Le opere su carta di Georgia O’Keeffe al MoMA

Nel 1946 il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografia-moma-new-york-donne" target="_blank">MoMA</a> di New York allestì la prima retrospettiva su una donna artista: si trattava di una monografica dedicata alla pittrice americana <a href="https://arte.sky.it/news/biografia-georgia-o-keeffe-fumetto" target="_blank">Georgia O'Keeffe</a>, celebre per la sua estetica floreale e l’adesione al movimento precisionista. Ora, a distanza di oltre sette decenni, l’istituzione museale ha annunciato il ritorno della pioniera della pittura non-figurativa attraverso una grande retrospettiva-focus in programma nelle gallerie del terzo piano dal 9 aprile al 12 agosto 2023. L’esposizione andrà a indagare un lato meno noto della pratica artistica della O'Keeffe, quello della produzione pittorica su carta realizzata in serie.<h2>LA RETROSPETTIVA SU GEORGIA O’KEEFFE</h2> La mostra, intitolata Georgia O’Keeffe: To See Takes Time, è curata da Samantha Friedman in collaborazione con Laura Neufeld ed Emily Olek e raccoglie oltre centoventi opere, raramente esposte, realizzate in più di quattro decenni, ma soprattutto nel periodo che intercorre tra il 1915 e il 1918. Usando carboncino, acquerello, pastello e grafite, la O’Keeffe ha esplorato su carta forme e fenomeni, dando vita a motivi dai ritmi astratti e ripetuti, ispirati ai cicli della natura e a "paesaggi" organici.<h2>UNA SELEZIONE DI OPERE SU CARTA </h2> Tra le opere previste in mostra spicca il primo carboncino dell'artista – No. 8. Special (Drawing No. 8) – realizzato nel 1926 e costituito da una composizione a spirale divenuta poi ricorrente in tutta la sua carriera; gli acquerelli della luminosa serie Evening Star del 1917, ispirata ai mutevoli cambiamenti del cielo del Texas e Drawing X, un’astratta rappresentazione aerea realizzata nel 1959, anno in cui la O'Keeffe intraprese un lungo viaggio intorno al mondo. [Immagine in apertura: Georgia O’Keeffe. Evening Star No.III, 1917. Watercolor on paper mounted on board. 8 7/8 x 11 7/8″ (22.7 x 30.4 cm). The Museum of Modern Art, New York. Mr. and Mrs. Donald B. Straus Fund, 1958. © 2022 Georgia O’Keeffe Museum / Artists Rights Society (ARS), New York]

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A caccia di bellezza tra Mantova e Firenze

La monografia definitiva sulla pittura di Claude Monet

Si intitola Monet. Il trionfo dell'Impressionismo la nuova pubblicazione della casa editrice <a href="https://www.taschen.com/pages/it/catalogue/art/all/49114/facts.monet_il_trionfo_dellimpressionismo.htm" target="_blank">Taschen</a> interamente dedicata alla produzione di <a href="https://arte.sky.it/news/ninfee-monet-programmi-tv-23-giugno" target="_blank">Claude Monet</a>, maestro della luce mutevole recentemente al centro della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-claude-monet-palazzo-reale-milano" target="_blank">retrospettiva al Palazzo Reale di Milano</a>. E proprio l'elemento della luce sembra il filo conduttore della pubblicazione, pensata per offrire una panoramica esaustiva sulla ricerca artistica del “papà” dell’Impressionismo, e dunque sulle caratteristiche peculiari della sua pittura. 
<h2>LA NATURA SECONDO CLAUDE MONET</h2> Curata da Daniel Wildenstein, questa incredibile raccolta di opere pone l’attenzione sul forte rapporto fra il pittore parigino e la natura. Pochi altri artisti come Monet seppero infatti percepire e rappresentare sulla tela le infinite e mutevoli sfumature del mondo naturale. Capolavori come Ponte di Charing Cross e Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi rappresentano ancora oggi degli esempi assoluti del sentimento pittorico dei primi del Novecento, nonché delle icone del movimento impressionista stesso – del quale Monet è considerato uno dei maggiori esponenti. Il culmine della sua ricerca è rappresentato dalle ultime Ninfee, dipinte nel giardino di Giverny, che – abbandonando quasi completamente ogni costrizione formale – segnano davvero l’origine della pittura astratta. 
<h2>IL NUOVO LIBRO SU MONET</h2> Rendendo piena giustizia a questo artista di eccezionale talento, il libro (poderoso anche nelle dimensioni oltre che nei contenuti, con le sue quasi seicento pagine) presenta una copiosa selezione di opere che percorrono l’intera carriera del maestro: dai primissimi quadri en plein air fino ai dipinti composti prima della scomparsa, avvenuta nel 1926. Alle immagini si aggiungono approfondimenti critici e foto d'archivio scelti per offrire al lettore la migliore “finestra” possibile sulla ricerca di questo "padre" immortale dell'arte moderna. 
[Immagine in apertura: p. 424. Water-Lilies, 1903, Nymphéas, 73 x 92 cm. Musée Marmottan Monet, Paris. Photograph Bridgeman Images]

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La scrittura libera e indomabile di Goliarda Sapienza 