20 anni di architettura dello studio Inside Outside in mostra al MAXXI

<p>Celebra i vent'anni di storia dello studio Inside Outside, l’installazione “<em>Inside Outside / Petra Blaisse. A Retrospective” </em> inaugurata il 24 febbraio scorso al MAXXI di Roma. Visitabile fino all’8 maggio, racconta con oltre 70 lavori stampati e 5 modellini i campi di ricerca e di intervento dello studio fondato nel 1991 ad Amsterdam da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/milano-inaugura-la-biblioteca-degli-alberi" target="_blank">Petra Blaisse</a>. Noto per l'approccio multidisciplinare, Inside Outside opera in una pluralità di settori: dal design d’interni all’exhibition design, dalla progettazione di giardini e paesaggi alla creazione di ambienti esperienziali.</p> <h2>INSIDE OUTSIDE IN MOSTRA AL MAXXI </h2> <p>L’installazione, ripensata per interagire al meglio con il museo capitolino dopo le precedenti tappe all’ETH di Zurigo (2018) e alla <a href="https://arte.sky.it/news/triennale-design-museum-nuovo-allestimento" target="_blank">Triennale di Milano</a> (2020), prevede un continuo gioco di rimandi tra interno ed esterno. Collocata nella piazza Alighiero Boetti, lo spazio antistante l’entrata del museo, adotta il leitmotiv che ha reso celebre e riconoscibile lo studio in tutto il mondo: due grandi tende semitrasparenti realizzate in pvc e voile, alte 11 metri e lunghe 30 metri, formano un corridoio immersivo. All'interno, vengono ripercorsi vent'anni di progetti e lavori, tra cui la celebre <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/11/alla-scoperta-della-biblioteca-degli-alberi-di-milano" target="_blank">Biblioteca degli Alberi</a>, il parco realizzato a Milano nel 2018, o il recente allestimento cinetico presso la Humboldt University di Berlino. Nella lobby del museo, invece, su un grande tavolo in continuità con l’esterno sono stati disposti 5 modelli relativi ad altrettanti progetti firmati dallo studio. Fra questi, anche la maquette della mostra “<em>A story for the future”</em>, andata in scena al MAXXI nel 2021 per i primi <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-evento-digitale-anniversario" target="_blank">dieci anni di attività</a> del polo museale progettato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/morta-zaha-hadid-archistar-inglese-pritzker-prize" target="_blank">Zaha Hadid</a>. L’intervento installativo è completato da un chiaro riferimento alla Biblioteca degli Alberi di Milano: una trama bianca e nera tracciata a terra, scandita da linee geometriche e direttrici che si intersecano e rincorrono in un continuo dentro/fuori.  </p>
<p><h2>PETRA BLAISSE E LO STUDIO INSIDE OUTSIDE</h2> <p>Originaria di Londra, Petra Blaisse ha iniziato la sua carriera presso il dipartimento delle arti applicate dello <a href="https://arte.sky.it/news/ulay-mostra-amsterdam-stedelijk-museum" target="_blank">Stedelijk Museum</a> di Amsterdam. Si è poi spostata, come freelance, nell’exhibition design, per "tuffarsi" quindi nel mondo del tessile, nell’illuminotecnica e nel design d’interni. Nel 1991 ha fondato lo studio Inside Outside, in cui riversa e concentra tutte le sue passioni e i suoi interessi: da subito lo ha reso un crogiolo di espressività creativa multidisciplinare. Attualmente lo studio è composto da un team internazionale di dieci professionisti, con competenze ed esperienze variegate, e collabora attivamente con i più importanti architetti e designer del mondo. Solo qualche settimana fa, Petra Blaisse è stata scelta come membro della giuria che decreterà, il prossimo 10 giugno, il vincitore del concorso internazionale di idee per la realizzazione del <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-roma-concorso-architettura" target="_blank">Grande MAXXI</a>.</p> <p>[Immagine in apertura: Photo Anna van Dorp / AVD Productions]</p>

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Gli splendori del Barocco genovese in mostra a Roma

<p><em>Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco</em> è il titolo della mostra-evento dedicata al barocco genovese in programma a Roma, alle <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/mostra-raffaello-scuderie-roma-digitale" target="_blank">Scuderie del Quirinale</a>, dal 26 marzo al 3 luglio. La rassegna, curata da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero, nasce dalla collaborazione tra il museo capitolino, la National Gallery of Art di Washington e i musei di Genova.</p> <h2>LA MOSTRA SUL BAROCCO GENOVESE</h2> <p>L’esposizione, costituita da oltre 120 opere provenienti da grandi musei di tutto il mondo, ma anche da collezioni private che eccezionalmente hanno acconsentito al prestito dei capolavori di età barocca, rappresenta un lavoro corale e congiunto tra il museo capitolino e quello americano, e prevedeva una prima tappa, lo scorso autunno, proprio a Washington (saltata poi a causa dell’aggravarsi della situazione epidemiologica da Covid-19 nella capitale degli Stati Uniti).  </p> <p>La rassegna vuole documentare lo sfarzo e il lusso raggiunto nel Seicento dalla Superba, appellativo che la città di Genova si guadagnò già nel XIV secolo. Il Barocco rappresentò infatti uno dei periodi di maggiore prosperità della città a livello artistico, culturale ed economico, come testimoniano le opere esposte alle Scuderie del Quirinale. Tra queste i capolavori di pittori come Giovanni Benedetto Castiglione (meglio noto come il Grechetto), Domenico Piola e Gregorio Di Ferrari, ma soprattutto quelli di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-rubens-genova-2022" target="_blank">Peter Paul Rubens</a>, che a Genova soggiornò tra il 1604 e il 1608 ritraendo i personaggi e le famiglie più facoltose della città.</p> <h2>GENOVA E IL BAROCCO</h2> <p>Alla grande rassegna la città di Genova ha partecipato come ente promotore, mettendo a disposizione delle Scuderie del Quirinale numerose opere appartenenti ai musei cittadini come il Museo Diocesano e quello dell’Accademia Ligustica. In contemporanea alla retrospettiva romana dedicata al periodo più prestigioso vissuto dalla città, sarà allestita a Palazzo Ducale del capoluogo ligure la mostra intitolata <em>La Forma della Meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e 1750</em> (visitabile dal 27 marzo al 10 luglio e anche in questa occasione curata da Piero Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero). La mostra sarà inoltre affiancata da una serie di iniziative raccolte sotto il titolo <em>I Protagonisti</em>, che si svolgeranno in diversi musei e palazzi cittadini.  </p> <p>[Immagine in apertura: Valerio Castello, <em>Diana e Atteone con Pan e Siringa, </em>1650 -1655 circa, olio su tela, 165,1 x 251,5 cm, West Palm Beach, Florida, Norton Museum of Art, dono di R. H. Norton, Inv.49.3]</p>

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