A Londra tutte le sfumature dell'architettura sostenibile

<p>Uscito nel 2021 e pubblicato da <a href="https://arte.sky.it/news/luigi-ghirri-fotografia-libro" target="_blank">Quodlibet</a>, <em>Il Futuro è un viaggio nel Passato</em> è il libro in cui <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-fondazione-rovati-milano" target="_blank">Mario Cucinella</a> riunisce – per la prima volta – le memorie dei suoi dieci viaggi nel mondo. Le destinazioni scelte, ciascuna associata a un singolo racconto, hanno un tratto in comune: l'architetto si sofferma sulle modalità con cui, in contesti distanti da noi nel tempo e nello spazio – dall’Iran alla Cina, dal Maghreb all’Irlanda –, le diverse civiltà sono riuscite a rispondere all'esigenza primaria di disporre di un riparo impiegando, con saggezza, le risorse disponibili in loco. Con il passare del tempo e l'evoluzione della civiltà, l'architettura cosiddetta vernacolare ha progressivamente ceduto il passo a una gamma di soluzioni e tecnologie avanzate oggi diffuse (quasi) ovunque. Cosa resta di quel patrimonio di conoscenze legato alle singole specificità territoriali? Alla luce delle urgenze climatiche e delle preoccupazioni sul futuro dell'umanità ampiamente condivise, è possibile ripristinare il sinergico legame tra l’uomo e la Terra e guardare con fiducia all'avvenire? Questioni sulle quali offre traiettorie di analisi la mostra <em>The future is a journey to the past: stories about sustainability.</em><em> </em></p><h2>L'ARCHITETTURA DI MARIO CUCINELLA IN MOSTRA A LONDRA </h2> <p>In parte legata all'esperienza del libro già citato, la rassegna curata da <a href="https://arte.sky.it/news/mario-cucinella-ospedale-san-raffaele-milano" target="_blank">MCA Mario Cucinella Architects</a> e Valentina Torrente (con la consulenza scientifica di Manuel Orazi) è aperta fino al 29 ottobre nella prestigiosa cornice della AA School of Architecture di Londra. Propone una narrazione che “<em>vuole essere molto più di un viaggio, ma la riscoperta delle ragioni profonde del perduto rapporto tra l’uomo e il pianeta e della sua capacità adattiva e costruttiva. Non un racconto nostalgico o didascalico, ma la riscoperta di un passato in cui trovare ancora molte informazioni in grado di guidarci nel nostro viaggio verso il futuro</em>”, racconta l'architetto <a href="https://arte.sky.it/news/milano-museo-fondazione-rovati" target="_blank">Cucinella</a>. L'allestimento, basato su una timeline che riveste una quinta ellissoidale, si avvale di grafiche elaborate da Zup Design e ricostruisce le basi sulle quali si fonda la visione ecologista contemporanea. </p><h2>UN VIAGGIO DALL'ARCHITETTURA VERNACOLARE AL FUTURO</h2> <p>Tanti gli esempi proposti, relativi sia a eventi storici o culturali che hanno inciso sulla società e sull'economia portando a una consapevolezza ambientale, sia direttamente connessi con l'architettura. Si passa dalle primordiali forme architettoniche plasmate in maniera spontanea dalla natura e dagli animali, come nel caso degli <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/api-alveari-artisti-miele-milano-legambiente" target="_blank">alveari</a> o dei termitai, per approdare a piazze e palazzi scavati dall’uomo nei meandri delle terre indiane. Presenti anche i luoghi e le architetture de <em>Il Futuro è un viaggio nel Passato</em>, fra cui i pozzi a gradoni dell'India, le ghiacciaie del deserto iraniano, gli edifici provvisti di areazione naturale nella città di Hyderabad, in Pakistan. Si giunge, infine, ai giorni nostri con la presentazione di selezionati progetti a cura di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/tecla-mario-cucinella-casa-3d-terra-cruda" target="_blank">Mario Cucinella Architects</a>, testimoni dell'approccio attento all'ambiente e alla sostenibilità che da sempre contraddistingue la pratica di questo studio.  [Immagine in apertura: un ritratto di Mario Cucinella alla mostra <em>The future is a journey to the past: stories about sustainability<strong>. </strong></em>Crediti fotografici Sue Barr] </p>

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<p>Con oltre tre miglia di lunghezza, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/londra-installazioni-ponti-tamigi-leo-villareal" target="_blank"><em>Illuminated River</em></a>, l’opera d’arte pubblica più estesa al mondo, sarà la protagonista assoluta dell'evento <em>Reflections</em>, in programma stasera, sabato 24 settembre, a Londra, all’interno della rassegna stagionale <em>Totally Thames</em>. In commemorazione della <a href="https://arte.sky.it/news/morte-regina-elisabetta" target="_blank">regina Elisabetta II</a> e in occasione dell'ascesa al trono di re Carlo III, il progetto lanciato nel 2016 per “illuminare ad arte” i ponti che attraversano il Tamigi, da Chelsea alla City, sarà presentato in una veste speciale.</p><h2>A LONDRA UN TRIBUTO ARTISTICO PER ELISABETTA II</h2> <p>L'esibizione è stata appositamente curata dall'artista newyorkese Leo Villareal, lo stesso che, insieme allo studio di architettura Lifschutz Davidson Sandilands, si aggiudicò il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/londra-concorso-illuminazione-ponti-tamigi" target="_blank">grande concorso internazionale</a> indetto dalla municipalità anglosassone per ricollegare i londinesi al Tamigi e ai sui dintorni. Lo spettacolo accompagnerà una flotta composta da centocinquanta barche adornate con scintillanti luci bianche: dal tramonto, partendo da Chelsea, le imbarcazioni affiancheranno la storica chiatta reale <em>Gloriana</em> lungo tutto il corso del fiume, fino al Tower Bridge.</p><h2>IL TAMIGI PRONTO A SPLENDERE CON I COLORI DELLA REGINA</h2> <p>Il flusso sincronizzato di luci a LED farà brillare i nove ponti del Tamigi che conducono al centro di Londra e sarà attivo fino alle due di mattina di domenica 25 settembre. La combinazione cromatica si basa sulla progressiva evoluzione nei toni del viola e dell’argento, i colori più rappresentativi della Corona inglese. L’evento, inoltre, è legato a una raccolta fondi, i cui proventi saranno utilizzati per la costruzione di una nuova scialuppa di salvataggio da collocare presso Waterloo Bridge.</p> <p>[Immagine in apertura:<em> Illuminated River,</em> Platinum Jubilee Display, Lambeth Bridge Ⓒ Paul Crawley]</p>

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