Alla vigilia di una <a href="https://arte.sky.it/news/anticipazioni-biennale-arte-venezia" target="_blank">Biennale di Venezia tutta nel segno della pittura surrealista di Leonora Carrington</a>, <a href="https://www.silvanaeditoriale.it/" target="_blank">SilvanaEditoriale</a> porta sugli scaffali un piccolo ma esaustivo compendio sulla ricerca della figura femminile forse più ribelle e sfuggente dell'arte italiana: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/mostra-carol-rama-palazzo-ca-nova-venezia" target="_blank">Carol Rama</a>, l'eccentrica autrice torinese “riscoperta” dalla critica nell'ultimo decennio e ancora al centro di una necessaria opera di valorizzazione. Curato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/dalla-ricostruzione-alla-contestazione-30-anni-di-storia-italiana-a-pistoia" target="_blank">Marco Meneguzzo</a> come catalogo alla mostra in corso fino al 14 maggio presso lo Studio la Città di Verona, il libro è una densa riflessione sulle opere principali della pittrice, nata nel capoluogo sabaudo nel 1918 e scomparsa nel 2015 dopo una vita travagliata, sempre in bilico tra “normalità” e follia. 
<h2>RISCOPRIRE CAROL RAMA</h2> Focus principale sia dei testi introduttivi al libro, sia delle opere presentate, è certamente la dimensione esistenziale dei lavori di Carol Rama: opere quasi sempre istintive, e che rappresentano i desideri e le pulsioni di una donna e artista perennemente in cerca. Nelle sue ottanta pagine, il catalogo – dal titolo Seduzioni e sortilegi (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – offre uno sguardo sulla produzione della protagonista, dai disegni acquerellati della metà degli anni Quaranta – un unicum assoluto nella storia dell'arte italiana – alle opere più mature dedicate ai temi del corpo e della sessualità. 
<h2>LE PAROLE DI MARCO MENEGUZZO</h2> Alle opere originali si affiancano le fotografie dell’artista Bepi Ghiotti, dalla serie Inside Carol Rama, e gli scatti in bianco e nero di Roberto Goffi, dalla serie La Casa di Carol. Un aspetto, questo dello <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/casa-studio-torino-carol-rama" target="_blank">studio torinese dell'artista</a>, sapientemente ripreso e approfondito anche nel testo in apertura, edito da Meneguzzo. “Entrare nella casa di Carol Rama – ci ha abitato per settant'anni – era come entrare in un tempo diverso, ma psicologicamente diverso. Lì gli oggetti, i quadri, i mobili perdevano ogni riferimento a una realtà esterna e diventavano un tutt'uno con gli altri, e con Carol che ne catalizzava le energie e restituiva a quell'insieme disparato e confuso il senso della propria unità”.

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L'arte contemporanea torna in vetta con la Biennale Gherdëina

Con l’introduzione di Giovanna Melandri, è stato presentato al MAXXI di Roma il programma completo dell’ottava edizione della <a href="https://arte.sky.it/foto/biennale-gherdeina-mostra-arte-contemporanea-ortisei-val-gardena">Biennale Gherdëina</a>, il festival d’arte contemporanea nato nel 2008 nel cuore delle Dolomiti. Intitolata quest’anno Persones Person, la kermesse a cura di Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos, sarà allestita dal 20 maggio al 25 settembre nell’area pedonale del comune di Ortisei e in vari spazi pubblici di località della Val Gardena come Santa Cristina, Selva, Vallunga.
<h2>TUTTA L'ARTE CONTEMPORANEA DELLA BIENNALE GHERDËINA</h2> In un rinnovato sodalizio tra la comunità artistica internazionale e quella locale e continuando il racconto su arte ed ecologia e sostenibilità e futuro, la Biennale Gherdëina presenterà una serie di nuove opere d’arte – installazioni, sculture, opere tessili – firmate da artisti e artiste tra i più interessanti del panorama contemporaneo come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-regno-unito-finestre-pandemia">Etel Adnan</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/chiara-camoni-e-bettina-buck-in-dialogo-a-firenze">Chiara Camoni</a>, Revital Cohen e Tuur van Balen, Kyriaki Goni, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/04/un-museo-cielo-aperto-e-stato-inaugurato-milano">Judith Hopf</a>, Bruno Walpoth. “Persones Persons si muove lungo due linee”, spiegano le curatrici, precisando che “la prima prende in considerazione le forme di personalità, giuridiche e non, della natura e del paesaggio, chiedendosi in che modo le espressioni artistiche possano contribuire al riconoscimento dei diritti della Terra e alla riduzione delle barriere. L'altra si occupa delle memorie antiche e future dei percorsi delle persone, degli animali, delle piante e dei materiali attraverso sistemi di migrazione, spostamento stagionale e transumanza nella regione e nei suoi paesaggi. A come si formano e si costituiscono reciprocamente in un processo continuo di influenza e sintonia." <h2>IL PROGRAMMA DI PERSONES PERSONS</h2> Biennale Gherdëina sarà accompagnata nelle due giornate inaugurali – il 20 e il 21 maggio – e per tutta la sua durata, da interessanti eventi collaterali e da un ricco programma dedicato a grandi e piccini che si riverseranno in Val Gardena in primavera e nella stagione estiva. Non mancheranno incontri per parlare di cura dell’ambiente e della comunità, letture di poesie per conoscere l’antica lingua ladina, passeggiate nei boschi per scoprire il Patrimonio Mondiale UNESCO delle Dolomiti e workshop su antiche pratiche artigianali come l’intaglio del legno, il ricamo e la tintura naturale dei tessuti.
[Immagine in apertura: Claudia Comte, WOOOW, 2018. Ph. Gunnar Meier]

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