Il Surrealismo magico e libero di Leonora Carrington

Magico, misterioso, irriverente, visionario: l'universo creativo concepito da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/07/mostra-surrealismo-donne-louisiana-museum-modern-art" target="_blank">Leonora Carrington</a> nel corso di sette decenni di attività artistica non smette di affascinare. E, da una manciata di giorni, è approdato in terra scandinava per la prima e più completa retrospettiva che un Paese di quell'area geografica abbia mai dedicato all'autrice britannica di nascita e messicana d'adozione. Intitolata semplicemente Leonora Carrington, la mostra in corso fino al 15 gennaio 2023 all'ARKEN Museum of Modern Art di Ishøj, in Danimarca, immerge i visitatori nelle sognanti (e talvolta criptiche) atmosfere della "regina" della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-surrealismo-peggy-guggenheim-venezia" target="_blank">corrente surrealista</a>, cariche di scene singolari e di creature magiche all'occorrenza in grado di trasformarsi in inaspettate figure. <h2>LA MOSTRA SU LEONORA CARRINGTON IN DANIMARCA</h2> Attraverso più di 100 opere di Carrington, la rassegna conduce all'interno del mondo artistico, sperimentale e liberatorio dell'autrice; ne mette in evidenzia i molteplici interessi, inclusi quelli per i temi dell'esoterismo e della mitologia, ma anche la peculiare prospettiva femminista che la accompagnò fin dagli esordi. Nata in Inghilterra nel 1917, all'interno di una famiglia benestante, Carrington si ribellò ai rigidi modelli appresi durante l'infanzia, finendo per essere più volte espulsa dai collegi cattolici che frequentò. Il forte desiderio di libertà e l'atteggiamento antiautoritario la accompagnarono per tutta la vita, con evidenti riflessi nella sua pratica artistica. All'età di venti anni, si trasferì a Parigi per intraprendere la propria carriera: nella capitale francese, riuscì ad accedere alla ristretta cerchia del Surrealismo, iniziando anche un'intensa relazione amorosa con il collega <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/mostra-max-ernst-berlino" target="_blank">Max Ernst</a>. Alla scoppio della Seconda Guerra Mondiale, trovò riparo prima a New York, poi in <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/casa-museo-leonora-carrington-messico" target="_blank">Messico</a>, luogo che divenne fondamentale per alimentare i suoi interessi verso la stregoneria, la cultura popolare e le consuetudini religiose.<h2>IL SURREALISMO SECONDO LEONORA CARRINGTON </h2> Oltre a dipinti, disegni, arazzi, sculture, fotografie mai esposte e libri dell'artista, la mostra propone una selezione di opere di alcuni dei più importanti colleghi che operano negli stessi anni accanto a lei, incluso<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-max-ernst-palazzo-reale-milano" target="_blank"> Max Ernst</a>. "La visione artistica di libertà e uguaglianza di Leonora Carrington è più rilevante che mai in tempi di riscaldamento globale, disastri naturali e guerra. In risposta alle crisi del nostro tempo, la spiritualità, l'occulto e le forze della natura vengono sempre più coltivate, per esempio attraverso astrologia, tarocchi e stregoneria", ha sottolineato la curatrice della mostra, Sarah Fredholm. Un'arte senza limiti, né tematici, né di media impiegati (Carrington ha realizzato anche <a href="https://arte.sky.it/foto/tarocchi-leonora-carrington-surrealismo" target="_blank">carte dei tarocchi</a>), che ha permesso all'autrice di dare vita a "una propria versione del Surrealismo", diversa da tutti gli altri, come ha aggiunto la curatrice. Una donna e un'artista, dunque, di assoluta ispirazione, che ha saputo sfidare il modo in cui il mondo, nella sua epoca, veniva visto e interpretato. 

[Immagine in apertura: Leonora Carrington, The Magical World of the Mayans, 1963. Courtesy of The National Museum of Anthropology, INAH, National Institute of Anthropology and History © Estate of Leonora Carrington / VISDA. Unknown photographer]

Segui su Sky Arte Il Surrealismo magico e libero di Leonora Carrington

Il Surrealismo magico e libero di Leonora Carrington | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Monza si illumina per dieci giorni con il Kernel Festival

Cortometraggi di audiovisual mapping nella Reggia, installazioni di luce sincronizzata con il suono tra i Boschetti Reali, l’opera partecipata Kids Cube e gli interventi digitali e interattivi degli studenti del liceo artistico "Nanni Valentini". Fino al prossimo 2 ottobre,<a href="https://arte.sky.it/news/monza-mostra-streghe" target="_blank"> Monza</a> accoglie l’undicesima edizione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/kernel-festival-videomapping-duomo-messina" target="_blank">Kernel Festival</a>, una delle più importanti rassegne italiane di new media light art e tra le principali a livello europeo. Un suggestivo itinerario artistico-culturale, promosso e organizzato dall’associazione AreaOdeon, che propone la valorizzazione del territorio attraverso la creatività.<h2>L’AUDIOVISUAL 3D MAPPING SHOW ALLA VILLA REALE DI MONZA</h2> Punto di partenza del percorso immersivo proposto dalla rassegna è la Reggia di Monza, la quale, ogni sera, a partire dalle ore 20:30, ospita, all’interno del suo Cortile d’Onore, quattro cortometraggi di audiovisual 3D mapping a 270° – Paradoxa, iMagination, Rise e Proiezioni future – trasmessi in replica cinque volte e realizzati dallo studio multidisciplinare spagnolo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/09/videomapping-ed-emozioni-torna-romap-interactive-light-festival" target="_blank">Onionlab</a>, dagli artisti ungheresi di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/08/schlosslichtspiele-festival-karlsruhe-architettura-luce" target="_blank">Maxin10sity</a>, dai professionisti nostrani Onda e Delumen e dal collettivo AreaOdeon. Sviluppandosi per un totale di cinquemila metri quadrati, sia sulla facciata del palazzo che sui prospetti laterali, lo straordinario evento di videoproiezioni riesce, così, a valorizzare in modo originale e coinvolgente le caratteristiche architettoniche della Villa Reale.<h2>I PROGETTI CON STUDENTI E BAMBINI</h2> La seconda tappa del tour luminoso brianzolo prende invece vita all’interno del cortile del liceo artistico di Monza "Nanni Valentini" dove, ogni sera, fino a mezzanotte, gli studenti presentano al pubblico i loro progetti d’illuminazione artistica sviluppati con il contributo della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, sotto la supervisione dei docenti e di un tutor di AreaOdeon. Si prosegue, poi, nei Boschetti Reali, dove un’installazione luminosa e sonora, ascoltabile mediante la piattaforma Sound Safari, trasforma il parco in un suggestivo percorso di luci, colori e suoni. Il tour all’insegna della luce si conclude in Piazza Roma, dove il Kids Cube, una grande “scatola magica” a LED (4x4x3 metri di altezza), proietta colorate combinazioni grafiche costituite dalla mescolanza e dall’intreccio di oltre mille autoritratti realizzati dai bambini delle scuole materne ed elementari di Monza e Seregno. [Immagine in apertura: Ufficio stampa Kernel Festival]

Segui su Sky Arte Monza si illumina per dieci giorni con il Kernel Festival

Monza si illumina per dieci giorni con il Kernel Festival | Sky Arte

I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Il Surrealismo magico e libero di Leonora Carrington

Il Surrealismo magico e libero di Leonora Carrington

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Banksy e la ribellione

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi