Il Giappone visto da uno dei più grandi fumettisti italiani

È attraverso la lente dell'arte contemporanea, con particolare riguardo per la produzione realizzata a partire dal 2000, che a Milano il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/mostra-pac-milano-australia" target="_blank">PAC</a> indaga, fino al 12 febbraio 2023, il contesto nipponico. Riunendo le voci di diciassette autori — nove donne, sette uomini e un collettivo, fra cui alcuni al proprio esordio nel capoluogo lombardo — la mostra JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE, Resistenza e resilienza nell’arte contemporanea giapponese analizza il panorama politico-sociale del Paese puntando su una pluralità di media: pittura, disegno, scultura, fotografia, tessuti, installazione site specific, video installazione e documentario. Proprio come quello che racconta una performance di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/earth-day-progetto-yoko-ono" target="_blank">Yoko Ono</a> proiettato nel primo dei cinque capitoli del percorso di visita, curato da Shihoko Iida e Diego Sileo; ad affiancare la l'evento sono numerose iniziative collaterali, fra cui una rassegna cinematografica.<h2>LA MOSTRA DI IGORT AL PAC DI MILANO</h2> Parallelamente a JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE, la Project Room del PAC offre una prospettiva intima, intensa e autobiografica sul Giappone contemporaneo: quella di <a href="https://arte.sky.it/news/guerra-ucraina-fumetto-igort" target="_blank">Igort</a>, fumettista di fama internazionale, illustratore, sceneggiatore, musicista e regista, nonché profondo conoscitore del Giappone e delle forze, pulsioni e tensioni che vivono al suo interno. Originario di Cagliari, a partire dagli anni Novanta ha vissuto e lavorato nel Paese per due decenni: è stato il primo italiano a operare all'interno di Kōdansha, una delle più prestigiose case editrici nipponiche. Le esperienze professionali e umane di quell'appassionante fase della sua esistenza sono di recente confluite nella serie dei tre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/05/il-giappone-visto-con-gli-occhi-di-igort" target="_blank">Quaderni Giapponesi </a>e in Kokoro, il volume in cui viene descritta la peculiare convivenza in quella terra fra tradizione e slancio innovativo.<h2>IL GIAPPONE VISSUTO E RACCONTATO DA IGORT</h2> Proprio da queste quattro opere provengono le illustrazioni autografe esposte al PAC in Il Muschio e la Carne. Anatomia dei sensi nel Giappone, la mostra ibrida che conduce i visitatori alla scoperta del panorama culturale nipponico adottando lo sguardo del noto fumettista e il suo vocabolario estetico. Lo stesso<a href="https://arte.sky.it/foto/igort-libro-inchiostro-su-carta" target="_blank"> Igort</a> ha partecipato alla selezione dei materiali originali (taccuini, stampe e pubblicazioni) esposti in questa rassegna, ideata da Barbara Waschimps, direttrice creativa dell’Associazione L’Altro Giappone, e da Gabriele de Risi, autore del sito GiapponeTVB. Contribuiscono a definire l'itinerario anche documenti audiovisivi, a partire dal documentario Manga dō - Igort e la Via del Manga diretto da Domenico Distilo, oltre alle animazioni di Tadanori Yokoo e alla conversazione tra gli scrittori Yukio Mishima e Yasunari Kawabata, all’indomani dell’attribuzione del Nobel per la letteratura a quest'ultimo. [Immagine in apertura: Igort, Tanizaki, 2015. Courtesy l’artista]

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L’open call del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia

La nuova edizione del festival <a href="https://arte.sky.it/news/reggio-emilia-festival-fotografia-europea" target="_blank">Fotografia Europea </a>di Reggio Emilia si terrà dal 28 aprile all'11 giugno 2023, promuovendo ancora una volta la partecipazione collettiva. È proprio in quest'ottica che è stata annunciata l'open call internazionale 2023, dedicata al tema Europe matters, fulcro della rassegna. Il festival Fotografia Europea metterà a fuoco le caratteristiche e le fragilità proprie dell'Europa odierna, intesa come comunità tuttora in via di formazione, prendendo in esame, attraverso l’arte dello scatto, gli impatti delle politiche di inclusione ed esclusione, i concetti di appartenenza e di solidarietà.

<h2>COME PARTECIPARE ALL’OPEN CALL DI FOTOGRAFIA EUROPEA</h2>
Le fotografie ritenute più meritevoli tra quelle partecipanti alla open call saranno esposte all'interno del circuito del XVIII festival Fotografia Europea e otterranno un premio di 3000 Euro che coprirà i costi di produzione, installazione, trasporti, vitto e alloggio durante i giorni inaugurali. Tutti i lavori inviati entro il 16 gennaio 2023 saranno valutati da una giuria composta dal comitato artistico della kermesse. La call è aperta a fotografi, curatori e collettivi europei senza vincoli di età.

<h2>I GIOVANI E LA FOTOGRAFIA</h2>
La open call rappresenta tuttavia solo una delle attività del festival Fotografia Europea: sempre la Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia ripete infatti l'esperienza del progetto formativo Speciale diciottoventicinque, dedicato ai giovani tra i 18 e i 25 anni appassionati di fotografia. Giunto alla dodicesima edizione, il format rappresenta una straordinaria possibilità per partecipare a un grande progetto collettivo parte del circuito ufficiale di Fotografia Europea 2023. L'artista incaricata di seguire l'iniziativa quest'anno sarà <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-13-gennaio-the-square-napoli" target="_blank">Elena Mazzi</a>, che in questa edizione prenderà spunto dalla celeberrima area Campovolo della città emiliana per guidare i giovani fotografi in erba a sviluppare una loro personale lettura dello spazio fisico e della sua fruizione culturale e sociale. Per partecipare occorrerà inviare il modulo di iscrizione entro il prossimo 9 gennaio. L'ultimo, ma non meno importante, appuntamento è con FE+SK Book Award, il premio dedicato al libro fotografico ideato da Fotografia Europea insieme alla casa editrice Skinnerboox: è ancora possibile partecipare inviando il proprio progetto fotografico entro il 16 gennaio prossimo. Tutti i dettagli sono consultabili sulla pagina web di <a href="https://www.fotografiaeuropea.it/">Fotografia Europea</a>. [Immagine in apertura: Photo by Jean-Pierre Brungs on Unsplash]

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