Lo stadio Franchi di Firenze sarà rinnovato dallo studio Arup

<p>A quasi tre mesi di distanza dalla scelta del progetto per il nuovo <a href="https://arte.sky.it/news/stadio-milano-cattedrale" target="_blank">stadio </a>di Milano, che dovrebbe essere realizzato entro il 2026 dallo studio di architettura Populous, si conclude l'iter di un altro atteso concorso di progettazione legato anch'esso all'ambito sportivo. Il raggruppamento guidato dallo studio Arup, con l'architetto David Hirsch come capo progettista, si è infatti aggiudicato il concorso internazionale per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi, uno dei capolavori della carriera di<a href="https://arte.sky.it/news/pier-luigi-nervi-ambasciata-italia-brasilia" target="_blank"> Pier Luigi Nervi</a>, e della circostante area di Campo di Marte, a Firenze. </p> <h2>IL RINNOVAMENTO DELLO STADIO DI FIRENZE</h2> <p>Entro il 2023 dovrebbero partire i lavori di restyling e rinnovamento dell'impianto realizzato da Nervi a cavallo fra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso, quasi in contemporanea con l'ex <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-architettura-pier-luigi-nervi-firenze-manifattura-tabacchi" target="_blank">Manifattura Tabacchi</a> fiorentina. Prima opera del maestro dell'ingegneria italiana a ottenere un pieno riconoscimento internazionale, la struttura presenta alcuni elementi fortemente identitari, dalla pensilina a sbalzo alle scale elicoidali, ma anche una serie di criticità che negli ultimi anni hanno acceso il dibattito in merito al suo futuro. Salvato dalla demolizione, anche grazie a una mobilitazione internazionale alla quale hanno aderito alcuni fra i massimi architetti del mondo, lo stadio municipale di Firenze subirà nel prossimo triennio interventi migliorativi, nel rispetto dei vincoli stabiliti in sede ministeriale un anno fa. Resteranno, dunque, tutti i cosiddetti "<em>elementi testimoniali</em>"; saranno realizzate una nuova copertura, descritta dai vincitori del concorso come "<em>una lama sottile rettangolare metallica studiata per ridurre al minimo l’impatto visivo sullo skyline ed esaltare l’orizzontalità dell’opera di Nervi</em>", e nuove tribune. Il tutto in un'ottica di minimizzazione dell'impatto fra innesti contemporanei ed edificio esistente.</p> <h2>NUOVA VITA PER LO STADIO DI PIER LUIGI NERVI</h2> <p>Il concorso, infine, chiedeva ai partecipanti una proposta anche per l'area di Campo di Marte, a ridosso dello storico stadio. Il progetto vincitore, che secondo il sindaco Nardella possiede "<em>l’eleganza e la sobrietà tipiche della città di Firenze: non è né troppo né troppo poco, è attento all’ambiente e alla sostenibilità e tiene conto anche della fattibilità</em>", ne prevede la suddivisione in quattro macroaree funzionali: sul lato ovest lo stadio, al centro un parco attrezzato provvisto di un polo ricettivo-direzionale e di uno commerciale, a est il parco sportivo, e, a nord, il parco urbano esistente, anch'esso da riqualificare. Ad assicurare il raggiungimento dell'obiettivo "Net Zero Carbon" sarà la contemporanea adozione di varie strategie, a livello energetico e di gestione delle risorse. Proprio come nel caso milanese, anche a Firenze si punta al 2026 per la conclusione dei lavori, che saranno finanziati tramite il Recovery Found.</p> <p>[Immagine in apertura: Courtesy studio Arup] </p>

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La storia delle donne spiegata a bambine e bambini

<p>“<em>Come gran parte delle bambine e dei bambini, anche noi siamo cresciute facendo nostra l’idea che la storia dell’umanità fosse sostanzialmente la storia degli uomini. Abbiamo sempre creduto, per esempio, che nella preistoria il ruolo dell’uomo cacciatore fosse l’unico veramente rilevante, e che i compiti che spettavano alle donne fossero di secondo piano e poco importanti. Crescendo, però, abbiamo iniziato a porci delle domande e a cercare delle risposte che potessero soddisfare la nostra voglia di sapere come vivessero le nostre progenitrici, e quale fosse stato il loro contributo all’evoluzione della specie umana</em>”. Scelgono queste parole Carolina Capria e Mariella Martucci per introdurre i giovani lettori e le giovani lettrici al libro <em>Storia delle donne. </em><em>Per uno sguardo nuovo e inclusivo sul mondo di oggi</em>.  </p>
<p> <h2>IL LIBRO DI CAROLINA CAPRIA E MARIELLA MARTUCCI</h2> <p>Edito da <a href="https://www.salani.it/" target="_blank">Salani</a>, e arricchito dalle illustrazioni a colori di María Toro, il volume parte da un assunto tanto ovvio quanto simbolico: quando si pensa alla storia umana, la prima immagine che viene in mente è quella di un primate che poco per volta si trasforma fino ad assumere le sembianze dell'uomo moderno. Ma cosa facevano le donne, mentre gli uomini iniziavano a camminare in posizione eretta, imparavano ad accendere il fuoco e a cacciare, fondavano comunità e giravano il mondo? Semplice: le donne davano il loro eguale apporto, contribuendo allo sviluppo della specie, passo dopo passo.  </p>
<p><h2>LA STORIA DELLE DONNE</h2> <p>Scritto con un linguaggio facilmente accessibile a bambini e ragazzi, il volume ripercorre la storia dell'evoluzione umana (dal Paleolitico a oggi) sottolineandone il carattere “corale”. In essa, uomini e donne hanno camminato gli uni accanto agli altri, mettendo al servizio della specie le proprie capacità e la propria intelligenza. La storia dell'umanità, insomma, è una storia fatta di collaborazione e di crescita condivisa. Il libro di Capria e Martucci vuole sottolineare proprio questo aspetto, raccontando i capitoli più importanti del percorso dell'umanità attraverso uno sguardo inclusivo, capace di restituire dignità alle figure femminili.</p> <p>“<em>Abbiamo provato a mettere insieme tutti i pezzi del nostro passato, riconoscendo alle donne meriti e successi che non hanno avuto la giusta considerazione</em>”, continuano le due autrici. Un libro da leggere insieme ai nostri bambini, per ricordare che quella per l'uguaglianza di genere è una missione costante, da ottenere lottando e informandoci tutti insieme.  </p>
<p>[Immagine in apertura: una tavola tratta da <em>Storia delle donne</em> (Salani Editore, 2022)]</p>

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