Il fumetto che rivisita le grandi fiabe e i racconti popolari

Dino Battaglia è senza dubbio uno degli autori più raffinati e suggestivi che si siano mai espressi attraverso il mezzo del fumetto. Con il suo tratto sottile, e grazie alla consueta caratterizzazione delle figure e dello spazio, l'artista veneziano è riuscito negli anni a raccontare storie fortemente impregnate di letteratura. Riferimenti intellettuali e rimandi ai capolavori della tradizione romanzesca abbondano nella sua produzione – come nel caso degli adattamenti di alcuni classici del racconto fantastico firmati da <a href="https://arte.sky.it/news/edgar-allan-poe-museo" target="_blank">Edgar Allan Poe</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/07/lovecraft-fumetto-manga-gou-tanabe" target="_blank">H.P. Lovecraft</a>. Non stupisce dunque che la <a href="https://arte.sky.it/news/libro-storia-rock-metal-fumetti" target="_blank">casa editrice NPE</a> abbia voluto porre l'attenzione proprio su questo aspetto del suo lavoro, portando in stampa un nuovo volume dedicato alle fiabe più celebri disegnate da Battaglia nel corso della sua carriera. 
<h2>IL NUOVO LIBRO SU DINO BATTAGLIA</h2> Si intitola Il gigante egoista e altre favole e presenta undici racconti della tradizione fiabesca reinterpretati attraverso la nota componente orrorifica dell'autore. Pubblicato lo scorso 14 ottobre, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) è un'incantevole carrellata di storie in gran parte note al pubblico, viste e rielaborate da Battaglia con il suo stile personalissimo, acuto e sperimentale. Eppure non si tratta di un semplice processo di sintesi e trasposizione. 
<h2>LE FIABE CLASSICHE IN FORMATO FUMETTO</h2> Racconti popolari, grandi classici e capolavori di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-30-novembre-oscar-wilde" target="_blank">Oscar Wilde</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/podcast-hans-christian-andersen-serie-fiabe-carlo-lucarelli" target="_blank">Hans Christian Andersen</a> e John Ruskin vengono qui rivisitati mediante un processo che sembra quasi destrutturare e ricomporre quelle storie sotto una veste del tutto inedita. Così è, ad esempio, per la famosa Cenerentola dei fratelli Grimm trasformata in “Ceneraccio” (declinata al maschile, dunque, offrendo una visione alternativa ma non parodica del racconto originale) e per L’usignolo dell’imperatore di Andersen (storia alla quale il fumettista aggiunge tre personaggi della <a href="https://arte.sky.it/news/libro-maschere-commedia-arte" target="_blank">Commedia dell’Arte italiana</a>: Arlecchino, Balanzone e Tartaglia). Una raffinata operazione di rielaborazione di fiabe e racconti che conferisce un nuovo carattere agli stessi senza tradirne gli intenti originari.

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La rinascita della Galleria Nazionale dell’Umbria

Nel cuore di Perugia c’è un museo che racconta l’arte di un’intera regione e molto di più: stiamo parlando della <a href="https://arte.sky.it/news/galleria-nazionale-umbria-perugia-riapertura-arte-contemporanea" target="_blank">Galleria Nazionale dell’Umbria</a>, un museo unico, ricco di capolavori, che è stato oggetto di un rinnovamento totale. L’obiettivo è dialogare con il pubblico contemporaneo in maniera dinamica e coinvolgente, mostrare l’arte del passato in modo nuovo.
Il documentario Galleria Nazionale dell’Umbria – Rinascita di un museo, in onda su Sky Arte giovedì 20 ottobre, attraverso interviste e riprese suggestive, racconta lo straordinario lavoro che ha accompagnato il nuovo allestimento. 
Ripensare un museo alla radice è una sfida non da poco, alla quale i protagonisti di questa impresa – il direttore, i curatori, i restauratori, gli architetti – si sono dedicati con la massima cura. Saranno proprio loro ‒ Marco Pierini, Maria Elena Lascaro, Daniele Costantini, Maria Cristina Tomassetti, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi – a descrivere le sfide più insidiose e i passaggi chiave: valutare lo stato di salute delle opere, decidere quali restaurare, quali riportare nelle sale del museo e quali spostare nei depositi.
Ognuna di queste fasi viene restituita fedelmente dalle interviste e da un attento racconto visivo, mentre gli intervistati ne illustrano le sfide tecniche. Il ritratto che ne emerge è quello di una squadra appassionata e ambiziosa, determinata a regalare al pubblico l’esperienza più coinvolgente possibile.
Il cuore della vastissima collezione antica raccoglie le opere del figlio più celebre di Perugia: Pietro Perugino, un autore del quale la Galleria Nazionale dell’Umbria raccoglie il maggior numero di opere al mondo e di cui offre una visione strabiliante per completezza e qualità. Il documentario mostra da vicino l’allestimento delle due sale a lui interamente dedicate.
Dopo quattro anni di progettazione e uno di lavori, la Galleria Nazionale dell’Umbria riapre le porte e regala al pubblico un’esperienza ricca, immersiva, nuova.

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