In "tour" fra tre case incompiute di Frank Lloyd Wright

<p>Conosciuto anche dai non addetti del settore, l'architetto<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/03/larchitettura-di-frank-lloyd-wright-tra-america-e-italia" target="_blank"> Frank Lloyd Wright</a> lega il proprio nome ad alcuni degli edifici simbolo dell'architettura statunitense del XX secolo: dal <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/buon-compleanno-solomon-r-guggenheim-museum-al-via-la-prima-mostra-curata-dagli-artisti">Solomon R. Guggenheim Museum</a>, a New York, alla celeberrima <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/uno-sguardo-sullarchivio-di-frank-lloyd-wright-a-150-dalla-nascita" target="_blank">Casa sulla cascata</a>, in Pennsylvania. Il rilievo del suo contributo alla disciplina e il duraturo successo della "sua" architettura organica hanno portato all'iscrizione nel luglio 2019 di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/frank-lloyd-wright-architettura-patrimonio-unesco" target="_blank">otto sue opere</a>, tutte localizzate negli Stati Uniti d'America, nella lista del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/patrimonio-unesco-edifici-frank-lloyd-wright" target="_blank">Patrimonio Mondiale UNESCO</a>. Nonostante la notorietà e gli importanti traguardi raggiunti nel corso della carriera, si stima che oltre la metà dei 1.171 progetti sviluppati da Wright siano rimasti irrealizzati. Impiegando gli strumenti propri della progettazione tridimensionale, l'azienda statunitense <a href="https://www.angi.com/" target="_blank">Angi </a>– che opera nel settore dell'edilizia residenziale, con una pluralità di servizi – ha immagino l'aspetto di tre diverse dimore firmate dall'architetto e accomunate dal medesimo destino: la mancata realizzazione. </p><h2>LA RICOSTRUZIONE IN 3D DELLE CASE DI WRIGHT</h2> <p>"<em>Abbiamo scelto tre case di Frank Lloyd Wright non costruite e le abbiamo portate in vita con rendering 3D realistici e planimetrie basate sui suoi disegni, in modo da poter intravedere la loro bellezza e forse anche trarre ispirazione per la propria abitazione</em>", indicano i <a href="https://www.angi.com/articles/frank-lloyd-wright-houses.htm" target="_blank">promotori</a> dell'iniziativa, che nel corso di questo processo si sono misurati con non poche "sfide". La ricostruzione digitale, infatti, ha imposto uno studio accurato dei documenti lasciati in eredità dal maestro statunitense, sollecitando anche uno sforzo di "immaginazione". Planimetrie, sezioni, schizzi e appunti hanno rappresentato l'imprescindibile punto di partenza, ma l'operazione ha richiesto di misurarsi con questioni e scelte solitamente affrontate dai progettisti direttamente in cantiere. Come si sarebbe comportato Wright "sul campo"? Di sicuro la digitalizzazione permette di conoscere l'evoluzione dello stile di Wright in ambito residenziale nel corso dei decenni. La case "portate in vita" in 3D, infatti, fanno riferimento a fasi distinte della sua attività: si va dalla Mrs. David Devin House, progettata nel 1896, che avrebbe dovuto essere costruita a Chicago, al Cottage Studio for Ayn Rand in Connecticut, risalente al 1946. A "metà strada" fra questi due interventi si colloca il Lake Tahoe Lodge, un prototipo di colonia estiva con vista su un lago californiano: elaborato nel 1923, prevedeva terrazze con alte pareti perimetrali che avrebbero favorito la sensazione di isolamento dalla società e l'immersione nella natura circostante.</p><h2>OLTRE 600 LE OPERE DI WRIGHT IRREALIZZATE</h2> <p>A differenza del Lake Tahoe Lodge, progettato in assenza di committenza, nel caso del Cottage Studio Wright venne incaricato dalla scrittrice e sceneggiatrice Ayn Rand: "<em>La casa che hai progettato per me è magnifica</em>", scrisse all'architetto, nel 146, l'autrice originaria dell'odierna San Pietroburgo. “<em>Sono rimasta senza fiato quando l'ho vista", </em>confessò, aggiungendo che nessun altro sarebbe stato in grado di concepire una struttura simile.</p>
<p>A differenza della Mrs. David Devin House, alla quale Wright lavorò prima di compiere trent'anni nello "studio domestico" della sua casa di Oak Park e che presenta una serie di sinuosi ornamenti, nel progetto per la scrittrice si può riconoscere un'impronta più moderna: dalle terrazze a sbalzo alla combinazione fra cemento, stucco e pietra nelle facciate, fino alla ricerca di una relazione profonda fra uomo e natura.</p> <p>[Immagine in apertura: Frank Lloyd Wright Unbuilt, Cottage Studio for Ayn Rand. Exterior. Courtesy of Angi]</p>

Segui su Sky Arte In "tour" fra tre case incompiute di Frank Lloyd Wright

In "tour" fra tre case incompiute di Frank Lloyd Wright | Sky Arte

Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il bando per artisti e curatori che trasforma i portici di Torino

<p>Trasformare i portici di Torino in luoghi espositivi, portando l'arte per le strade della città. Sono queste le premesse della nuova open call nazionale indetta dalla Fondazione Contrada Torino Onlus. Lanciato in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, il bando <em>Spazio Portici – Percorsi Creativi</em> si rivolge sia ad artisti che curatori, chiamati a collaborare in maniera fruttuosa e partecipativa.    </p>
<p><h2>COME PARTECIPARE AL BANDO  </h2> <p>Giunto alla sua terza edizione, l'avviso invita infatti curatrici e curatori, artiste e artisti entro i 35 anni a sviluppare un progetto espositivo di gruppo ispirato ai temi della socialità, dell'inclusione e della cooperazione. Saranno tre in totale i lavori selezionati dalla giuria, premiati con un cospicuo riconoscimento in denaro, ed esposti in mostre temporanee allestite sotto le arcate delle zone centrali di Torino. Il bando è indirizzato a operatori attivi nei diversi ambiti delle arti visive: dalla grafica al design, dall'architettura alla fotografia.  </p>
<p><h2>LA SEZIONE PER LE SCUOLE PIEMONTESI</h2> <p>Oltre alla call nazionale, <em>Spazio Portici</em> prevede anche una sezione educativa, in questo caso rivolta esclusivamente a licei e istituti a indirizzo artistico del territorio piemontese. Saranno due le scuole selezionate per l'occasione, a cui saranno riconosciute la possibilità di organizzare uno o più incontri con gli studenti sui temi dell'arte pubblica, una serie di mostre e un rimborso spese in materiali didattici. Per ulteriori informazioni sul bando vi invitiamo a visitare la sezione dedicata sul sito della <a href="https://contradatorino.org/" target="_blank">Fondazione Contrada Torino</a>. C'è tempo fino al 4 aprile.  </p>
<p>[Immagine in apertura: photo by Fabio Fistarol on Unsplash]</p> 

Segui su Sky Arte Il bando per artisti e curatori che trasforma i portici di Torino

Il bando per artisti e curatori che trasforma i portici di Torino | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma