A Milano arriva il primo festival dedicato al graphic design

È tutto pronto per la prima edizione del Milano Graphic Festival, la rassegna diffusa che animerà il capoluogo lombardo con una serie di mostre, installazioni, workshop e talk dedicati al graphic design e all’illustrazione. Ad anticiparne l’avvio è stato il murale ispirato al design, realizzato dallo studio grafico <a href="https://arte.sky.it/foto/murale-certosa-district-milano">CamuffoLab</a> sulle pareti esterne del campus La Forgiatura, nel quartiere Certosa District, situato nella zona nord-ovest di Milano. Il pubblico potrà partecipare alle numerose iniziative in programma dal 25 al 27 marzo prossimi nei due hub principali del festival: Certosa Graphic Village e BASE Milano. 
<h2>LA PRIMA EDIZIONE DI MILANO GRAPHIC FESTIVAL</h2>
L’intento della nuova manifestazione meneghina è quello di scoprire le potenzialità della comunicazione visiva e del ruolo centrale che sta assumendo nella nostra società. “La grafica è dappertutto, ovunque ci giriamo: nelle strade e negli spazi pubblici, nelle case, negli uffici, sugli scaffali dei negozi negli oggetti che utilizziamo quotidianamente e nelle diverse forme di comunicazione”, ha dichiarato il curatore della rassegna, Francesco Dondina. Il Milano Graphic Festival, infatti, sarà cornice di una serie di mostre e iniziative nelle Istituzioni locali dedicate ai codici linguistici della comunicazione visiva, dell’arte e del design, coinvolgendo scuole e università, associazioni, gallerie d’arte, case editrici e librerie.
<h2>LE SEDI DEL MILANO GRAPHIC FESTIVAL</h2>
Saranno due gli hub principali in cui si svilupperà la kermesse: BASE Milano e Certosa Graphic Village. Il primo accoglierà la mostra SIGNS II. Grafica Italiana Contemporanea, dove nomi del calibro di Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Paolo Tassinari, Paola Lenarduzzi e Silvana Amato – per citarne solo alcuni –, affiancheranno quelli di giovani promesse del design, offrendo al pubblico una panoramica del settore della comunicazione nostrana e della sua risonanza internazionale. Lo spazio di Certosa Graphic Village, invece, ospiterà la mostra Generazione YZ, in cui i designer under 30 potranno lavorare a un progetto di grafica urbana innovativo. Questo hub sarà inoltre la sede dedicata a incontri, talk, performance, workshop e mostre sui grandi maestri del design, nonché spazio ufficiale in cui si terrà la prima assemblea degli stati generali delle scuole di visual design italiane a cura di Franco Achilli. [Immagine in apertura: CamuffoLab con SIGNS, Quando la città cambia tu guarda i suoi colori, Certosa District, Milano. Foto Silvia Galliani]

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Due graphic novel per la Giornata della Memoria

In vista della prossima Giornata della Memoria (in calendario come ogni anno il 27 gennaio), la casa editrice <a href="https://www.coconinopress.it/" target="_blank">Coconino Press</a> accende i riflettori sull'argomento, dando alle stampe due volumi ispirati ad altrettante figure di grande valore storico e sociale. Si tratta di due libri diversi, nella forma e nel contenuto, eppure entrambi guidati da una missione comune: conoscere la storia, ricordare, e soprattutto non dimenticare. 
<h2>UN RITRATTO SENTIMENTALE DI PRIMO LEVI</h2> Primo tra questi è Una stella tranquilla, il graphic novel di Pietro Scarnera già vincitore del Prix Révélation al <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/francia-fumetti-festival-angouleme" target="_blank">Festival di Angoulême</a> 2016. Introvabile da tempo, e finalmente ristampato in una nuova edizione cartonata, il fumetto consiste in un ritratto inedito di Primo Levi, lo scrittore torinese meglio noto per il capolavoro Se questo è un uomo. Non si tratta, tuttavia, di una comune biografia, né di un racconto sulla tragica esperienza dell'autore all'interno del campo di concentramento di Auschwitz. Basato su scritti e interviste dello stesso Levi, il libro (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) mette in scena un confronto tra generazioni differenti: quella di Levi (tornato a Torino dopo un anno di prigionia il 19 ottobre 1945, e testimone del dramma della Shoah) e quella dei suoi “nipoti”. Un libro delicato e profondo, che rilegge Levi “in diagonale” per restituire, soprattutto alle nuove generazioni, la complessità di una delle figure più importanti della cultura italiana. 
<h2>LA “SCELTA SILENZIOSA” DI BARTALI</h2> Non si tratta di una ristampa, ma di un nuovo volume splendidamente messo a segno da due tra le più importanti voci del graphic novel internazionale: <a href="https://arte.sky.it/news/canzone-bella-ciao-libro-illustrato" target="_blank">Lorena Canottiere</a> e Julian Voloj. Stiamo parlando di Bartali. La scelta silenziosa di un campione, il fumetto di Coconino Press dedicato al fenomeno del ciclismo italiano e alla sua impresa meno conosciuta. Figlio di un muratore e di una sarta, fin da bambino aveva un solo desiderio: correre in bicicletta, diventare un campione. Un’infanzia, quella di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/arte-shoah-giornata-della-memoria-mostra-maca-museo-acri-gino-bartali-julian-beck" target="_blank">Gino Bartali</a>, piena di sogni che sono diventati realtà: le prime gare, i primi successi, l’ascesa di un mito dello sport famoso per i tanti trionfi e per la leggendaria rivalità con Fausto Coppi. Ma la conquista più grande di Bartali non fu salutata da applausi e titoli di giornali. Perché non si trattò di una vittoria sportiva, ma di una silenziosa scelta di umanità. Dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali, Bartali aderì infatti alla rete clandestina Delasem. E con la sua attività di corriere in bicicletta riuscì più volte a consegnare messaggi e documenti falsi, aiutando tanti ebrei italiani o rifugiati a sottrarsi alla persecuzione nazifascista. Una scelta rischiosa, di cui mai volle in seguito parlare o vantarsi. Grazie alle immagini suggestive di Lorena Canottiere, e ai testi dello scrittore Julian Voloj, il fumetto racconta le vicende del Bartali “uomo”, prima ancora che ciclista. Un grande omaggio a un autentico eroe del nostro tempo.

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