Tutto quello che bisogna sapere sui Beatles in un libro

Perché Paul McCartney non era presente durante il debutto dei <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-19-dicembre-beatles" target="_blank">Beatles</a> al Cavern Club di Liverpool? Chi era “the Eggman”, il protagonista della celebre canzone del 1967 I Am the Walrus? Quale canzone i Beatles regalarono agli eterni “rivali” <a href="https://arte.sky.it/news/libro-rolling-stones" target="_blank">Rolling Stones</a>? Sono solo alcune delle domande presenti all'interno del libro Listen, do you want to know a secret?, il nuovo “trivia book” dedicato ai magnifici Fab Four. 
<h2>I BEATLES IN 1000 QUIZ</h2> Sono mille i quiz presenti nel volume – edito da <a href="http://www.arcanaedizioni.com/prodotto/annamaria-de-caroli-listen-do-you-want-to-know-a-secret-trivia-book-1-000-quiz-sui-beatles/" target="_blank">Arcana</a> e curato da Annamaria De Caroli, attenta conoscitrice della storia della band britannica. Disposte in capitoli, ognuno dei quali dedicato a uno specifico aspetto del gruppo guidato da Paul McCartney, le domande passano dagli aspetti più intimi e privati dei componenti a quelli relativi alla sfera artistica e musicale. Allo stesso modo, i livelli di difficoltà variano dal principiante all'avanzato. L'obiettivo della pubblicazione è infatti duplice: da una parte il libro vuole sfidare la memoria dei più competenti, testando le conoscenze dei fan di vecchia data; dall'altra vuole suscitare qualche curiosità in chi dei Beatles non è un appassionato, ma ambisce a diventarlo. 
<h2>LE INTENZIONI UMANITARIE DEL PROGETTO</h2> Introdotto da una presentazione di Ernesto Assante, giornalista e critico musicale riconosciuto, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) è impreziosito dal contributo di Julia Baird, sorella di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-22-novembre-john-lennon" target="_blank">John Lennon</a>. Il ricavato dalle vendite sarà infatti interamente devoluto a <a href="http://www.strawberryfieldliverpool.com" target="_blank">Strawberry Field</a>, l'associazione inglese che da anni aiuta i giovani con difficoltà di apprendimento a inserirsi nella società. 
<h2>LE PAROLE DELL'AUTRICE</h2> “Con la pandemia ho trascorso ore del tutto immersa nel mondo dei Beatles, come fossi stata teletrasportata negli anni Sessanta”, racconta l'autrice del libro Annamaria De Caroli. “Da qui l’idea di giocare con chi ancora oggi, come me, li ama. Ho ripercorso la loro carriera (otto anni che sembrano molti di più), alternando domande 'serie' ad altre più curiose. Il libro è diviso in capitoli da leggere o ignorare, in un percorso personalizzato. Per cercare gli aneddoti da inserire nel volume ho riletto con attenzione i libri scritti da chi li aveva conosciuti negli anni di Liverpool o aveva lavorato con loro. Ma anche i testi 'sacri' degli studiosi conservano delle perle spesso trascurate”.

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La rivoluzione degli anni Ottanta a Londra

Diretto da Bruce Ashby e Michael Donald, con la colonna sonora di Rusty Egan, il documentario Blitzed, in onda su Sky Arte mercoledì 16 febbraio, racconta la storia mai raccontata della rivoluzione culturale avviata in un club underground del West End londinese dai suoi trendsetter e da un DJ ante litteram, che ha coltivato il sound del New Romantic Movement, pagandone il prezzo. Dal Blitz, nel cuore degli anni Ottanta, sarebbe emersa una generazione di giovani decisi a sfidare le convenzioni e gli stereotipi della società e destinati a influenzare chi arrivò dopo di loro, definendo lo stile di un’epoca. Sullo sfondo di un contesto storico turbolento, dominato da scioperi, razzismo e omofobia alla fine degli anni Settanta, i frequentatori del Blitz riuscirono, nonostante tutto, a far sentire la propria voce e a lasciare il segno, trasformando il club londinese nell’equivalente del leggendario Studio 54 di New York. Fu proprio il Blitz a regalare al mondo artisti del calibro di Boy George, Ultravox, Spandau Ballet e Visage. “L’obiettivo del film”, ha dichiarato Bruce Ashby, “era rendere omaggio a tutte queste persone e a una attitudine di quell’epoca. Non importava se fossi gay, etero o di quale colore fosse la tua pelle, ognuno era un disadattato che aveva solo voglia di travestirsi, ballare e stare insieme. Senza dimenticare che gli anni Ottanta rappresentarono una svolta sul fronte dell’espressione personale e i Blitz Kids giocarono un ruolo importante in tutto questo”.

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