Il giardino surrealista di Giacometti e Dalí ricostruito a Parigi

<p>Talvolta la mancata realizzazione di un progetto non ne compromette l'importanza storica o l'influenza. A dimostrarlo è, ad esempio, la vicenda del giardino surrealista che <a href="https://arte.sky.it/news/giacometti-museo-scuola-parigi" target="_blank">Alberto Giacometti </a>e <a href="https://arte.sky.it/news/salvador-dali-mostra-florida" target="_blank">Salvador Dalí </a>progettarono a quattro mani per la coppia di visconti formata da Charles e Marie-Laure de Noailles. Una collaborazione memorabile, risalente quasi a un secolo fa, che torna oggi d'attualità grazie alla nuova mostra dell'<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-giacometti-breton-parigi" target="_blank">Institut Giacometti</a> di Parigi.</p><h2>A PARIGI IL GIARDINO DEI SOGNI DI GIACOMETTI E DALÍ</h2> <p>Visitabile fino al 9 aprile 2023, <em>Alberto Giacometti / Salvador Dalí. Gardens of Dreams </em>presenta – per la prima volta – la ricostruzione di <em>Project for a square.</em> Si tratta dell'installazione su larga scala, disegnata dallo stesso Giacometti, che sarebbe dovuta confluire all'interno del paesaggio fantastico del giardino, concepito come un luogo onirico in cui surrealismo ed enigmaticità si sarebbe dovuti intrecciare. In occasione della mostra sono stati concessi importanti prestiti dal <a href="https://arte.sky.it/news/centre-pompidou-corso-ecologia-arte" target="_blank">Centre Pompidou</a> di Parigi, dal Museo Reina Sofía di Madrid, dalla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/architettura-museo-kunsthaus-zurigo-david-chipperfield" target="_blank">Kunsthaus di Zurigo</a>, oltre che da collezioni private. Un corpus di opere, fra dipinti, disegni e sculture, utile a riannodare i fili dalla memoria e a raccontare la storia di un'opera rimasta sì incompiuta, ma capace di documentare la vivacità e l'intensità degli scambi, creativi e intellettuali, tra due maestri dell'arte del Novecento.</p><h2>LA STORIA DELL'INCOMPIUTO GIARDINO SURREALISTA</h2> <p>Grandi mecenati e collezionisti di arte antica e moderna, nel 1929 i de Noailles commissionarono a Giacometti la realizzazione di una scultura destinata agli spazi esterni della loro villa di Hyères. L'opera venne realizzata nella primavera del 1931; nel giugno di quello stesso anno, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-salvador-dali-cattedrale-immagine-firenze" target="_blank">Dalí</a> scoprì e rimase affascinato dalla versione lignea di <em>Suspended Ball,</em> che<em> </em><a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/mostra-alberto-giacometti-antico-egitto-parigi" target="_blank">Giacometti </a>esponeva, accanto a un modello di <em>Project for a square</em>, in una collettiva alla Galerie Pierre. Prese così avvio un biennio di stretta relazione fra i due artisti, che forse su invito dei Noailles avviarono la progettazione di un giardino artistico unico nel suo genere. Un parco onirico, in grado di stimolare l'immaginazione e di suscitare nello stesso tempo sensazioni fisiche tangibili, nel quale chiunque avrebbe potuto dare libero sfogo all'inconscio. La mostra parigina, che di fatto esplora le connessioni profonde tra le dimensioni artistiche di Dalí e Giacometti, farà quindi tappa alla <a href="https://arte.sky.it/news/architettura-musei-kunsthaus-zurigo" target="_blank">Kunsthaus Zurigo</a> dal 14 aprile al 2 luglio 2023. </p> <p>[Immagine in apertura: Salvador Dalí,<em> Invisible Sleeping Woman Horse Lion</em>, 1930. Oil on canvas / 50,2 x 65,2 cm. Centre Pompidou, musée national d’art moderne © Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres 2022/Adagp, Paris 2022]</p>

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Un equipaggio di artisti si prepara a volare nello Spazio

<p>È passato appena un anno dalla notizia relativa all'invio di opere d'arte sulla Luna. Si trattava, in quel caso, di un'operazione mirata alla creazione di un <a href="https://arte.sky.it/news/artisti-luna-opere" target="_blank">piccolo museo interstellare</a>, ideato dall'Università di Leida e dall'Agenzia Spaziale Europea.  </p> <p>Un nuovo tassello si aggiunge ora al sempre più proficuo dialogo tra la sfera dell'arte e l'astronomia: la compagnia statunitense SpaceX si prepara infatti a lanciare nello spazio il primo equipaggio lunare interamente (o quasi) composto da artisti e creativi: un gruppo di personalità eccentriche e fuori dal comune, inviate alla ricerca del bello oltre i limiti dell'atmosfera.  </p>
<p><h2>I MEMBRI DELLA SPEDIZIONE DI SPACEX</h2> <p>A salire a bordo della Starship – la gigantesca astronave di SpaceX utilizzata per il viaggio – sarà prima di tutti il magnate giapponese Yusaku Maezawa. Nome noto del fashion, e fondatore di un cliccatissimo sito web di abbigliamento, il miliardario di Kamagaya era stato indicato nel 2018 come il primo astronauta non professionista a volare nello Spazio. A quattro anni da quell'annuncio, l'imprenditore ha rivelato gli altri fortunati componenti della missione, che lo affiancheranno durante l'avventura sulla Luna.   </p>
<p><h2>OTTO ARTISTI SULLA LUNA</h2> <p>Collezionista d'arte e creativo "prestato" al mondo dell'industria, Yusaku Maezawa ha nominato le otto persone che insieme a lui prenderanno parte alla missione <em><a href="https://dearmoon.earth/" target="_blank">DearMoon</a></em>. Si tratta di uomini e donne che, in maniera più o meno diretta, si occupano di arte. Tra questi figurano il noto dj americano Steve Aoki, lo YouTuber Tim Dodd (anche noto con il nickname di Everyday Astronaut), l’artista multidisciplinare ceco Yemi A.D., l’attore indiano Dev Joshi, la fotografa irlandese Rhiannon Adam, il documentarista Brendan Hall, il fotografo Karim Iliya e il rapper sudcoreano Choi Seung-hyun (meglio conosciuto come T.O.P.). La ballerina giapponese Miyu e la campionessa olimpica di snowboard Kaitlyn Farrington saranno pronte a subentrare qualora qualcuno dei passeggeri citati dovesse cambiare idea all'ultimo momento.</p> <p>Nonostante la navicella spaziale sia attualmente impegnata in una serie di sofisticati test in Texas, l'obiettivo è inviare la crew nello spazio nel corso del 2023. Non è chiaro se SpaceX rispetterà tale scadenza. L'industria aerospaziale è infatti nota per i suoi cambi di programma, dovuti agli enormi sforzi economici e agli imprevisti tecnici che molto spesso condizionano le varie missioni.  </p>
<p>[Immagine in apertura: photo by Nicolas Thomas on Unsplash]</p>

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