Il pubblico è protagonista nella nuova mostra di Marina Abramović

<p>"<em>Questo è un tentativo di fare qualcosa di diverso, perché in una normale mostra sei solo un testimone silenzioso. Alla Modern Art Oxford, invece di limitarti a guardare le opere d'arte di fronte a te, parteciperai a un'esperienza",</em> racconta<em> </em><a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-performance-libro" target="_blank">Marina Abramović</a>, anticipando gli obiettivi della sua nuova mostra. La pioniera dell'arte performativa sarà la protagonista della stagione espositiva autunnale della Modern Art Oxford, fra le principali istituzioni del Regno Unito a operare sul fronte dell'arte contemporanea. Proprio in questo luogo, a partire dal 24 settembre, sarà possibile sperimentare in prima persona <em>Marina Abramović: Gates and Portals</em>, progetto esito di una residenza di ricerca al Pitt Rivers Museum di Oxford, che si è svolta nell'estate 2021. </p><h2>MARINA ABRAMOVIĆ IN MOSTRA A OXFORD</h2> <p>Accompagnata dalla proiezione di un film e dalla presentazione di una nuova serie di disegni dell'artista, a loro volta esposti al Pitt Rivers Museum, la performance colloca per la prima volta Abramović su un "piano inedito". L'artista, che non sarà fisicamente presente per l'intera durata del progetto (fino al 5 marzo), ha concepito questo intervento come il più radicale della sua carriera: il ruolo chiave dell'interprete è infatti affidato al visitatore, non a lei. In <em>Gates and Portals </em>ciascun partecipante è incoraggiato a vestire i panni dell'artista performativo, misurandosi con una successione di cancelli e portali, che ritmano il percorso espositivo. Si tratta di presenze fisiche e tangibili che invitano alla contemplazione e a una riflessione sulla "consapevolezza corporea" e sulla dimensione mentale di ogni individuo.</p><h2>TUTTI PERFORMER NELLA NUOVA OPERA DI ABRAMOVIĆ</h2> <p>Per prendere parte alla peculiare esperienza di <em>Marina Abramović: Gates and Portals</em> è stato stilato una sorta di sintetico "regolamento". Sul sito dell'istituzione anglosassone, oltre alla possibilità di prenotare online in anticipo l'ingresso (unica modalità per accedere alla mostra), vengono forniti alcuni dettagli utili alla visita. A precederla, ad esempio, sarà un incontro con mediatori culturali appositamente formati nel celeberrimo <a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-digitale-wepresent" target="_blank">metodo Abramović</a>.  Originaria di Belgrado, dove è nata nel 1946, e ora di base a New York, nei mesi scorsi l'artista era scesa in campo a sostegno della popolazione dell'<a href="https://arte.sky.it/news/ucraina-russia-guerra-appello-pace" target="_blank">Ucraina</a>: proprio nella città statunitense, aveva scelto di riproporre <a href="https://arte.sky.it/news/marina-abramovic-performance-ucraina" target="_blank">la sua più celebre performance</a> per raccogliere fondi a favore di un'organizzazione umanitaria attiva nel Paese vittima del conflitto.</p>
<p>[Immagine in apertura: Marina Abramović, <em>Presence and Absence</em>, 2022. Courtesy of the artist and the Pitt Rivers Museum, University of Oxford. Photo: Tim Hand]</p>

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il progetto di videomapping che "completa" la Basilica di San Petronio a Bologna

<p>Nell’ambito degli eventi e della attività previste dal programma <em>Bologna Estate 2022</em> – e con l’intento di celebrare la Basilica di San Petronio, uno dei monumenti più rappresentativi della storia civica e architettonica della città –, dal prossimo 15 settembre, per cinque sere consecutive, a Piazza Maggiore andrà in scena l’atteso progetto <em>LA PIAZZA SI ACCENDE. I disegni nascosti di una facciata incompiuta</em>, ideato e prodotto da Bologna Festival. A partire dalle ore 21, accompagnati dalle note di Rossini, saranno infatti proiettati, in videomapping, sulla facciata incompiuta della basilica, alcuni dei progetti, mai realizzati, elaborati per il prospetto della chiesa da grandi architetti del passato come <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-28-gennaio-palladio" target="_blank">Andrea Palladio</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/mostra-giulio-romano-mantova-multimediale" target="_blank">Giulio Romano</a>,<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-disegni-raffaello-biblioteca-reale-torino" target="_blank"> Baldassarre Peruzzi</a>, il Vignola, il Terribilia, Girolamo Rainaldi, ma anche da progettisti contemporanei come <a href="https://arte.sky.it/news/mario-cucinella-ospedale-san-raffaele-milano" target="_blank">Mario Cucinella</a>.</p><h2>NUOVA VITA PER LA FACCIATA DI SAN PETRONIO</h2> <p> La serata inaugurale dell’evento sarà scandita da un concerto sinfonico live diretto da Matteo Parmeggiani, in cui la sua Orchestra Senzaspine si esibirà in una selezione di opere composte da autori legati all'ambiente musicale bolognese quali <a href="https://arte.sky.it/news/gioacchino-rossini-spiegato-ai-ragazzi-delle-scuole-medie" target="_self">Gioachino Rossini</a>, Ottorino Respighi e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/01/il-2019-del-teatro-del-maggio-inizia-da-richard-wagner" target="_self">Richard Wagner. </a>Sulle note dell’ultimo brano in programma, l’<em>Ouverture dal Guillaume Tell </em>di Rossini, inizieranno, quindi, in sincronia, le proiezioni videomapping sulla facciata della basilica. Nelle serate successive, il pubblico potrà assistere gratuitamente alle proiezioni su musiche di Rossini registrate dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.</p><h2>LO SPETTACOLO DI VIDEOMAPPING A BOLOGNA</h2> <p>Lo spettacolo visivo, replicato ogni mezz’ora dalle ore 21 alle ore 23, è affidato alla cura del video-artist Luca Agnani, esponente di spicco nell’ambito della digital art. Elaborando una dozzina di bozzetti relativi a progetti presentati sin dal Cinquecento per il rivestimento del frontespizio e custoditi nel museo della basilica, l’artista ridisegnerà, così, la storica facciata di San Petronio. L’ultima parte delle proiezioni è dedicata alla poetica proposta “green” ideata dall’architetto <a href="https://arte.sky.it/news/arte-sella-mario-cucinella-installazione" target="_blank">Mario Cucinella</a>, che immagina la facciata della chiesa bolognese come un rigoglioso giardino verticale.</p> <p>[Immagine in apertura: anteprima del videomapping sulla facciata della Basilica di San Petronio. Photo Bologna Festival]</p>

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

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Banksy e la ribellione

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