<p>Non solo grande musica dal vivo in occasione del festival Medimex 2022, che si appresta a "infiammare" Bari con il concerto di The Chemical Brothers in programma il prossimo 14 luglio. Analogamente a quanto avvenuto a Taranto, città che insieme al capoluogo pugliese è sede dell'evento, anche Bari sta per ospitare una mostra dedicata a un gruppo cult della scena rock globale. Così, mentre al MarTA. Museo Archeologico Nazionale di Taranto prosegue fino al 17 luglio la rassegna <em><a href="https://arte.sky.it/news/pink-floyd-mostra-taranto" target="_blank">Hipgnosis Studio: Pink Floyd and beyond</a></em>, a Bari è conto alla rovescia per l'apertura del progetto espositivo <em>Denis O’Regan with QUEEN.</em></p><h2>A BARI LA MOSTRA DEDICATA AI QUEEN</h2> <p>Dal 13 luglio al 28 agosto sarà il centralissimo Spazio Murat a fare da cornice alla mostra, curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/09/mostra-pink-floyd-ono-arte-bologna" target="_blank">Ono Arte Contemporanea</a>, che riunisce 60 fotografie legate alla straordinaria ascesa dei Queen. L'epopea della band guidata da Freddie Mercury rivive a Bari in un allestimento immersivo che raccoglie anche opere fotografiche presentate in anteprima nazionale: la firma dietro agli scatti esposti è quella di Denis O’Regan, il quale dopo il primo incontro con la mitica formazione, nel dicembre 1973, quando i quattro musicisti si esibirono come gruppo di spalla di Mott the Hoople, ha continuato a documentarne le evoluzioni e i successi. La mostra barese riporta indietro l'asse temporale di quasi quarant'anni, accendendo i riflettori anche sulla straordinaria serata aggiuntiva di The Magic Tour, destinato a passare alla storia come la quattordicesima e ultima tournée del gruppo rock britannico. Correva l'anno 1986 e i Queen, all'apice del successo e ormai fenomeno socioculturale di portata planetaria, estesero il loro tour sold out con una data in più al Knebworth Park di Londra. Circa 115.000 persone assistettero all'evento, che Denis O’Regan, fotografo ufficiale di The Magic Tour, ha contribuito a rendere memorabile con i suoi scatti.  </p>

<p> <h2>ESPOSTA ANCHE UN'ICONICA FOTO DI FREDDIE MERCURY </h2> <p>"<em>Nella mia foto più importante dei Queen, i Queen non si vedono", </em>raccontò poi il fotografo, descrivendo lo scatto realizzato in elicottero che mostra lo folla oceanica in attesa dell'esibizione dal vivo della formazione. "<em>Ma</em><em> questo è anche la testimonianza di quanto fossero diventati grandi</em>",  aggiunse O’Regan, che in occasione di quel tour realizzò foto sul palco e nel backstage in ogni città europea raggiunta da Freddie Mercury e compagni. Proprio l'indimenticabile cantante e frontman della band fu uno dei soggetti d'elezione del fotografo, autore di quella che ancora oggi è considerata fra le immagini più note e intense del talentuoso artista. Realizzata con il grandangolo, l'opera presenta Mercury con la sua famosa corona d'oro, un braccio alzato al cielo, e il suo mantello regale drappeggiato sulle spalle: un'icona indimenticabile. </p>
<p>[Immagine in apertura: Freddie Mercury, Queen. Wembley 1986 © Denis O’Regan 2022]</p>

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<p>È corale e capillarmente diffuso l'omaggio dell'Italia a <a href="https://arte.sky.it/news/libro-citta-pier-paolo-pasolini" target="_blank">Pier Paolo Pasolini</a>. Intellettuale influente e poliedrico, in grado di incidere, nell'arco della sua esistenza, drammaticamente interrotta dall'assassinio del 1975, in una pluralità di ambiti culturali e nel tessuto sociale nazionale, lo scrittore e regista nasceva un secolo fa. Di conseguenza sono decine gli <a href="https://arte.sky.it/news/pier-paolo-pasolini-centenario-nascita-eventi" target="_blank">eventi </a>promossi durante il 2022 in ricordo della sua figura e fra i territori coinvolti non poteva mancare il Friuli Venezia Giulia. Del resto fu forte il legame fra l'autore e questa regione, che non solo diede i natali alla madre, Susanna Colussi, ma divenne anche il luogo in cui insegnò per alcuni anni e si formò come poeta.</p><h2>LA MOSTRA SU PASOLINI A VILLA MANIN</h2> <p>Visitabile a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine) dal 24 settembre prossimo all'8 gennaio 2023, <em>Pier Paolo Pasolini. Sotto gli occhi del mondo</em> ricostruisce la vicenda umana e professionale dell'autore puntando sulla fotografia. Considerato "il più fotografato artista del Novecento", fu in grado di sollecitare la curiosità e l'interesse di alcuni fra i massimi maestri dell'arte dello scatto del secolo scorso. Lo testimoniano le opere selezionate per questa rassegna, estratte dai servizi fotografi, misconosciuti fin qui, che portano la firma di grandi fotografi, inclusi alcuni di fama internazionale, fra cui Richard Avedon e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-henri-cartier-bresson-cina-milano-mudec" target="_blank">Henri Cartier-Bresson</a>. Il percorso di visita riunisce oltre 170 scatti, facendo luce su incontri, esperienze, episodi dell'esistenza di Pasolini meno noti o che si riteneva privi di documentazione fotografica. </p><h2>PIER PAOLO PASOLINI E LA FOTOGRAFIA</h2> <p>Emergono così situazioni di assoluto rilievo: dall'appuntamento fra Pasolini e Man Ray, in cui lo scrittore propose all'artista di realizzare il manifesto per la pellicola <em>Salò o</em> <em>le </em><em>120 giornate di Sodoma</em>, fino alle sue partecipazioni a grandi eventi internazionali, come i festival cinematografici, nel corso dei quali ebbe l'opportunità di confrontarsi con cineasti della sua stessa caratura, come Orson Welles, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/morte-agnes-varda-regista-cinema" target="_blank">Agnès Varda</a> o Jean-Luc Godard. Ricca di materiali inediti, la mostra è l'esito di un lungo progetto di ricerca che ha visto impegnata la curatrice Silvia Martín Gutiérrez in numerosi archivi internazionali. Tale esperienza ha quindi assunto la forma di progetto espositivo con il coinvolgimento di un comitato scientifico d’eccezione e il contribuito di varie istituzioni e consente di esporre, per la prima volta in assoluto, alcuni servizi fotografici inediti. Arricchito anche da altri documenti, come giornali, dichiarazioni, interviste, video e sequenze audio, il percorso espositivo si sofferma sul peculiare rapporto fra <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-pasolini-palazzo-ducale-genova" target="_blank">Pasolini e la fotografia</a>, indagando la complessità di quella "lotta segreta" che lo unì alla macchina fotografica. </p> <p>[Immagine in apertura: Pier Paolo Pasolini nella casa di via Eufrate, Roma, 1963 © Gideon Bachmann/Cinemazero]</p>

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