Il libro per bambini che insegna a vivere... lentamente!

<p>La società in cui viviamo ci spinge a fare sempre più cose nel minor tempo possibile. Tutto deve essere funzionale alla nostra severissima agenda, stipata di commissioni e faccende da portare a termine nell'orario prestabilito. Ma se provassimo a cambiare tendenza, insegnando soprattutto alle nuove generazioni a non emulare questo stile di vita all'insegna della produttività a tutti i costi?</p> <p>La domanda non è retorica, e impone una riflessione consapevole da parte dei genitori, delle scuole e di coloro che hanno il compito di offrire ai piccoli una visione di vita differente, più pacata e dunque meno dannosa per il corpo e la mente.  </p>
<p><h2>IL NUOVO LIBRO PER BAMBINI</h2> <p>Nella speranza di spingere il pubblico in questa direzione, la casa editrice <a href="https://rizzoli.rizzolilibri.it/libri/lemmi-lento-lento/" target="_blank">Rizzoli</a> porta in libreria <em>Lemmi lento lento</em>, l'albo illustrato per l'infanzia dedicato alla calma e all'accettazione delle diversità. Autrici del volume sono Chiara Carminati e Roberta Angaramo, che hanno messo a segno una storia dolcissima sulla ricchezza di essere unici e fuori dagli schemi.  </p>
<p><h2>LA STORIA DI LEMMI</h2> <p>Protagonista del libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) è Lemmi, un tenero bradipo che vive con la sua mamma e il suo papà tra gli alberi della foresta pluviale. Noto per la sua lentezza, il giovane animale (il mammifero più “dormiglione” in natura) arriva tardi a scuola, e durante la ricreazione è escluso dai giochi con i suoi compagni: “<em>A Lemmi piace andare a scuola, gli piace stare insieme agli altri. I compagni gli vogliono bene e sono sempre pronti a fargli festa. Eppure non giocano mai con lui. 'È impossibile giocare con Lemmi' dicono. 'È troppo lento!</em>'”.  </p> <p>Affranto e insicuro a causa di questa sua diversità, il piccolo protagonista scopre però di avere altre doti. Non sarà il più veloce degli animali della foresta, ma ha coraggio da vendere e qualità che i suoi compagni non avevano mai immaginato!  </p>
<p><h2>VIVERE CON LENTEZZA</h2> <p>Scritto con un linguaggio adatto a bambini dai quattro anni in su, e arricchito dalle splendide tavole di Roberta Angaramo, il libro è un omaggio alla lentezza e alla gioia di vivere ascoltando i battiti del proprio cuore e il ritmo del respiro. Un invito a ritrovare la pace e ad apprezzare ogni minuto da una prospettiva più pacata e salutare.</p>

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

Il libro della giungla: il grande classico in una nuova versione illustrata

Le nuove mostre della Woolbridge Gallery di Biella

<p>Aperta nell'autunno 2020 a Biella, negli spazi dell’ex Fabbrica PRIA, la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/biella-woolbridge-gallery" target="_blank">Woolbridge Art Gallery</a> è un multiforme spazio espositivo dedicato all'arte moderna e contemporanea. A qualche mese di distanza da <em><a href="https://arte.sky.it/news/mostra-biella-woolbridge-gallery" target="_blank">Zona Bianca Zero</a></em>, prima tappa del progetto focalizzato sul meglio della scena nazionale che ha accompagnato la ripartenza post lockdown, sono state inaugurate le nuove mostre. Dalla personale dell'artista inglese John Robinson al group show con opere di importanti autori italiani e internazionali fino alla proiezione di due documentari d'arte.</p><h2>LA MOSTRA DI JOHN ROBINSON ALLA WOOLBRIDGE ART GALLERY</h2> <p>Classe 1981, John Robinson vive e lavora a Worcester, nel Regno Unito. Visitabile alla Woolbridge Art Gallery fino al 29 maggio prossimo, la mostra <em>Thug</em> riunisce opere che documentano il peculiare approccio sviluppato dall'autore nell'ambito della ritrattistica e dell'autoritratto. Ispirandosi esplicitamente alla tradizione dei maestri europei del XVI e XVII secolo – da Velázquez, a Caravaggio, da Goya a Dürer fino a Rembrandt –, Robinson approda a personalissime visioni della figura umana dallo slancio contemporaneo. In particolare nell'ultimo decennio l'artista ha iniziato a legare il proprio nome a una "rilettura" del concetto stesso di "dipinto", da lui inteso nell'accezione di travestimento-autoritratto. Si tratta di un'interpretazione che comporta una sorta di sconfinamento della pratica pittorica nella performance, con azioni registrate in studio e raramente rese pubbliche. Come sintetizza l'autore, in un'efficace formula, "<em>questi dipinti sono accaduti realmente</em>”.</p><h2>I DUE DOCUMENTARI SU PISTOLETTO E BEUYS</h2> <p>Parallelamente a <em>Thug, </em>la galleria di Biella accoglie due ulteriori progetti. Oltre quaranta fra le voci più rilevanti dell'arte del Novecento e della scena contemporanea prendono parte al group show che occupa due livelli della Woolbridge Art Gallery: da Domenico Bianchi a Gino De Dominicis; da Piero Dorazio a Jan Fabre; da Flavio Favelli a Roni Horn, fino a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/tokyo-hotel-takashi-murakami" target="_blank">Takashi Murakami</a>, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/libro-pittura-julian-schnabel" target="_blank">Julian Schnabel</a>, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Francesco Vezzoli e <a href="https://arte.sky.it/news/andy-warhol-tv" target="_blank">Andy Warhol</a>, per citarne una selezione. Portano entrambi la firma di Marco di Castri e Gianfranco Barbieri i due documentari d’arte attualmente proiettati nella sede espositiva piemontese. <em>A new Idea of Arte </em>(1984-87) si concentra sulle fasi realizzative dell'installazione <em>Olivestones</em>, fra le più celebri eseguite dall’artista tedesco <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/querce-joseph-beuys-mostra-tate-modern-londra" target="_blank">Joseph Beuys</a>, nonché una delle ultime prima della sua morte, avvenuta nel 1986. Il film è stato registrato proprio in Piemonte, dato che l'opera venne concepita per una sala affrescata del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. Attraverso immagini tratte da film, fotografie e precedenti videoclip, il secondo documentario – dal titolo <em>Have a mirror, you have a mirror </em>–<em></em> si sofferma sulla partecipazione diretta di Michelangelo Pistoletto al processo di <em>Collaborazione Creativa</em>, finalizzato alla creazione di spettacoli di strada, teatrali e museali. Sia la collettiva che la proiezione dei documentari saranno fruibili fino al 29 maggio 2022.</p> <p>[Immagine in apertura: John Robinson, <em>Horror Movie 4</em>, 2022. Oil on paper on canvas (maroufle). Image © John Robinson 2022. Photograph courtesy Maximilan de Dycker]</p>

Segui su Sky Arte Le nuove mostre della Woolbridge Gallery di Biella

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