A Londra la mostra ispirata al mondo dei musical

"I musical sono una delle forme di teatro più emozionanti e complesse da vedere e mettere in scena. In 'Re:Imagining Musical' celebriamo il potere e l'abilità della creatività", afferma Simon Sladen, Senior Curator for Modern and Contemporary Theatre and Performance del <a href="https://arte.sky.it/news/installazione-ricostruzione-beirut-victoria-albert-museum-londra" target="_blank">V&A Museum di Londra</a>. Visitabile fino al 27 novembre 2023, a ingresso gratuito, la mostra accende i riflettori su un universo incredibilmente ricco di suggestione, talento e impegno: quello, appunto, del teatro musicale, raccontandone le evoluzioni nel tempo. <h2>IL MONDO DEL MUSICAL VA IN MOSTRA A LONDRA</h2> Fra recentissime acquisizioni e inediti, la rassegna Re:Imagining Musical del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/11/mostra-borse-londra-victoria-and-albert-museum" target="_blank">V&A</a> riunisce complessivamente 100 oggetti. Si tratta di opere uniche, come l'abito di perline disegnato da Cecil Beaton e indossato da Julie Andrews in My Fair Lady nel 1958 o la registrazione con il cast originale di Hello Dolly!, a sua volta datata 1965, che include l'interpretazione dell'attrice e cantante statunitense Carol Channing. Il percorso espositivo, data la natura dell'argomento preso in esame, finisce per intercettare molti ambiti artistici e creativi. A cominciare dalla letteratura e dal cinema, con testi amatissimi da intere generazioni, che nel corso dei decenni si sono rivelati adatti anche a questo tipo di trasposizione. Dall'intramontabile Romeo e Giulietta di<a href="https://arte.sky.it/news/first-folio-shakespeare-asta-sothebys" target="_blank"> Shakespeare</a>, riadattato in West Side Story e di ispirazione per &Juliet, passando per The Wonderful Wizard of Oz, il romanzo di L. Frank Baum del 1900 che ha conosciuto un'ampia popolarità a teatro e al cinema. <h2>100 PEZZI PER RACCONTARE LA STORIA DEL TEATRO MUSICALE</h2> La mostra Re:Imagining Musical, inoltre, evidenzia tutte le connessioni fra la storia della civiltà umana e il musical, facendo leva su opere come Hamilton e 1776 che adottano approcci radicalmente diversi per ripercorrere la storia l'indipendenza americana. Analogamente agiscono SIX the Musical, Kings and Clowns e Rex, che esplorano l'epoca Tudor da molteplici prospettive. Spazio, naturalmente, anche a spettacoli entrati nell'immaginario collettivo fra cui Hair e Oh! What a Lovely War, nei quali è centrale la critica alla società e allo status quo. Anche singole esistenze hanno conquistato il palcoscenico sotto forma di musical, contribuendo a gettare nuova luce su figure storiche, così come su personaggi altrimenti destinati all'anonimato. Un genere, dunque, dalla riconosciuta potenza comunicativa, che il prestigioso museo londinese celebra con un'eccezionale combinazione di costumi, oggetti di scena, cimeli e molto altro ancora. [Immagine in apertura: A Chorus Line - Photocall for the production of A Chorus Line, London Palladium, 2013. © Victoria and Albert Museum, London. London Palladium]

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Gli enormi mosaici di Yayoi Kusama e Kiki Smith per la nuova stazione ferroviaria di New York

<a name="fprsl"></a>Inaugurato nel 1913, e ristrutturato l'ultima volta oltre vent'anni fa, il Grand Central Terminal è una delle perle architettoniche di New York. Frequentata non soltanto dai pendolari che ogni giorno la attraversano durante i loro spostamenti quotidiani, ma anche dai turisti che vedono nell'edificio una delle mete imprescindibili della Grande Mela, la vecchia stazione ferroviaria è riuscita a sopravvivere e a conservare il suo stile per oltre un secolo, continuando a svolgere il suo ruolo di crocevia nel cuore di Manhattan. Apprezzata anche dagli appassionati di arte e design per le sue spettacolari sale d'attesa (su tutte la Vanderbilt Hall con le sue sbalorditive decorazioni), la stazione – che vanta anche il titolo di stazione più grande del mondo per numero di banchine – sarà presto arricchita da due ulteriori opere d'arte: due interventi site specific firmati da due star dell'arte del nostro tempo. 
<h2>LE NUOVE OPERE DI YAYOI KUSAMA E KIKI SMITH</h2> Sono infatti <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-13-agosto-yayoi-kusama" target="_blank">Yayoi Kusama</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/larte-femminista-di-kiki-smith-si-presenta-a-palazzo-pitti" target="_blank">Kiki Smith</a> le due artiste scelte da MTA Arts & Design, il programma artistico commissionato dalla Metropolitan Transportation Authority per i sistemi di trasporto che servono New York. A loro il compito di realizzare una serie di interventi che andranno a caratterizzare gli ambienti della nuova Grand Central Madison, la stazione pronta a essere inaugurata al di sotto del Grand Central Terminal. Si tratta di una struttura sotterranea di oltre 200mila metri quadrati, parte integrante della Long Island Rail Road, il servizio ferroviario suburbano che serve l'area sud-est dello Stato di New York. <h2>IL NEW GRAND CENTRAL MADISON TERMINAL</h2> Considerato l'ampliamento più consistente nella storia del Grand Central Terminal, la Grand Central Madison sarà molto di più che un semplice snodo ferroviario: l'obiettivo è infatti rendere questo luogo di passaggio un vero e proprio simbolo della scena artistica di Manhattan, ospitando al suo interno opere d'arte e installazioni contemporanee che diventeranno parte del tessuto urbano della città. Gli interventi di Yayoi Kusama e Kiki Smith non sono ancora stati svelati, ma c'è da scommettere che contribuiranno enormemente a questo ambizioso progetto. Realizzati in maniera permanente su ampie porzioni del pavimento e del soffitto, i lavori di Yayoi Kusama e Kiki Smith saranno inaugurati entro la fine dell'anno, in concomitanza con l'apertura della nuova Grand Central Madison. 


[Immagine in apertura: Yayoi Kusama. Image credit: Yayoi Kusama © Yayoi Kusama. Courtesy of Ota Fine Arts, David Zwirner]

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