Conto alla rovescia per il Festival di danza contemporanea di Roma

Al via la sedicesima edizione di Equilibrio, il festival di danza contemporanea che andrà in scena a Roma, negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica, dal 12 al 26 febbraio 2022. Tante saranno le iniziative in programma, durante le quali i grandi nomi della coreografia internazionale si esibiranno dando forma alle diverse sfaccettature dell’equilibrio, tema su cui verte l’intera rassegna, come dichiarato dal nuovo curatore del festival, Emanuele Masi. Oltre al ricco calendario di eventi, quest’anno il festival presenterà una straordinaria anteprima con lo spettacolo Transverse Orientation firmato dal coreografo greco Dimitris Papaioannou nella cornice del Teatro Argentina, dal 28 al 30 gennaio. <h2>IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL DI DANZA CONTEMPORANEA DI ROMA</h2> Ad “aprire le danze”, il 12 febbraio 2022, ci sarà il flash mob Re:Rosas! a cura dell’Accademia Nazionale di Danza, tratto dallo spettacolo di Anne Teresa Keersmaker intitolato Rosas danst Rosas. Lo stesso giorno farà la sua prima apparizione al festival anche l’acclamata coreografa di origini israeliane Sharon Eyal, la quale fonderà il balletto contemporaneo con la musica elettronica. L’arrivo della regina della nouvelle danse française, Maguy Marin, è invece atteso per il 15 febbraio, con lo spettacolo Umwelt, che darà vita a una visione distopica del mondo, travolto dal consumismo. Sul palco dell’Auditorium appariranno anche l’ironia di Silvia Gribaudi, che presenterà R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, e l’artista romana Cristina Morganti – già interprete di Pina Bausch – che tornerà con Another Round for Five. <h2>LE NOVITÀ DI EQUILIBRIO 2022 </h2> Una grande novità è rappresentata dal debutto di Notte a Teatro, ovvero un workshop sul movimento pensato appositamente per i bambini con il performer Marco D’Agostin, in calendario sabato 19 febbraio 2022. Il giorno seguente i piccoli performer potranno assistere allo spettacolo Joseph Kids firmato da Alessandro Sciarroni, che sarà protagonista dell’eccezionale dialogo coreografico con la collega Maguy Marin, nella serata del 24 febbraio. Il sipario calerà, la sera del 26 febbraio, su due spettacoli imperdibili: la prima italiana di Carbon Song Cycle, realizzato appositamente da Fondazione Musica per Roma per Equilibrio, in collaborazione con l’American Academy, e Triple, lo spettacolo in tre parti del coreografo americano Richard Siegal, per la prima volta a Roma. [Immagine in apertura: Dimitris Papaioannou, Transverse orientation, 2021. Photo Julian Mommert]

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Colore e tormento nella pittura di Antonio Ligabue

I disagi e i tormenti sperimentati da<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/film-antonio-ligabue-giorgio-diritti-elio-germano" target="_blank"> Antonio Ligabue</a> nell’arco della propria vita trapelano dalle sue opere. Nonostante l’utilizzo di colori accesi, le pitture di Ligabue sono contraddistinte da un disagio esistenziale che l’artista intendeva esprimere a “gran voce”. Ad accendere i riflettori sulla vita e sul percorso creativo dell’artista scomparso nel 1965 è la Villa Reale di Monza, che ospiterà nella sua Orangerie la mostra Antonio Ligabue. L’uomo, l’artista, dall’11 febbraio al 1° maggio 2022. <h2>LA MOSTRA SU ANTONIO LIGABUE ALLA VILLA REALE DI MONZA</h2> L’esposizione riunirà novanta opere fra dipinti, incisioni, disegni e sculture, tracciando un percorso che approfondirà la gamma di soggetti ricorrenti nelle opere di Ligabue. Primi fra tutti gli animali, sia selvatici sia domestici, come nei dipinti Caccia grossa (1929), Circo (1941-42 ca.), Tigre reale (1941), Leopardo con serpente (1955-56), Testa di tigre (1957-58), solo per citarne alcuni. Spazio anche alle venti sculture in bronzo – perlopiù dedicate ancora una volta al mondo animale ‒ e alle opere raffiguranti scene di vita agreste e paesaggi che rimandano alla natia Svizzera, da cui l’artista fu espulso nel 1919. Infine, non potranno mancare i suoi famosi autoritratti, che pongono il volto dell’artista in primo piano e rispecchiano un malessere esistenziale di cui “sentiamo quasi il muto grido nel silenzio della natura e nella sordità delle persone che lo circondano”, come ha dichiarato il curatore Sandro Parmiggiani. <h2>L’ARTE DI ANTONIO LIGABUE</h2> Spesso inquadrato esclusivamente come pittore naïf e outsider, Antonio Ligabue fu in realtà un artista dalle tante sfaccettature. La rassegna in arrivo a Monza punta a individuare e a mettere in evidenza questa complessità, restituendo un dettagliato ritratto di un artista rivoluzionario, capace di tradurre in colori e linee di eccezionale impatto visivo tutta l’intensità dell’esistenza. [Immagine in apertura: Antonio Ligabue, Ritorno dai campi con castello, 1955-57, olio su tavola di faesite, 77x93 cm, collezione BPER Banca, Milano]

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