Il più celebre museo progettato da Louis I. Kahn compie cinquant'anni

<p>Prende il via il 4 ottobre prossimo, per proseguire fino a ottobre 2023, l'anno di festeggiamenti promosso dal Kimbell Art Museum a cinquant'anni dall'apertura. A mezzo secolo dal giorno esatto in cui il museo, opera celeberrima dell'architetto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/larchitettura-di-louis-kahn-da-venezia-a-mendrisio" target="_blank">Louis I. Kahn</a>, accolse per la prima volta il pubblico nei propri spazi, avrà inizio un programma di speciali iniziative.  </p><h2>LA STORIA DEL KIMBELL ART MUSEUM DI FORT WORTH</h2> <p>Gestito dalla Kimbell Art Foundation, che ne detiene la proprietà, il Kimbell Art Museum è noto a livello internazionale sia per le sue collezioni che per la sua architettura. Le raccolte del museo offrono un'esaustiva panoramica sull'arte globale, estesa dall'antichità al XX secolo. Comprendono, infatti, capolavori di artisti europei come Beato Angelico, Michelangelo, Caravaggio, Bernini, Velázquez, <a href="https://arte.sky.it/news/monografia-pittura-claude-monet" target="_blank">Monet</a>, Cézanne, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-palazzo-rhinoceros-roma" target="_blank">Picasso</a> e Matisse, oltre a significative opere legate alle antiche civiltà dell'area mediterranea e a reperti provenienti da Asia, Africa e America. La storia e reputazione dell'istituzione sono inoltre profondamente connesse con l'edificio appositamente progettato dall'architetto<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/mostra-architettura-louis-khan-fotografia-roberto-schezen-maxxi-roma" target="_blank"> Louis I. Kahn</a>, riconosciuto come una delle opere più rilevanti sul fronte museale del Novecento. Le gallerie espositive sono sormontate da volte a botte cicloidi, ritmate da lucernari che regolano l'accesso della luce solare negli spazi interni. Inaugurato cinquant'anni fa, nel 2013 venne ampliato con un secondo manufatto, a sua volta disegnato dall'architetto italiano <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/libro-illustrazione-renzo-piano-architettura" target="_blank">Renzo Piano</a>. Oltre a ospitare mostre temporanee, il cosiddetto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2013/12/renzo-piano-texas-ecco-il-rinnovato-kimbell-art-museum" target="_blank">Renzo Piano Pavilion</a> comprende un auditorium da quasi 300 posti.</p><h2>GLI EVENTI PER I 50 ANNI DEL MUSEO DI LOUIS I. KAHN</h2> <p>Per celebrare l'importante traguardo raggiunto, il museo statunitense ha promosso, fra gli altri appuntamenti, la mostra annuale<em>The Kimbell’s 50th Anniversary: A Year of Celebration</em>, un festival di architettura e una settimana inaugurale di iniziative a tema. Dal 18 settembre, inoltre, il museo ospiterà <em>Murillo: From Heaven to Earth</em>, rassegna che prende in esame la produzione di uno dei pittori più famosi della cosiddetta <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/12/murillo-e-siviglia-un-grande-progetto-artistico-in-andalusia" target="_blank">età d'oro spagnola</a>. Per il 2023 è stata inoltre annunciata <em>Bonnard’s Worlds</em>: la prima mostra che il Kimbell Art Museum dedicherà al pittore francese, scomparso nel 1947, resterà aperta dal 5 novembre al 28 gennaio 2023. </p>


<p>[Immagine in apertura: Kimbell Art Museum, Fort Worth, Texas © Nic Lehoux]</p>

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Addio a Jean-Luc Godard, regista della Nouvelle Vague

<p>Non sono molti i registi che hanno saputo eguagliare la capacità di Jean-Luc Godard di dare forma e rilievo agli impulsi della propria epoca, stilando un intelligente ritratto di una società inquieta, in fermento. Oggi il mondo del cinema dice addio a questo protagonista del Novecento, autore di pellicole passate alla storia e caposaldo della Nouvelle Vague, nonché modello per le generazioni di cineasti venute dopo di lui.</p> <h2>IL CINEMA SECONDO GODARD</h2> <p>Sta infatti facendo il giro del mondo la notizia della scomparsa del regista francese, classe 1930, che si è spento all'età di 91 anni, al termine di una vita trascorsa dietro la macchina da presa. Portano la sua firma capolavori quali <em>À bout de souffle</em> del 1959, interpretato da Jean-Paul Belmondo su soggetto di François Truffaut, autentico manifesto della Nouvelle Vague, <em>Vivre sa vie</em> e<em> M</em><em>asculin féminin</em>, che rivelano la straordinaria capacità critica di Godard nei confronti della settima arte e dei suoi dettami ma anche della società in cui viveva.</p> <h2>I FILM DI GODARD</h2> <p>Lo sguardo rivolto alle dinamiche sociali del proprio tempo diventa ancora più acuto nelle pellicole successive, insieme a un desiderio di sperimentare tecniche e soluzioni filmiche innovative che pervade i film realizzati a partire dalla fine degli anni Sessanta ‒ basti pensare a <em>La chinoise</em> e <em>Tout va bien</em>, ma anche a esiti più recenti come <em>Allemagne année 90 neuf zéro</em> e <em>Histoire(s) du cinéma</em>, quest'ultimo datato alla fine degli anni Novanta. Palma d'oro speciale a Cannes nel 2018 con <em>Le livre d'image </em>e Oscar alla carriera nel 2011, nonostante i suoi rapporti turbolenti con Hollywood, Jean-Luc Godard ha contribuito a scrivere un importante capitolo della storia cinematografica globale.</p> 

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