Il festival diffuso che racconta i borghi delle Marche

<p>Dal 2 al 18 settembre prossimi è tempo di <em>MArCHESTORIE. Racconti & tradizioni dai borghi in festa</em>, un festival diffuso che si prefigge di raccontare il territorio marchigiano e la vicenda millenaria della ricca regione dell’Italia centrale. Riflettori puntati sugli antichi borghi, arroccati tra mare e montagne, sulle fortezze medievali, su misteriosi luoghi sacri, ma anche su sapori tipici, tradizioni popolari e pratiche devozionali e su personaggi storici o del passato recente che hanno abitato questa terra.</p><h2>LA STORIA DELLE MARCHE RACCONTATA IN UN FESTIVAL</h2> <p>Concepita come una grande festa, la rassegna – che vede la direzione artistica di Pino Insegno e Paolo Notari – presenta, anche per questa seconda edizione, numerosi eventi e forme di intrattenimento a cura dei comuni, di associazioni e di piccole realtà pubbliche e private. Per valorizzare la storia e la vita degli antichi borghi saranno quindi proposte visite guidate, mostre, esposizioni artigianali, dimostrazioni, ricostruzioni in costume e degustazioni di prodotti tipici. Coinvolto ogni angolo della regione, dall'entroterra alle aree costiere.</p><h2>GLI EVENTI DELL’EDIZIONE 2022 DI “MArCHESTORIE”</h2> <p>Il programma di <em>MArCHESTORIE</em>, disponibile sul <a href="https://www.marchestorie.it/programma-edizione-2022/" target="_blank">sito ufficiale</a> della manifestazione, prevede dal 2 al 4 settembre spettacoli musicali e teatrali allestiti in ventisei località, tra piccoli borghi e cittadine. Tra queste si segnalano Acqualagna, nella provincia di Pesaro e Urbino, considerata “la capitale del tartufo”; l’antichissimo sito di <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-parco-archeologico-cupra-marittima-marche" target="_blank">Cupra Marittima</a>; il paese medievale di Gualdo, in provincia di Macerata; e il suggestivo Torre di Palme: una frazione del comune di Fermo inserito, dal 2017, nella lista de “<em>I Borghi più belli d’Italia</em>”. Gli spettacoli dal 9 all’11 settembre saranno allestiti in trentuno comuni tra i quali Ascoli Piceno, Loreto, Macerata e <a href="https://arte.sky.it/news/demanio-marittimo-senigallia-marche" target="_blank">Senigallia</a>. Ventotto, infine, le località in cui il festival itinerante si sposterà dal 16 al 18 settembre. Tra queste Civitanova Marche, Grottammare, <a href="https://arte.sky.it/news/recanati-giacomo-leopardi-camere-private" target="_blank">Recanati</a>, Sirolo e Treia.</p> <p>[Immagine in apertura: <em>Ascoli Piceno</em>. Photo by Marco Faccini on Unsplash]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Parigi celebra i 150 anni del primo capolavoro impressionista di Monet

<p>A Parigi l'autunno 2022 sarà all'insegna delle grandi mostre, con un protagonista "ricorrente": <a href="https://arte.sky.it/news/monet-palazzo-ducale-genova-mostra" target="_blank">Claude Monet</a>. A precedere l'apertura della rassegna basata sull'<a href="https://arte.sky.it/news/claude-monet-joan-mitchell-mostra-parigi" target="_blank">inedito dialogo-confronto</a> fra le opere del maestro impressionista e i lavori della statunitense Joan Mitchell, in programma dal 5 ottobre alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/la-fondation-louis-vuitton-di-parigi-si-rinnova-special-guest-takashi-murakami" target="_blank">Fondation Louis Vuitton</a>, sarà <em>Face au soleil. Un astre dans les arts</em>. In arrivo il 21 settembre prossimo, al <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/monet-genova-palazzo-ducale" target="_blank">Musée Marmottan Monet</a>, l'esposizione ripercorre la storia della rappresentazione del sole nelle arti dall'antichità ai giorni nostri.</p><h2>A PARIGI LA MOSTRA PER I 150 ANNI DEL PRIMO CAPOLAVORO IMPRESSIONISTA</h2> <p>A ritmare il percorso espositivo, visitabile fino al 29 gennaio 2023, saranno quasi cento opere, provenienti da oltre cinquanta fra musei e istituzioni culturali internazionali. Nelle sale del museo che detiene la più vasta collezione al mondo di opere d’arte del padre dell’Impressionismo, verranno per l'occasione esposti lavori di Dürer, Giordano, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rubens-genova-palazzo-ducale" target="_blank">Rubens</a>, Turner, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/allalte-nationalgalerie-di-berlino-prende-vita-il-capolavoro-di-friedrich" target="_blank">Friedrich</a>, Courbet,<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/08/camille-pissarro-dipinto-proprieta-thyssen-bornemisza" target="_blank"> Pissarro</a>, Signac, Derain, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/urlo-munch-frase-ricerca-oslo" target="_blank">Munch</a>, Delaunay, Mirò, <a href="https://arte.sky.it/news/scultura-calder-parigi-gagosian" target="_blank">Calder</a>, solo per citare alcuni fra gli artisti selezionati. Comune denominatore della rassegna, curata da Marianne Mathieu e Michael Philipp, è il sole, soggetto presente già nelle prime raffigurazioni rinvenute in Egitto o risalenti all'antica Roma. Disegni, dipinti, fotografie e strumenti di misurazione, concessi dal Paris Observatory, consentiranno di documentare l'evoluzione artistica di questo tema nei secoli, ricordando anche i valori simbolici talvolta associati a questo astro ed evidenziando l'impatto dell'indagine scientifica nella sua comprensione.</p><h2>LA STORIA DI "IMPRESSIONE, LEVAR DEL SOLE" DI MONET </h2> <p>Punto d'avvio della mostra è la ricorrenza dei 150 anni dall'esecuzione di <em>Impression, soleil levant</em>. Il 13 novembre 1872, dalla finestra del suo albergo a Le Havre, <a href="https://arte.sky.it/news/monografia-pittura-claude-monet" target="_blank">Claude Monet</a> dipinse una veduta del porto della città in Normandia attraverso la nebbia. Due anni dopo l'opera venne esposta in pubblico: fu presentata con la denominazione che ancora oggi la identifica, ovvero la stessa che spinse il critico Louis Leroy a coniare il termine “Impressionista”. Da allora, con questo vocabolo viene identificato il raggruppamento formato da Monet e dai altri pittori della sua cerchia.</p> <p>[Immagine in apertura: Claude Monet, <em>Impression, soleil levant, </em>1872. Huile sur toile, 50 cm x 65 cm. Paris, Musée Marmottan Monet © Musée Marmottan Monet, Paris / Studio Christian Baraja SLB]</p>

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