L'arte della botanica si mette in mostra a Trieste

Prosegue fino al prossimo 11 giugno, negli spazi del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/al-castello-di-miramare-la-storia-di-una-collezione-esotica" target="_blank">Castello di Miramare di Trieste</a>, la rassegna ARS Botanica. Giardini di carta, il raffinato progetto espositivo dedicato ai preziosissimi libri illustrati conservati nella biblioteca dello storico edificio e museo. Si tratta di volumi d'epoca, collezionati dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e dalla consorte Carlotta del Belgio nella seconda metà dell'Ottocento. La coppia, a cui si deve la costruzione del castello sul promontorio vicino alla baia di Grignano, si contraddistinse in vita per il profondo interesse verso la natura. Prova ne è il grande parco di circa 22 ettari che circonda la struttura, caratterizzato da una grande varietà di piante, molte delle quali scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi in giro per il mondo. La raccolta di libri botanici ed enciclopedie a carattere naturale conferma questa tendenza, facendo della biblioteca di Miramare uno scrigno di tesori editoriali dedicati a fiori, piante e giardini. 
<h2>LA MOSTRA AL CASTELLO DI MIRAMARE</h2> Curata da Andreina Contessa, direttrice del museo triestino, la mostra espone una selezione di oltre cento volumi che affrontano i temi della botanica. Si tratta di oggetti inediti, spesso mai esposti prima, presentati nel percorso espositivo insieme a ulteriori cimeli – tra gli altri un quadro fiammingo proveniente dai <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-animali-torino-giardini-reali" target="_blank">Musei Reali di Torino</a> e alcuni reperti storici presi in prestito dai Civici Musei di Trieste. 
<h2>IL PERCORSO ESPOSITIVO</h2> Sono diverse le sezioni che scandiscono il tragitto di visita. Da quella dedicata alla passione di Massimiliano per la botanica a quella su Carlotta, qui raccontata per il suo ruolo da protagonista nella creazione del giardino del castello. Un ulteriore episodio del percorso espositivo è riservato alle diverse trattazioni sull'architettura del paesaggio, sui giardini e i loro edifici in ambito europeo. Chiudono la rassegna le sezioni Castello in fiore – che invita a osservare con occhi nuovi gli oggetti e gli arredi del castello cercando i tantissimi elementi floreali e botanici – e Anima del Giardino – che esorta a trovare nel parco il "genius loci" di Miramare, e la sua anima botanica. 
[Immagine in apertura: Pierre-Joseph Redouté – Claude Antoine Thory. Les roses, 1817-1824]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

La call per artisti e curatori nel segno dello spazio pubblico

È particolarmente invitante la doppia call aperta a curatori e artisti proposta dalla curatrice e critica d'arte Cecilia Guida: l'ambito premio sarà infatti, oltre a un contributo di 1000 euro a supporto della realizzazione del proprio progetto, anche una residenza di ricerca presso la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/milano-apertura-casa-degli-artisti" target="_blank">Casa degli Artisti</a> nel quartiere Garibaldi-Brera a Milano, dal 20 febbraio al 30 giugno 2023. Il tema della call, Sguardi Urbani, fa riferimento alla capacità di cogliere l'essenza dello spazio pubblico, soffermandosi con particolare attenzione su quei luoghi di transizione che apparentemente sembrano essere meno ricchi di significato, ma che in realtà, come ogni buon flâneur potrà confermare, rappresentano un grande stimolo creativo. La residenza ha come obiettivo l'approfondimento della capacità di osservazione della complessa realtà urbana.

<h2>LO SPAZIO PUBBLICO OGGI</h2>
Sguardi Urbani è anche una riflessione sul significato di spazio pubblico, espressione riferita a un concetto che fino a pochi anni veniva dato quasi per scontato, ma che durante i recenti <a href="https://arte.sky.it/foto/giorni-come-stanze-libro-emilia-giorni-lockdown-italia" target="_blank">lockdown </a>si è svuotato di ogni connotato precedente. Lo spazio pubblico ormai sta ritornando a poco a poco protagonista delle nostre vite, e urge pertanto un'approfondita indagine sui cambiamenti intercorsi nell'ultimo periodo. La doppia call è rivolta a chi, utilizzando linguaggi, media o dispositivi a sua scelta, sappia affrontare la ricerca artistica con gli strumenti dell'antropologia culturale, della psicologia, dell'architettura, della biologia, della fisica, della musica o della letteratura, o qualsivoglia altra disciplina in grado di offrire spunti di approfondimento sull'ecosistema urbano e sul tema dei luoghi pubblici.

<h2>LA CALL DELLA CASA DEGLI ARTISTI</h2>
Nella terza settimana di febbraio i curatori e gli artisti selezionati avranno modo accedere alla Casa degli Artisti e iniziare così a utilizzarne gli atelier: ogni partecipante avrà a disposizione uno spazio in co-working di circa 30 metri quadrati per la realizzazione dei suoi lavori. La residenza sarà accompagnata da un programma di approfondimento delle pratiche artistiche nello spazio pubblico, composto da presentazioni, conferenze, talk, seminari e passeggiate collettive. Sarà Cecilia Guida a selezionare i due curatori, a loro volta chiamati a scegliere i sei artisti che parteciperanno al progetto. Non sono previsti limiti di età, nazionalità o disciplina, per aderire basta redigere una lettera motivazionale, presentare il proprio curriculum vitae, illustrare due progetti portati a termine e altri due non ancora realizzati, compilare la domanda di candidatura e allegare un documento d'identità in corso di validità. I curatori dovranno presentare la loro candidatura entro il 4 gennaio e, una volta selezionati, cominceranno a partecipare alla selezione degli artisti a partire dal 10 gennaio, data limite entro la quale candidarsi come artista. La commissione di selezione sarà composta, oltre ai due curatori in erba e Cecilia Guida, anche da Matteo Balduzzi, Francesca Comisso, Claudia Losi, Silvia Nessi, Alessandro Oldani, Chiara Organtini e Gaia Romani, nonché dal team della Casa degli Artisti. I risultati della residenza saranno presentati al pubblico dal 20 al 30 giugno 2023. [Immagine in apertura: Milano. Photo by Simone Daino on Unsplash]

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