Il disco capolavoro dei Cure torna in versione deluxe

Nonostante per molti non sia da considerare l'album migliore della band, Wish è senza ombra di dubbio il disco più popolare dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/canzone-robert-smith-cure-chvrches" target="_blank">Cure</a>. A parlare sono i dati: uscito il 21 aprile 1992, questa perla assoluta della musica post-punk rappresenta infatti il lavoro in studio più venduto della formazione guidata da <a href="https://arte.sky.it/news/cure-nuovo-album" target="_blank">Robert Smith</a>. Nello stesso anno di pubblicazione raggiunse il primo posto in classifica in Gran Bretagna e il secondo negli Stati Uniti, arrivando rispettivamente a conquistare il Disco d'oro e il Disco di platino nei due Paesi. A confermare il successo internazionale del disco sono i tre singoli più noti dell'album: High, l'intramontabile Friday I'm In Love e A Letter To Elise. Una tripletta di canzoni che presto torneranno a suonare nei nostri stereo, grazie alla nuova versione del disco, pronta a fare il suo debutto a trent'anni dalla sua prima edizione. 
<h2>LA RISTAMPA DI “WISH”</h2> La nuova versione di Wish uscirà ufficialmente il prossimo 7 ottobre, e includerà in totale quarantacinque brani, ventiquattro dei quali inediti e altri quattro mai prima d'ora apparsi in CD o in digitale. Una mole notevole di canzoni, distribuite all'interno di tre dischi distinti racchiusi in un cofanetto da collezione. Il primo disco conterrà l'intera versione originale dell'album, rimasterizzato da Robert Smith e Miles Showell agli Abbey Road Studios di Londra. Il secondo presenterà invece ventuno demo inedite, tra le quali quattro demo vocali in studio del 1990 e diciassette demo strumentali del 1991. Il terzo disco del box sarà infine dedicato ai quattro brani della cassetta Lost Wishes pubblicata nel 1993, mai prima d'oggi apparsi in CD o in digitale. 
<h2>IL RITORNO DEI CURE IN ITALIA</h2> L'uscita della deluxe edition (che includerà anche il brano inedito A Wendy Band delle sessioni del Manor Studio del 1992, un mix inedito di From The Edge Of The Deep Green Sea, e una versione live inedita di End registrata nel 1992) arriverà sugli scaffali, inoltre, a poche settimane dall'<a href="https://arte.sky.it/news/concerti-cure-italia" target="_blank">atteso ritorno dei Cure in Italia</a>, dove saranno ospiti con una serie di concerti in città diverse dello Stivale. La prima data, in programma a Bologna il 31 ottobre 2022, sarà seguita dai concerti a Firenze, Padova e Milano, previsti rispettivamente nelle giornate del 1°, 3 e 4 novembre. Un poker di esibizioni da non perdere per gli amanti dello storico gruppo formatosi nel 1976.

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Cresce con "un'incursione" nell'affascinante (e controverso) universo dell'<a href="https://arte.sky.it/news/calendario-2022-brutalismo" target="_blank">architettura brutalista</a> la nuova collana editoriale pubblicata da <a href="https://www.24orecultura.com/" target="_blank">24 ORE Cultura</a>. Lanciata nei mesi scorsi e intitolata Interior Design Cubes, dopo i volumi <a href="https://arte.sky.it/news/libri-design-contemporaneo" target="_blank">Dream Houses e </a><a href="https://arte.sky.it/news/libri-design-contemporaneo" target="_blank">Natural Houses</a>, propone un'esplorazione di uno degli stili e linguaggi dell'abitare contemporaneo più sorprendenti e discussi. La nuova tappa, dal titolo Brutalist Houses, offre infatti una ricognizione aggiornata su una tendenza in ascesa degli ultimi anni: un percorso di riscoperta e rivalutazione che ha ispirato anche importanti <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/mostra-architettura-ex-jugoslavia-moma-new-york" target="_blank">progetti espositivi</a>.<h2>IL LIBRO SULL'ARCHITETTURA D'INTERNI BRUTALISTA </h2> Disponibile online e nelle librerie, scritto dalla studiosa e autrice Maria Vittoria Capitanucci, il volume presenta il medesimo formato delle due precedenti uscite: è un vero e proprio "cubo cartonato" di 17 x 17 cm, che sfiora le 300 pagine complessive. Contraddistinto all'esterno da un deciso colore grigio, che rimanda esplicitamente ai materiali distintivi dell'architettura brutalista e al design "brut", è arricchito da 250 illustrazioni, anche a tutta pagina. Oltre a più riusciti esempi di interni brutalisti contemporanei, selezionati in tutto il mondo, il libro ricostruisce nell'introduzione "l'epopea brutalista", svelando la genesi di questa denominazione. Il primo a impiegare il termine fu il critico di architettura Reyner Banham, che sulle colonne dell'autorevole Architectural Review accostò tale definizione alla produzione di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-le-corbusier-pinacoteca-agnelli-torino" target="_blank">Le Corbusier</a>.<h2>BRUTALISMO E ARCHITETTURA CONTEMPORANEA</h2> Dal secondo dopoguerra in poi, l'uso del cemento grezzo nell'architettura e nel design ha conosciuto fortune alterne, sia fra i critici che fra i progettisti. Il volume documenta in particolare quanto avvenuto negli ultimi due decenni, ponendo l'attenzione sugli interni residenziali e sull'eclettico mondo degli arredi e dei complementi. Il capitolo "Oggetti", che precede la rassegna delle dimore selezionate, a loro volta progettate da <a href="https://arte.sky.it/foto/architettura-premio-mies-van-der-rohe-italia" target="_blank">architetti pluripremiati</a> come l'italiana <a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-premio-italiano-architettura" target="_blank">Maria Giuseppina Grasso Cannizzo</a>, descrive le declinazioni dell'estetica brutalista anche nella "piccola scala". Si susseguono così progetti cult, che portano la firma dei grandi maestri del moderno, come Putrella del compianto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/morte-enzo-mari-design" target="_blank">Enzo Mari</a>, e recentissimi esemplari come il "divano ufficio" Grid, dei fratelli Bouroullec, a testimonianza dell'eterna attualità del cemento. [Immagine in apertura: F Residence, Shukugawa, Giappone, Brutalist Houses,Courtesy of Go Fujita, GOSIZE Co.]

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