Gli anni Trenta di Matisse in mostra a Philadelphia

Il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/architettura-frank-gehry-museo-philadelphia-museum-art" target="_blank">Philadelphia Museum of Art</a>, in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/musee-orsay-parigi-cambio-nome" target="_blank">Musée de l'Orangerie di Parigi</a> e il Musée Matisse di Nizza, ospiterà dal 19 ottobre al 29 gennaio 2023 la prima mostra in assoluto dedicata al decennio cruciale rappresentato dagli anni Trenta nell'arte di <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-8-luglio-matisse" target="_blank">Henri Matisse</a>. Organizzata da un team curatoriale composto da Matthew Affron, Muriel e Philip Berman del Philadelphia Museum of Art, Cécile Debray (presidente del Musée National Picasso di Parigi) e Claudine Grammont (direttrice del Musée Matisse di Nizza), la rassegna Matisse in the 1930s presenterà oltre cento opere tra dipinti rari, sculture, disegni, stampe, fotografie e libri illustrati. <h2>LA SVOLTA ARTISTICA DEGLI ANNI TRENTA</h2> Nel 1930 Matisse, nel bel mezzo di una profonda crisi creativa, viene chiamato negli Stati Uniti come giurato dell’esposizione Carnegie Internazionale di Pittsburgh. In quell’occasione fa visita anche alla città di Philadelphia, dove viene incaricato di realizzare un murale per la Barnes Foundation. Proprio la creazione dell’enorme trittico The Dance segna per l’artista il momento di svolta, capace di iniziarlo verso un decennio di grande trasformazione modernista. Matisse, dopo l’esperienza americana torna infatti in Francia alla sua pittura su cavalletto, mostrando però un approccio artistico completamente rinnovato. Inizia, per esempio, a utilizzare sistematicamente la fotografia per documentare il processo creativo dietro la costruzione dei suoi motivi, e carte precolorate ritagliate per pianificare le sue celebri composizioni. <h2>LA MOSTRA SU MATISSE A PHILADELPHIA</h2> La narrazione di questo decisivo decennio è raccontata in mostra in ordine cronologico. Dopo il preludio dedicato al periodo nizzardo di Matisse, che si sviluppa dal 1917 al 1930, viene esaminato il nuovo percorso creativo, partendo proprio dal murale di Barnes e dal suo primo grande libro illustrato: un’edizione di poesie del poeta simbolista Stéphane Mallarmé. Nelle sezioni seguenti troviamo poi i capolavori di questo periodo d’oro, come Large Reclining Nude del 1935, Nymph in the Forest realizzato tra il 1935 e il 1942, Woman in Blue del 1938 e anche i costumi e la scenografia ideati nel 1938-39 per il balletto Red and Black della compagnia teatrale Ballets Russes de Monte-Carlo. La narrazione della produzione artistica degli anni Trenta si chiude con un epilogo incentrato su una svolta importante avvenuta subito dopo la fine del decennio. Nel 1941 Matisse, dopo un importante problema di salute, decise di intraprendere una seconda vita artistica incentrata, in particolar modo, su disegni e studi di nature morte floreali e fruttate meglio conosciuti come Themes and Variations. [Immagine in apertura: Henri Matisse, Large Reclining Nude, 1935, 26 1/8 x 36 3/4 inches (66.4 x 93.3 cm). Oil on canvas, Baltimore Museum of Art: The Cone Collection, formed by Dr. Claribel Cone and Miss Etta Cone of Baltimore, Maryland, 1950.258 © 2022 Succession H.Matisse/Artists Rights Society (ARS), New York]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il documentario su Oscar Micheaux si aggiudica il premio speciale ai Nastri d'Argento 2022

Si intitola Oscar Micheaux ‒ The Superhero of Black Filmmaking la pellicola diretta da Francesco Zippel insignita di uno dei premi speciali assegnati ai Documentari dell’anno dai Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci) in concomitanza con la nuova edizione dei Nastri d'Argento. L'opera ripercorre l'incredibile storia di un cineasta di cui si conservano soltanto quattro fotografie e una decina degli oltre quaranta film da lui girati. <h2>IL DOCUMENTARIO DI ZIPPEL SU OSCAR MICHEAUX</h2> Il film si addentra nei luoghi che hanno fatto da cornice alla sua esistenza, dall’Illinois rurale alla Chicago d’inizio Novecento, dalle pianure del South Dakota alla Harlem del jazz.
Il racconto prende il via nel 1920, negli Stati Uniti, quando <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-5-dicembre-oscar-micheaux" target="_blank">Micheaux </a>decise coraggiosamente di offrire un diverso punto di vista sulla società americana, mettendo in luce il razzismo che la caratterizzava. Con il suo film Within Our Gates Micheaux risponde alle dinamiche discriminatorie di cui la pellicola The Birth of a Nation, diretta da D.W. Griffith, era promotrice in quegli stessi anni. <h2>IL CINEMA DI OSCAR MICHEAUX</h2> Un gesto importante per stabilire le basi dell'industria cinematografica afroamericana e per rompere il silenzio attorno a temi che non potevano più essere taciuti. La pellicola Sky Original prodotta da Quoiat Films e firmata da Francesco Zippel riporta quindi l'attenzione su un regista rivoluzionario e sulla sua opera pioneristica. Sky Arte manderà in onda il documentario sabato 23 aprile alle ore 17. Ad aggiudicarsi i premi speciali ‒ Documentari 2022 sono stati anche Scalfari – A sentimental journey di Enrica Scalfari, Donata Scalfari, Anna Migotto, con la regia di Michele Mally e L'onda lunga – Storia extra-ordinaria di un'associazione di Francesco Ranieri Martinotti, mentre bisognerà attendere il 26 aprile prossimo per l'annuncio dei vincitori dei Nastri d'Argento nelle sezioni Cinema del reale, Cinema Spettacolo Cultura e Docufilm.

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