Le avventure di Peter Pan in un nuovo volume illustrato

Chi non ha mai letto, o non si è fatto leggere almeno una volta nella vita, le avventure di <a href="https://arte.sky.it/news/podcast-carlo-lucarelli-peter-pan-serie-fiabe" target="_blank">Peter Pan</a>, il ragazzino dai capelli rossi che si oppone al tempo che passa?! Con il suo berretto verde in testa, il giovane protagonista nato dalla penna di James Matthew Barrie ha incantato nel corso degli anni intere generazioni, assurgendo al ruolo di fiaba per eccellenza dedicata al mondo dell'infanzia. 
<h2>LA STORIA DI PETER PAN</h2> Nato come opera teatrale nel 1904 (con il titolo originale di Peter Pan and Wendy), il racconto divenne un romanzo sette anni dopo, all'epoca accompagnato da undici illustrazioni di Francis Donkin Bedford. Da allora la storia è stata tradotta in oltre sessante lingue, e ancora oggi continua a essere ripubblicata nei modi più disparati (dagli albi illustrati ai libri pop-up per bambini). Tante le trasposizioni mediali che ha conosciuto nel corso del Novecento, dal famosissimo cartone animato del 1953 agli adattamenti cinematografici (tra questi Hook, il film diretto da <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-7-giugno-steven-spielberg" target="_blank">Steven Spielberg</a> con <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-3-ottobre-robin-williams-cinema" target="_blank">Robin Williams </a>nei panni del protagonista). A questa miriade di versioni se ne aggiunge ora una nuova: stiamo parlando del fumetto ispirato al celebre racconto e pubblicato in grande formato da <a href="https://edizioninpe.it/" target="_blank">Edizioni NPE</a>. 
<h2>LA FIABA IMMORTALE DI PETER PAN</h2> Autore del volume è Stref – nome d'arte del disegnatore e autore di fumetti scozzese Stephen White. È sua l'idea di trasportare le avventure dell'“eterno bambino” in un graphic novel adatto ai più piccoli, ma non solo (se è vero, appunto, che la fiaba di Peter Pan resta un titolo di culto per tutte le età). Da grande appassionato dell’opera, il fumettista ci accompagna nel cuore del racconto di Barrie, dando vita a una trasposizione quanto mai fedele e ricca di spunti di riflessione. Il clima fiabesco, tipico di molti adattamenti, lascia qui il posto all’avventura e alla psicologia di un personaggio che – più che ribelle – è semplicemente arrabbiato, vittima di un destino impietoso. Le splendide illustrazioni in formato XXL, inoltre, attingono dalle caratteristiche autentiche dei luoghi che hanno ispirato l'opera originale, esaltate dai colori luminosi e irreali di Fin Cramb. 
<h2>LA POSTFAZIONE AL LIBRO</h2> “Lo splendido graphic novel realizzato da Stref è il primo adattamento a fumetti a essere pubblicato nel Regno Unito”, scrive Christine De Poortere nella postfazione al volume (nell'immagine in apertura, courtesy Edizioni NPE). “La passione di Stref nei confronti dell'opera originale e la sua attenzione ai dettagli sono evidenti. Il graphic novel è inoltre una celebrazione delle radici scozzesi di Barrie e del suo Peter Pan (dalle valli del Kirriemuir alle rive del fiume Nith a Dumfries), che sono state di grande ispirazione per gli sfondi e i paesaggi nell'adattamento di Stref”.

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La scrittura libera e indomabile di Goliarda Sapienza 

Un nuovo episodio di Italie invisibili attende il pubblico di Sky Arte giovedì 7 aprile. Stavolta i riflettori sono puntati su Benevento la Longobarda, per un viaggio alle radici della città campana.
Dopo la caduta del Regno, il dominio beneventano rimase l'unico dei territori longobardi a mantenere de facto la propria indipendenza per quasi trecento anni. Tale autonomia culturale è il tratto più affascinante della lunga storia di questo ducato meridionale, che produsse esiti altamente originali nell’architettura, nella pittura, nella miniatura, nella musica e nella scrittura.
Alla fine dell’ottavo secolo, ormai concluso il Regno longobardo d’Italia, sottomesso ai Franchi, ed elevato il Ducato a Principato (grazie al ruolo del duca Arechi II, guerriero e mecenate, fondatore dell’abbazia di Santa Sofia), Benevento era indicata come “altra Pavia”, per evidenziarne il ruolo di città capitale sia politica sia culturale, che sarà oscurato solo nel XI secolo, con la conquista normanna e l’annessione da parte del Papato, nel 1081. 
La storia dei Longobardi in Italia, e dunque anche del Ducato di Benevento, è stata raccontata da Paolo Diacono, straordinaria figura di storico, poeta, preumanista e monaco: la sua voce di testimone e protagonista guiderà la narrazione dell’episodio.
A prendere la parola sono anche Giulia Zornetta, storica del Ducato di Benevento all’Università di Padova, Federico Marrazzi, docente di Archeologia Medievale all’Università di Salerno, Lidia Capo, che insegna storia delle università alla Sapienza di Roma, Tom Kelly, docente ad Harvard e massimo esperto di canto beneventano, Maria Galante, paleografa, che parlerà delle caratteristiche, della diffusione e delle particolarità della scrittura beneventana in epoca longobarda, e Mons. Mario Iadanza, direttore della Biblioteca Capitolare, all’interno del museo del Duomo.

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