L'artista che trasforma una galleria in una officina di neon

La <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/09/thomas-ruff-fotografia-negativo-nature-morte-gagosian-gallery-londra-mostra" target="_blank">sede londinese di Gagosian</a> si trasforma in una sorta di officina: un luogo di lavoro nel quale osservare a distanza ravvicinata la nascita di un'opera d'arte. Succede con Neon Ark, il progetto espositivo che porta nella prestigiosa galleria uno dei nomi di punta della videoarte contemporanea: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/08/douglas-gordon-and-friends-arte-in-scozia" target="_blank">Douglas Gordon</a>. Vincitore del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/vincitori-turner-prize#:~:text=Il%20Turner%20Prize%202019%20%C3%A8,Oscar%20Murillo%20e%20Tai%20Shan%3F" target="_blank">Turner Prize</a> nel 1996, e autore di opere sempre in bilico tra riferimenti al cinema, citazionismo e appropriazione di immagini altrui (celebre l'opera 24 hour psycho del 1993, ispirata allo Psycho di <a href="https://arte.sky.it/news/alfred-hitchcock-programmi-tv-13-agosto" target="_blank">Alfred Hitchcock</a>), l'artista scozzese esporrà negli spazi di Grosvenor Hill una serie di lavori al neon. 
<h2>LA NUOVA MOSTRA DI DOUGLAS GORDON</h2> La peculiarità dell'evento (aperto a partire dal prossimo 23 novembre, fino al 14 gennaio) è la gestazione delle opere in esso presenti. In alcune giornate e orari (per la precisione dalle 10 alle 14), la galleria sarà infatti chiusa al pubblico, che avrà la possibilità di ammirare solo dall'esterno – attraverso le ampie vetrate dello spazio – la realizzazione dei neon da installare in loco. Anche le fasi di montaggio e allestimento dei lavori saranno fruibili senza filtri: una modalità pensata per offrire agli spettatori uno sguardo diretto sulla creazione delle opere. 
 <h2>LE OPERE AL NEON DI DOUGLAS GORDON</h2> Il progetto è il primo di Gordon interamente dedicato alla produzione di opere al neon per una galleria privata. Ciononostante le caratteristiche che da anni contraddistinguono la ricerca dell'artista di Glasgow saranno ben riconoscibili. A partire dall'elemento citazionista. Molti dei neon che saranno prodotti nell'arco di tempo della mostra presenteranno infatti chiari rimandi alla cultura popolare e alla musica. È il caso, ad esempio, dell'opera A new winter coat for the wife, una frase presa in presto dalla canzone Shipbuilding di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/02/il-minitour-in-italia-di-elvis-costello" target="_blank">Elvis Costello</a>. Inoltre, dal 6 al 31 dicembre, anche gli spazi di Piccadilly Circus saranno trasformati dalle immagini dell'artista: sui maxi schermi della celebre piazza saranno infatti proiettate una serie di immagini prodotte in collaborazione con <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/ai-weiwei-londra-circa-arte-digitale" target="_blank">CIRCA – Cultural Institute of Radical Contemporary Art</a>. 
[Immagine in apertura: fabricating works for Douglas Gordon: Neon Ark, London, 2022. Photo: Lucy Dawkins. Courtesy Gagosian]

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Il festival milanese che unisce cinema e design

Il Milano Design Film Festival celebra il traguardo del decennale con una serie di significative novità. A cominciare dal team curatoriale, guidato dalla neo direttrice artistica <a href="https://arte.sky.it/news/cinque-fotografe-italiane-raccontano-lidentita-femminile" target="_blank">Cristiana Perrella</a> e dai tre guest curator da lei scelti: il filosofo <a href="https://arte.sky.it/news/demanio-marittimo-senigallia-marche" target="_blank">Emanuele Coccia</a>, l’architetta, ricercatrice e autrice Bianca Felicori e l’architetta e designer India Mahdavi. Con il dichiarato intento di raggiungere un pubblico ampio e di offrire spunti di lettura e riflessione sul design – in tutte le sue forme, espressioni e sperimentazioni –, il festival affianca alla proiezione di oltre 40 titoli in programmazione iniziative destinate anche a non addetti del settore e ai più piccoli.<h2>LE NOVITÀ DEL MILANO DESIGN FILM FESTIVAL 2022</h2> “Il design si configura sempre più come una disciplina che supera le questioni estetiche e funzionali per abbracciare quelle sociali, politiche, morali e ambientali. Un sistema di pensiero che aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo e la maniera in cui possiamo viverci meglio, delineando soluzioni concrete e innovative, ma solo se inteso come strategia di azione e riparazione ben ponderata", ha raccontato la direttrice Perrella. Diffuso in vari luoghi della città, fra cui <a href="https://arte.sky.it/foto/triennale-milano-esposizione-internazionale" target="_blank">Triennale Milano</a>, Anteo Palazzo del Cinema, Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/milano-nuovo-museo-compasso-oro" target="_blank">ADI Design Museum</a>, quest'anno il MDFF si articola in cinque sezioni: Selezione Ufficiale MDFF22, che include titoli internazionali in premiere italiana; IMMAGINARE, a cura dei Guest Curator; Premio AFA – Architecture Film Award; Premio MDFF Student Award e RADICI. Quest'ultima, in particolare, rende omaggio con più appuntamenti all'architetta e designer <a href="https://arte.sky.it/news/gae-aulenti-mostra-triennale-milano" target="_blank">Gae Aulenti </a>a dieci anni dalla scomparsa: dalla première assoluta del documentario Sinceramente, Gae, in apertura del festival, a un'intera giornata di approfondimento (il 26 novembre), che avrà luogo negli spazi di Tilane, la biblioteca con centro culturale progettata proprio da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/mostra-gae-aulenti-vitra-schaudepot" target="_blank">Aulenti</a> e aperta nel 2009.<h2>OLTRE 40 FILM DI DESIGN E ARCHITETTURA A MILANO</h2> Dal ricco programma cinematografico della kermesse, che include film di designer e film sul design di registi e artisti – fra lungometraggi, cortometraggi, animazioni, fiction e video d’arte selezionati da un apposito comitato tramite un'open call internazionale – spiccano alcuni titoli. Come INFINITO. L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini, in cui gli spettatori, accompagnati dalla voce di Stefano Accorsi, ripercorrono la vicenda umana e professionale del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-luigi-ghirri-jesi" target="_blank">grande fotografo</a>, e Desertions, with Enzo Mari in America, di <a href="https://arte.sky.it/foto/giorni-come-stanze-libro-emilia-giorni-lockdown-italia" target="_blank">Giovanna Silva</a> con Studio Mare. Il film racconta il viaggio fra i principali deserti statunitensi dell'<a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/10/morte-enzo-mari-design" target="_blank">indimenticabile designer </a>in compagnia della stessa <a href="https://arte.sky.it/news/napoli-libro-fotografia" target="_blank">Silva</a> e di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/04/zoom-torino-bioparco-bestiario-fantastico-giovani-artisti-zoomaginario" target="_blank">Gianluigi Ricuperati</a>. [Immagine in apertura: © eredi Luigi Ghirri]

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