Un itinerario astronomico fra i capolavori del Prado di Madrid

<p>Il <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-22-ottobre-documentario-museo-del-prado-madrid" target="_blank">Museo Nacional del Prado</a> di Madrid, fino al prossimo 16 ottobre, offre al proprio pubblico un affascinante itinerario ispirato alle meraviglie del cosmo. Il percorso, denominato <em>Reflections of the Cosmos </em>e curato dall’astrofisico del CSIC Montserrat Villar, attraverso venti capolavori di artisti come Patinir, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rubens-genova-palazzo-ducale" target="_blank">Rubens</a>, Murillo, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/mostra-francisco-de-zurbaran-frick-collection-new-york" target="_blank">Zurbarán</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-tiepolo-venezia-gallerie-accademia" target="_blank">Tiepolo</a>, tutti facenti parte della collezione permanente del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/museo-prado-madrid-collezione" target="_blank">museo spagnolo</a>, vuole indagare e riflettere sulla percezione e la conoscenza del cosmo nell’arte del passato.</p><h2>SGUARDI INEDITI SULLA COLLEZIONE DEL PRADO</h2> <p>L'inedito percorso, che propone quindi una particolare lettura della storia dell'astronomia, è reso possibile grazie alla straordinaria vastità della collezione artistica in possesso del <a href="https://arte.sky.it/news/scultura-museo-prado-madrid" target="_blank">Museo del Prado</a> e rientra in uno specifico programma, intrapreso in collaborazione con professionisti di discipline diverse, ideato per invitare all'approfondimento dei capolavori che dimorano in maniera permanente nell'istituzione spagnola.</p><h2>IL PERCORSO “REFLECTIONS OF THE COSMOS”</h2> <p>L'itinerario è suddiviso in quattro sezioni indipendenti e, allo stesso tempo, complementari. Il primo capitolo, intitolato <em>The myth of the flat Earth, </em>è incentrato sulla storica diatriba medievale inerente la sfericità della Terra e raccoglie, tra gli altri, dipinti come <em>Charon crossing the Styx</em> di Joachim Patinir e <em>The Third Day of Creation (outer panels of The Garden of Earthly Delights Triptych)</em> di Hieronymus Bosch. La sezione <em>Myths in the stars</em> riflette, invece, sull’interpretazione, più o meno fantasiosa, data alle costellazioni e alla volta celeste e comprende alcune opere firmate da Pieter Paul Rubens. In <em>When the Moon lost its purity</em>, anche attraverso i dipinti di Gaspare Vanvitelli e Gianbattista Tiepolo, si medita sull’essenza della Luna e sull’iconografia della Immacolata Concezione rappresentata, appunto, incoronata con dodici stelle e con una luna sotto i suoi piedi. L’ultima sezione, intitolata <em>The telescope revolution, </em>narra come con l’introduzione da parte di Galileo, nel 1609, del telescopio come strumento scientifico con cui esplorare il cielo, siano definitivamente cadute le teorie geocentriche.</p> <p>[Immagine in apertura: Joachim Patinir, <em>Charon crossing the Sty, </em> 1520-24, oil on panel, 64 x 103 cm. Museo Nacional del Prado, Madrid]</p> 

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il bando per le residenze d'artista a Firenze

<p>Il MAD Murate Art District, il centro civico fiorentino di produzione per l’arte contemporanea gestito dall’associazione MUS.E e ospitato negli spazi restaurati deII’ex carcere cittadino delle Murate, lancia una call per l'assegnazione di studi d'artista nel periodo che va dal 15 settembre al prossimo 15 gennaio.</p><h2>IL MURATE ART DISTRICT A FIRENZE</h2> <p>Fin dalla sua apertura, il MAD Murate Art District ospita, infatti, mostre, incontri, approfondimenti critici, workshop e progetti di arte pubblica incentrati sui più svariati linguaggi creativi del contemporaneo. Inoltre, attraverso la periodica selezione di artisti nazionali e internazionali chiamati a lavorare su progetti specifici di ricerca (con un’attenzione particolare al contesto sociale e alla memoria storica del luogo), fin dall'inizio ha orientato le sue attività verso la produzione di opere e performance. Dal 2016 a oggi, sotto la direzione artistica di Valentina Gensini, il MAD ha ospitato oltre duemila artisti provenienti da tutto il mondo.</p><h2>IL BANDO PER LE RESIDENZE D’ARTISTA AL MAD</h2> <p>Per accedere alla call, aperta fino alle ore 12 del prossimo 6 agosto, bisogna aver compiuto diciotto anni, essere un professionista dell’arte o dello spettacolo (artisti visivi e performativi, registi, sound artist, musicisti, designer, architetti) con un progetto inedito da proporre e aver già lavorato in un contesto professionale del genere in Italia o all’estero. Le informazioni complete sono disponibili sul <a href="https://www.murateartdistrict.it/" target="_blank">sito ufficiale</a> del MAD.</p> <p>[Immagine in apertura: MAD Murate Art District. Photo credit MUS.E]</p> 

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Un itinerario astronomico fra i capolavori del Prado di Madrid

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Banksy e la ribellione

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