Un concorso video sul tema dell’inclusività

<p>Tutte le tecniche audiovisive – dal semplice filmato all’animazione in tecnica tradizionale, digitale, time lapse o in stop-motion – possono essere impiegate per realizzare un'opera inedita da candidare alla competizione appena lanciata dall’Ordine degli Architetti di Genova (OA.GE). <em>Contemporaneamente </em>è il nome della video call con cui l'OA.GE chiama a raccolta l'intera comunità creativa incoraggiandola a riflettere sul tema cruciale dell'inclusività, centrale nella società contemporanea e nel dibattito dei giorni nostri. L'obiettivo è contribuire, sfruttando le potenzialità comunicative dello strumento video, ad accrescere la consapevolezza su tale questione, "<em>intesa come tendenza a estendere a quante più persone il godimento di diritti e l’opportunità a partecipare a qualsiasi attività sociale</em>", secondo il <a href="https://ordinearchitetti.ge.it/contemporaneamente-video-contest-a-cura-dellordine-degli-architetti-di-genova/" target="_blank">bando</a>.</p><h2>IL VIDEO CONTEST SULL'INCLUSIVITÀ</h2> <p>La call è stata indetta in preparazione della prossima edizione della Genova Design Week, che si svolgerà nel capoluogo ligure dal 18 al 22 maggio 2022. I video acquisiti confluiranno in una campagna di sensibilizzazione all’inclusività promossa in occasione dell'evento, che quest'anno prenderà in esame il concetto di "tempo". L'idea, di conseguenza, è raccogliere narrazioni video che siano in grado di raccontare la nostra epoca, offrendo una lettura del ritmo visivo e sonoro. A definire i contorni dell'iniziativa è stato Riccardo Miselli, Presidente di OA.GE, che in una dichiarazione ha sottolineato: "<em>Gli architetti hanno il ruolo culturale di rimarcare l'importanza che uno spazio di qualità assume nel contribuire a generare il benessere collettivo e individuale... Il video è lo strumento migliore per indagare questo tema consentendoci così di guardare, attraverso punti di vista originali, una delle variegate tematiche che rendono complessa la città contemporanea.</em>" Il contest è aperto non solo agli architetti, ma anche a chi opera o è interessato a discipline come grafica, fotografia, illustrazione e arte. La partecipazione è consentita sia a singoli individui sia ai gruppi; ammessi cittadini italiani e stranieri, purché maggiorenni. </p><h2>VERSO LA GENOVA DESIGN WEEK 2022</h2> <p>La scadenza per la consegna dei progetti video è fissata per il 30 aprile 2022. Spetterà quindi ai cinque esperti della giuria (Simonetta Fadda per la video art, Luigi Berio per la regia di animazione, Luisa Stagi per la sociologia visuale, il video maker Luca Scarzella e</p>
<p>Angela Gambardella per l’Ordine degli Architetti di Genova) decretare i vincitori. Verranno riconosciuti un massimo di tre premi, con un corrispettivo in denaro di 1.000 €.  La proclamazione avverrà il 16 maggio e le opere prescelte saranno proiettate, insieme a una selezione di video di qualità, in uno spazio dedicato durante la Genova Design Week. </p> <p>[Immagine in apertura: Photo by Marc Noorman on Unsplash]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

<p>Quali abiti indossavano i bambini a cavallo fra gli anni<strong> </strong>Venti e Trenta del secolo scorso? Cosa ci raccontano colori, forme, tessuti e stampe in voga, in quello stesso periodo, nei guardaroba maschile e femminile della società italiana? La moda si intreccia con la storia del Paese e con le consuetudini delle generazioni precedenti in <em>Novecento Elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi</em>, la mostra appena inaugurata al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/bando-museo-tessuto-prato" target="_blank">Museo del Tessuto di Prato</a>. Primo appuntamento espositivo del nuovo anno per l'istituzione culturale pratese, la rassegna, visitabile fino al 29 maggio prossimo, riunisce oltre la metà dei pezzi della collezione Fineschi, donata al Museo nel 2021.</p><h2>LA COLLEZIONE FINESCHI AL MUSEO DEL TESSUTO DI PRATO</h2> <p>Nel percorso di visita vengono presentati oltre 80 oggetti: sono abiti e accessori, femminili e maschili, appartenuti ai Fineschi, una delle famiglie della borghesia imprenditoriale pratese attiva fin dalla metà dell’Ottocento. La collezione, formata da più di 160 oggetti, è l'esito del lavoro di ricerca e selezione condotto da Ada Tirinnanzi Fineschi. Confluita nel patrimonio del Museo del Tessuto lo scorso anno, la raccolta arricchisce la sezione moda e abbigliamento dell'istituzione, rafforzandola in particolare per il periodo che va dalla fine dell’Ottocento agli Novanta del Novecento.  Allestita nella Sala dei Tessuti Antichi, la mostra adotta un registro sia tematico, sia cronologico. A metterlo a punto è stato il team curatoriale che ha studiato, in parallelo, la collezione e il patrimonio fotografico e video della famiglia Fineschi, acquisendo indicazioni aggiuntive sulla storia degli abiti, nonché sulla loro datazione e manifattura. L'itinerario di visita prende dunque avvio da una serie di esemplari di abbigliamento infantile, cui fanno da contrappunto giocattoli d'epoca. Della trentina di abiti complessivamente in mostra (cinquanta sono invece gli accessori e i complementi d’abbigliamento), quelli appartenuti alle donne e agli uomini della famiglia vengono presentati con raffinati accessori. Cappelli, bastoni e set da fumo in sepiolite affiancano i completi maschili da giorno e da sera, di fattura pratese e fiorentina; sul fronte femminile, di particolare pregio sono le vesti da notte e i négligé, con ricami e decori eseguiti a mano dalle donne della famiglia.</p><h2>L'EVOLUZIONE DELLA MODA ITALIANA NEL NOVECENTO</h2> <p>Chiudono il percorso i capi risalenti ai decenni conclusivi del XX secolo: dagli abiti di alta sartoria degli anni Sessanta, indossati ad esempio per gli eventi della storica Società dei Misoduli di Prato, alle creazioni di Gianfranco Ferré e Rocco Barocco, che testimoniano il gusto e la creatività degli anni Ottanta. Bijou e borsette arricchiscono la presentazione, mentre documenti provenienti da altre collezioni del museo, come riviste, planche, figurini, libri tendenze e campionario, estendono la trattazione e offrono ulteriori dettagli sui trend delle fasi prese in esame. Il filmato realizzato in occasione di <em>Novecento Elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi </em>introduce il pubblico nella storia della famiglia Fineschi, contestualizzando le opere in mostra e legando le vicende del nucleo all'evoluzione dei costumi sociali e della moda italiana del secolo scorso.   </p> <p>[Immagine in apertura: Vista dell'allestimento della mostra <em>Novecento Elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi</em>. Courtesy Museo del Tessuto, Prato]</p>

Segui su Sky Arte La moda del Novecento in mostra a Prato

Un concorso video sul tema dell’inclusività

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