Gli autoritratti di Vincent van Gogh in mostra a Londra

Si preannuncia una mostra senza precedenti quella che inaugurerà il 3 febbraio 2022 alla Courtauld Gallery di Londra. Con Van Gogh. Self-Portraits il museo inglese presenterà al pubblico per la prima volta circa la metà degli autoritratti realizzati da Vincent van Gogh nell’arco della sua esistenza. Visitabile fino all’8 maggio 2022, l’esposizione riunirà sedici dipinti che illustrano le evoluzioni stilistiche di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-amsterdam-mangiatori-patate-van-gogh" target="_blank">Van Gogh</a> rispetto a un soggetto a lui molto caro.
<h2>LA MOSTRA DI VINCENT VAN GOGH A LONDRA</h2>
Van Gogh. Self-Portraits evidenzia quanto dagli autoritratti di <a href="https://arte.sky.it/news/piattaforma-digitale-opere-vincent-van-gogh" target="_blank">Vincent van Gogh</a> emerga la sua vita travagliata. Basti pensare alle differenze tra l’opera Self-Portrait with a Dark Felt Hat, realizzata durante un periodo di formazione a Parigi nel 1886, e Self-Portrait with a Palette, dipinto nel 1889 mentre l’artista era ricoverato nell’istituto di Saint-Rémy-de-Provence, un anno prima della sua scomparsa. Nella stanza in cui Van Gogh alloggiava portò a termine, nell’arco di una sola settimana, due autoritratti, riuniti per la prima volta dopo 130 anni in occasione della mostra, ed esempi lampanti delle mutevoli condizioni psicologiche vissute dal pittore. 
<h2>VINCENT VAN GOGH E I SUOI AUTORITRATTI</h2>
Nella carriera dell’artista olandese l’autorappresentazione fu così preponderante da indurlo a realizzare trentacinque dipinti e due disegni in soli tre anni e mezzo, dal 1886 al 1889. Fra le opere in mostra – alcune delle quali provengono da importanti collezioni – figurano anche due dipinti che hanno giocato un ruolo rilevante nella rappresentazione della propria immagine da parte dell’autore, ovvero Van Gogh’s Chair, definito dal pittore come un autoritratto simbolico, e il ritratto del suo amico Eugène Boch, che restituisce gli ideali artistici di Van Gogh. [Immagine in apertura: Vincent van Gogh, Self-Portrait, autumn 1887, Musée d'Orsay, Paris]

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Presentata la Biennale Arte di Venezia: tutte le anticipazioni

Tutto pronto per la 59. Esposizione Internazionale d'Arte curata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/cecilia-alemani-direttrice-biennale-arte-venezia-2021" target="_blank">Cecilia Alemani</a>: intitolata <a href="https://arte.sky.it/news/biennale-arte-venezia-2022-titolo-temi-cecilia-alemani" target="_blank">Il latte dei sogni</a><a href="https://arte.sky.it/news/biennale-arte-venezia-2022-titolo-temi-cecilia-alemani" target="_blank"> </a>‒ in omaggio all'omonimo libro per bambini realizzato dalla surrealista <a href="https://arte.sky.it/foto/casa-museo-leonora-carrington-messico" target="_blank">Leonora Carrington</a> ‒, l'edizione 2022 della Biennale Arte di Venezia, slittata a causa dell'emergenza pandemica, affonda le radici nei temi più caldi del tempo presente. Il corpo e le sue metamorfosi, il legame sempre più complesso fra essere umano e tecnologia e quello altrettanto sfaccettato fra corpo e terra emergeranno dalle opere dei 213 artisti e artiste – con una netta quota femminile e di persone non binarie ‒ inclusi nella Mostra internazionale che, come di consueto, si svilupperà tra il Padiglione Centrale dei Giardini e l'Arsenale.<h2>I TEMI DELLA BIENNALE CURATA DA CECILIA ALEMANI</h2> A rendere il percorso ancora più suggestivo contribuisce la scelta curatoriale di innescare un dialogo tra le generazioni di artisti contemporanei e quelle dei loro predecessori, nel solco di una ricerca che intende scardinare la visione antropocentrica rinascimentale e i dualismi di cui è portatrice, suggerendo invece un approccio più ibrido verso la definizione di nuove identità. L'esposizione principale accoglierà quindi cinque piccole mostre tematiche, definite da Alemani come "capsule del tempo", animate da una serie di opere storiche ‒ firmate da personalità del calibro di Carol Rama, <a href="https://arte.sky.it/news/leonor-fini-mostra-surrealismo-trieste" target="_blank">Leonor Fini</a> e della stessa<a href="https://arte.sky.it/foto/tarocchi-leonora-carrington-surrealismo" target="_blank"> Leonora Carrington </a>‒ che si interfacceranno con quelle degli autori contemporanei. Il risultato sarà un racconto "trans-storico", nel quale troveranno spazio anche “controstorie e storie di esclusione”.<h2>GLI ARTISTI IN MOSTRA ALLA BIENNALE DI VENEZIA</h2> A rendere vivo e pulsante il percorso espositivo saranno ben 1433 opere e oggetti, 80 dei quali saranno nuove produzioni. Sono 58 le nazioni da cui provengono gli artisti e le artiste, 180 dei quali non hanno mai partecipato alla Mostra internazionale, mentre le presenze italiane sono 26. Sono cinque, inoltre, i Paesi che debutteranno alla Biennale Arte: Repubblica del Camerun, Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda, mentre Repubblica del Kazakhstan, Repubblica del Kirghizistan e Repubblica dell’Uzbekistan presenteranno per la prima volta il loro padiglione. Ora non resta che attendere tutti i dettagli del Padiglione Italia curato da Eugenio Viola e dedicato all'opera di <a href="https://arte.sky.it/news/gian-maria-tosatti-padiglione-italia-biennale-venezia" target="_blank">Gian Maria Tosatti </a>e prepararsi a varcare le soglie di una Biennale che si preannuncia intensa. [Immagine in apertura: Jane Graverol, L’École de la Vanité, 1967. Photo Renaud Schrobiltgen. Collection Anne Boschmans. Courtesy Schirn Kunsthalle Frankfurt. © SIAE]

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