La grande illustrazione internazionale fa tappa a Vicenza

Maestri dell'illustrazione italiana, giovani promesse ed esponenti di spicco di questa disciplina su scala internazionale. A Vicenza prosegue la quinta edizione di Illustri Festival, la rassegna diffusa che fino al 17 luglio porta in città professioniste, professionisti e nuovi talenti del disegno contemporaneo. Organizzato dall'omonima associazione fondata nel 2014, e ospitato da varie location del centro storico, il festival è un omaggio alle immagini disegnate e alla loro valenza narrativa, con oltre cinquecento opere che per le prossime settimane coloreranno il capoluogo veneto e le sue sedi più prestigiose. 
<h2>LE MOSTRE DEL FESTIVAL</h2> Cuore del cartellone di eventi sono le quattro mostre, tre delle quali presentate nelle sale della Basilica Palladiana. Si tratta di Illustri (dedicata a undici talenti dell'illustrazione “made in Italy”, da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/libro-milano-illustrazioni-carlo-stanga" target="_blank">Carlo Stanga</a> a <a href="https://arte.sky.it/news/elena-xausa-illustrazione-mostra-bassano" target="_blank">Elena Xausa</a> a Elisa Talentino), Saranno Illustri (che chiama a raccolta le nuove leve dell'arte illustrata) e Maestri Illustri (dedicata a uno dei grandi protagonisti della storia dell'illustrazione italiana, Guido Scarabottolo). Ma a catalizzare le attenzioni di appassionati d'arte e visitatori sarà soprattutto la prima personale italiana di Christoph Niemann: un’anteprima straordinaria dell’artista tedesco, considerato una delle menti più brillanti dell’illustrazione contemporanea. La sua antologica (con oltre duecento opere in mostra) sarà aperta al pubblico fino al 28 agosto 2022 presso la sede vicentina delle <a href="https://arte.sky.it/news/gallerie-italia-riapertura-vicenza-milano-napoli" target="_blank">Gallerie d’Italia</a>, offrendo uno sguardo ampio sulla ricerca di uno dei nomi più in voga dell’illustrazione mondiale degli ultimi anni. 
<h2>GLI ALTRI EVENTI IN PROGRAMMA</h2> A chiudere il cartellone di eventi la mostra-mercato a Borgo Berga, le proiezioni della sezione Nuovo cinema Illustri (dal 1° al 3 luglio presso lo Spazio AB23), i workshop per bambini e l'esposizione dei calendari illustrati della Collezione Burgo a Palazzo Thiene – splendido edificio rinascimentale ideato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/mantova-giulio-romano-mostre" target="_blank">Giulio Romano</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-28-gennaio-palladio" target="_blank">Andrea Palladio</a>, che per la prima volta dall’acquisizione da parte del Comune di Vicenza ospita un’esposizione temporanea. 
[Immagine in apertura: Zoo © Christoph Niemann]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

A Milano inaugura l'anno dedicato al Perù

Mancano ormai poche ore all'inaugurazione ufficiale del palinsesto di eventi, mostre, incontri e attività che il Mudec di Milano ha ideato per approfondire la storia e le caratteristiche della cultura andina. L'anno del Perù è un progetto composito, rivolto a un pubblico trasversale, interessato a conoscere le vicende di una civiltà antica, seguendone le tracce nell'epoca contemporanea. Si inizia quindi il 23 giugno con la tavola rotonda Chan Chan: la città sacra, in programma al Mudec alle 18:30. Francesca Colosi, direttrice della Missione Italiana in Perù e ricercatrice dell'Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC), guida alla scoperta della più grande città al mondo realizzata in mattoni crudi, ovvero l'antica capitale del gran regno dei Chimor (IX-XV d.C.), dichiarata Patrimonio dell'Umanità nel 1986. Il 24 settembre, invece, spazio al workshop di danza peruviana nota come L’Huayno, insieme al giovane artista italo-peruviano Davide Avila,<h2>LA CULTURA PERUVIANA PROTAGONISTA A MILANO</h2> Il fulcro dell'intero palinsesto è la rassegna Macchu Picchu e gli Imperi d’oro del Perù. In mostra 3000 anni di civiltà dalle origini agli Inca, allestita nelle sale del Mudec dall'8 ottobre al 19 febbraio 2023. Tappa italiana di un tour internazionale, e realizzata in collaborazione con il Museo Larco di Lima, dal quale provengono gli oggetti in mostra, l'esposizione riunisce duecento manufatti ‒ dagli ori agli argenti ai tessuti ‒ che restituiscono le peculiarità della storia artistica andina, e offre un colpo d'occhio sulla città inca di <a href="https://arte.sky.it/news/archeologia-scoperta-machu-picchu" target="_blank">Machu Picchu</a>. Dal 19 al 22 ottobre, invece, l'Auditorium del Mudec farà da cornice alla nona edizione delle Giornate Internazionali sui tessili Precolombiani e Amerindiani, appuntamento a cadenza triennale che chiama a raccolta gli studiosi di culture andine. Saranno oltre cinquanta gli esperti provenienti da università e musei di tutto il mondo, pronti a confrontarsi su argomenti chiave come i nuovi ritrovamenti archeologici, le collezioni museali, le tecniche e le tinture, la questione conservativa e il tessuto etnografico nelle Americhe. La discussione di tipo accademico sarà affiancata da presentazioni di documentari e libri, da un laboratorio di tessitura andina e da due conferenze magistrali, tenute dall’archeologa peruviana Arabel Fernandez e dalla etnografa messicana Claudia Rocha. [Immagine in apertura: Orecchini con ornamento a mosaico raffigurante lucertole. Cultura Moche (100 – 800 d.C.). Oro, conchiglie Strombus, turchese. Museo Larco di Lima, Perù. Mostra Macchu Picchu e gli Imperi d’oro del Perù, 8 ottobre 2022 - 19 febbraio 2023]

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