura assai particolare.</p> <p>Edito da <a href="http://www.arcanaedizioni.com/" target="_blank">Arcana</a>, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) prende infatti le mosse dalla tradizione aneddotica che sin dall’antichità accompagna le vite di personaggi straordinari. Stiamo parlando della cosiddetta “leggenda dell'artista”, una sorta di “identikit” che mira a identificare quei caratteri peculiari (quasi “genetici”) che da sempre definiscono la figura dell'artista.    </p>
<p><h2>IL MITO DELL'ARTISTA</h2> <p>A partire da Plinio il Vecchio e<a href="https://arte.sky.it/news/giorgio-vasari-mostra-louvre-parigi" target="_blank"> Giorgio Vasari</a>, per arrivare all'età rinascimentale e alle biografie del Settecento, moltissimi biografi e storiografi occidentali hanno fatto ricorso a una serie di <em>topoi</em> narrativi, identificati nelle vite di molti musicisti, pittori e autori del passato. L’estrazione sociale di umile origine, la formazione autodidatta, l’incontro con maestri straordinari e l'attrazione per l'occulto sono solo alcuni di questi fattori, che Dalila Ascoli rintraccia anche nella figura del cantautore britannico, proponendolo qui come una sorta di “enfant prodige” baciato dalla sorte.  </p>
<p><h2>DAVID BOWIE TRA STORIA E LEGGENDA</h2> <p>A catturare l'attenzione dell'autrice, invitandola a dedicare ampi approfondimenti al tema, è la ricerca della spiritualità in Bowie. “<em>La necessità di dare un senso alle cose è sempre stata una costante nel suo lavoro; un'indagine soggetta a continua evoluzione, oscillando tra buddismo, ateismo, gnosticismo e cristianesimo. La sua non è una religiosità in senso tradizionale, ma un rapporto con Dio non privo di angosce e dubbi sulle questioni fondamentali della vita e della morte</em>”, scrive Ascoli, che all'interno del volume conduce una lunga riflessione mirata a evidenziare la fascinazione di Bowie per l'aldilà e per l'occulto.  </p>
<p><h2>MORTE E RESURREZIONE IN BOWIE</h2> <p>Un aspetto, quest'ultimo, strettamente connesso a una ulteriore chiave di lettura della <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-10-gennaio-david-bowie" target="_blank">biografia dell'artista</a>, ovvero l'inclinazione per l'autodistruzione creativa. </p> <p>“<em>Bowie gioca ironicamente a essere il killer di se stesso</em>”, afferma l'autrice. “<em>Attraverso l’archetipo del dio che muore e rinasce, ci svela il mistero legato alla finzione letteraria dei suoi alter ego – Major Tom, Ziggy, Halloween Jack, Aladdin Sane, il Duca Bianco. La formula della creazione-morte-rinascita è il codice segreto che esemplifica la sua essenza creativa, la matrice di tutte le sue incarnazioni</em>”. Una storia di morte e resurrezione racchiusa splendidamente nell'ultimo album <em>Blackstar</em>, dove Bowie incarna enigmatiche figure come Botton Eyes o la maschera biblica di Lazzaro.</p>

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