La mostra che celebra il design firmato Zaha Hadid

<p>Inaugurato nel 2012 e con un'estensione di oltre 4mila metri quadrati, l'Eli and Edythe Broad Art Museum di East Lansing, in Michigan, è una delle strutture museali progettate dall'architetta <a href="https://arte.sky.it/news/centro-sportivo-hangzhou-cina-zaha-hadid-architects" target="_blank">Zaha Hadid</a> nell'arco della sua carriera, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/morta-zaha-hadid-archistar-inglese-pritzker-prize" target="_blank">prematuramente interrotta nel 2016</a>. Con un focus sull'arte del nostro tempo e una collezione permanente che supera le 10mila opere, il museo rappresenta uno dei fiori all'occhiello della Michigan State University; con la sua programmazione diversificata, promuove i valori di qualità e inclusione distintivi dell'ateneo statunitense. In concomitanza con il primo decennale dell'apertura, il museo ospita la mostra <em>Zaha Hadid Design: Untold</em>, in corso fino al 12 febbraio 2023.</p><h2>LE OPERE DI DESIGN DI ZAHA HADID IN MOSTRA NEGLI USA </h2> <p>Curata con lo studio della celebre progettista, la rassegna è la più grande e completa fin qui organizzata nel Nord America sulla sua produzione nel design, nonché uno dei maggiori omaggi, a livello espositivo, tributati alla sua memoria. Un "primato" che non dovrebbe sorprendere, dato che negli ultimi anni il MSU Broad Art Museum ha riunito una delle più grandi collezioni al mondo dedicate al comparto <a href="https://arte.sky.it/foto/ponte-zaha-hadid-venezia-biennale" target="_blank">Zaha Hadid Design</a>, con il dichiarato obiettivo di divenire un riferimento per lo studio di questo specifico ambito. I principi e i valori che hanno guidato la mano dell'architetta e il suo team nel disegno di oggetti d'uso sono del resto i medesimi che hanno contraddistinto la sua avanguardistica parabola professionale. Addentrarsi in questo universo equivale quindi a cogliere, più da vicino, la carica innovativa e lo slancio sperimentale che furono propri di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/03/zaha-hadid-architettura-libro" target="_blank">Hadid</a>. E, non da ultimo, in questo caso i visitatori della mostra si muovono all'interno di una struttura anch'essa firmata dalla medesima autrice, sperimentando una sorta di "doppia immersione".</p><h2>MOBILI, GIOIELLI E PROTOTIPI DI ZAHA HADID DESIGN</h2> <p>"<em>Questa mostra svela il viaggio che Zaha Hadid ha fatto con il Design Studio: la ricerca, il processo di progettazione e la sua metodologia</em>", ha affermato Woody Yao, co-direttore di <a href="https://arte.sky.it/news/centro-sportivo-hangzhou-cina-zaha-hadid-architects" target="_blank">Zaha Hadid Design</a>. Per farlo, prosegue, l'esposizione non solo riunisce "<em>fenomenali opere d'arte e design, ma introduce anche l'impatto della sua eredità attraverso i progetti attuali, le collaborazioni e la nostra continua evoluzione".</em> Il risultato è un'esplorazione di oltre 40 anni di attività, dalla quale emergono la pluralità di ambiti in cui questa divisione dello studio opera, gli scambi con designer di fama mondiale, e una panoramica che dai primi dipinti dell'architetta passa per mobili, lampade, auto elettriche, gioielli e capi d'abbigliamento fino ad arrivare alle più recenti esperienze in realtà virtuale.  [Immagine in apertura: <em>Zaha Hadid Design: Untold</em> installation view at the Eli and Edythe Broad Art Museum at Michigan State University, 2022. Photo: Dustin Forest. Courtesy MSU Broad Art Museum]</p>

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Il "divino" Guido Reni incanta Francoforte

<p>Fu avventurosa e intrigante la vita di <a href="https://arte.sky.it/news/pittura-guido-reni-programmi-tv-3-novembre" target="_blank">Guido Reni</a>, pittore tra i più rappresentativi del suo tempo. Allo stesso modo, il suo stile e la sua poetica furono da esempio per tutto il corso del Seicento e del Settecento, ispirando generazioni di artisti incantati dal rigore e dalla perfezione espressi nei suoi dipinti. Perché, dunque, nonostante la fama che garantì all'artista l'appellativo di “divino”, il nome di Guido Reni è stato a lungo dimenticato, passando in secondo piano rispetto a quelli di contemporanei come <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-21-febbraio-caravaggio" target="_blank">Caravaggio</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-4-luglio-carracci-pittura" target="_blank">Ludovico Carracci</a>?  </p>
<p><h2>RISCOPRIRE GUIDO RENI</h2> <p>Le risposte a queste domande, ma soprattutto le ragioni per conferire nuovamente al pittore un posto di prim'ordine tra gli autori del Seicento italiano, sono alla base della rassegna espositiva in programma a partire dal prossimo 23 novembre in Germania. Per la precisione allo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/02/tiziano-e-il-rinascimento-veneto-allo-stadel-museum-di-francoforte" target="_blank">Städel Museum di Francoforte</a>, dove oltre 130 opere tra dipinti, disegni, stampe e bozzetti saranno presto allestite con l'intento di gettare nuova luce sulla produzione dell'artista bolognese.</p> <p>Il titolo della rassegna (che sarà aperta al pubblico fino al prossimo 5 marzo) è <em>The Divine</em> – “il divino”, appunto –, a sottolineare la popolarità dell'artista nel suo tempo, ma anche la costante tensione religiosa che ne guidò la produzione.  </p>
<p><h2>LA MOSTRA ALLO STÄDEL MUSEUM</h2> <p>Facendo ricorso a un uso magistrale del colore, e a un rigore formale unico nel suo genere, Guido Reni rivolse la sua attenzione sempre alle vite dei santi e agli episodi biblici tramandati dalla tradizione. Opere come l'<em>Assunzione di Maria</em> (realizzata nel 1635 circa e  conservata nel Musée des Beaux-Arts di Lione) e il recentemente restaurato <em>Cristo alla colonna</em> sono solo alcuni degli esempi scelti dal curatore Bastian Eclercy per la loro capacità di sintesi poetica e formale.</p> <p>Considerata una delle più ampie e approfondite retrospettive mai realizzate sull'artista, e prodotta in collaborazione con il <a href="https://arte.sky.it/news/cosmo-madrid-prado" target="_blank">Museo del Prado di Madrid</a>, la mostra presenta, oltre ai lavori citati – provenienti dall'archivio dell'istituzione ospite – anche numerosi capolavori presi in prestito da sessanta collezioni private e musei internazionali quali <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-antonio-canova-pinacoteca-bologna" target="_blank">Pinacoteca Nazionale di Bologna</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-13-gennaio-uffizi" target="_blank">Gallerie degli Uffizi di Firenze</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-medioevo-getty-museum-los-angeles" target="_blank">J. Paul Getty Museum di Los Angeles</a> e <a href="https://arte.sky.it/foto/museo-metropolitan-new-york-videogioco" target="_blank">Metropolitan Museum of Art di New York</a>. Una straordinaria opportunità per riscoprire la produzione del grande artista , e soprattutto estenderla a un pubblico più vasto e non necessariamente specializzato.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Guido Reni (1575–1642), <em>Hippomenes and Atalanta</em>, around 1615-18. Oil on canvas, 206 x 297 cm. Museo Nacional del Prado, Madrid. Photo: Museo Nacional del Prado, Madrid]</p>

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