In Toscana otto nuove mostre nel segno degli Uffizi

Sono Arezzo, Anghiari, Reggello, San Giovanni Valdarno, San Casciano, San Piero a Sieve, Montespertoli e Poppi i comuni toscani che si apprestano a ospitare la seconda edizione di Terre degli Uffizi. Anche nel 2022 si rinnova il progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana che ha debuttato, con successo, nel 2021. Alla base dell'iniziativa, promossa da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze nell'ambito dei rispettivi progetti <a href="https://arte.sky.it/news/uffizi-diffusi-toscana-progetto-eike-schmidt" target="_blank">Uffizi Diffusi </a>e Piccoli Grandi Musei, c'è la volontà di incoraggiare la scoperta di destinazioni toscane meno frequentate e dei loro siti di interesse storico-artistico. Le mostre organizzate lo scorso anno, in occasione dell'esordio del programma, hanno fatto registrare un aumento medio del 16% dei visitatori nei musei coinvolti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad attrarre il pubblico sono state proprio le mostre temporanee di Terre degli Uffizi, come dichiarato dall'83% degli intervistati. Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, ha inoltre sottolineato che questo processo "attira l’attenzione su opere interessantissime ma meno note delle Gallerie degli Uffizi", contribuendo a "stimolare nuove ricerche in ambito locale e centrale e soprattutto a creare una coscienza civica negli abitanti". <h2>ANCHE MASACCIO E BEATO ANGELICO IN MOSTRA IN TOSCANA </h2> Quest'anno ad aprire il ciclo espositivo è la mostra <a href="https://arte.sky.it/video/grandi-maestri-masaccio-703088" target="_blank">Masaccio </a>e i Maestri del Rinascimento a confronto per celebrare 600 anni del Trittico di San Giovenale, al via il 23 aprile al Museo Masaccio d’Arte Sacra di Cascia, a Reggello. La rassegna dedicata al celebre pittore si svolge in concomitanza con il sesto centenario dell’esecuzione del Trittico di San Giovenale e sonda i legami fra l'artista e i suoi contemporanei. Due le aperture previste a maggio: a partire dal 14 del prossimo mese, nel Museo d’Arte Sacra di Montespertoli si potrà visitare La predella degli Uffizi salvata al castello di Montegufoni, incentrata su un'opera del XV secolo che durante la Seconda Guerra Mondiale venne messa in salvo nello storico maniero insieme alla Primavera di <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-dipinto-botticelli" target="_blank">Botticelli</a>. Dal 21 del medesimo mese, il Museo della Battaglia e di Anghiari accoglierà Il Papa Guerriero. Giuliano della Rovere e gli uomini d’arme di Anghiari.<h2>AREZZO RENDE OMAGGIO AD ANTONIO CANOVA</h2> A duecento anni dalla morte di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-antonio-canova-mart-rovereto" target="_blank">Antonio Canova</a>, scomparso a Venezia nel 1822, la Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo gli tributa un omaggio con la mostra Pietro Benvenuti nell’età di Canova. Dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private, in apertura il 17 giugno. Estate nel segno di Un capolavoro del Rinascimento dalla Francia a Bosco ai Frati: il trittico di Nicolas Froment. Terre degli Uffizi in Mugello a San Piero a Sieve: tornerà nel Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati, solo dal 1° giugno al 6 novembre, un'opera conservata per secoli nella sua chiesa, poi trasferita nelle gallerie fiorentine. Riflettori puntati sul tema della natalità al Castello Conti Guidi di Poppi, dove è in programma, dall'8 luglio al 1 °novembre, Nel segno della vita. Donne e madonne al tempo dell’attesa. A San Giovanni Valdarno, il Museo delle Terre Nuove e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie ospiteranno Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura, prevista dal 17 settembre al 15 gennaio 2023. Focus dell'esposizione, che unisce due protagonisti della pittura rinascimentale, è il ricorrente soggetto della Madonna con il Bambino. Concluderà il ciclo la mostra dedicata al pittore seicentesco Jacopo Vignali, allestita al Museo Giuliano Ghelli di San Casciano dal 2 ottobre all’8 gennaio 2023. 

[Immagine in apertura: Arezzo. Photo by Alexander Henke on Unsplash]

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Riapre la suggestiva Villa Museo di Giacomo Puccini a Torre del Lago

Dopo il primo ciclo di lavori di restauro, la Villa Museo Giacomo Puccini di Torre del Lago (Viareggio), in provincia di Lucca, è di nuovo pronta ad accogliere i visitatori per la stagione estiva. L’intervento di risanamento dello storico immobile abitato dal <a href="https://arte.sky.it/news/donne-puccini-lucca-street-art">compositore toscano</a> per oltre vent’anni – iniziato nell’estate del 2021 e che già aveva portato alla luce un orientaleggiante <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-villa-museo-puccini-decorazioni">ciclo decorativo a tempera</a> – ha interessato essenzialmente gli antichi pavimenti seminati alla veneziana, i tessuti parietali e i serramenti. <h2>I LAVORI DI RESTAURO DELLA VILLA MUSEO DI PUCCINI</h2> La villa, edificata nel XIX secolo su una preesistente torre di guardia costruita direttamente nel lago, presentava problemi legati a infiltrazioni di umidità riscontrabili, in particolar modo, nelle aree perimetrali delle preziose pavimentazioni a mosaico. Una questione già nota al Maestro e alla sua famiglia: le cronache raccontano che Puccini acquistò la porzione di un terreno dai Ginori, impiegato come giardino, nel tentativo di risolverla in via definitiva. L’intervento messo ora in atto è consistito in una pulitura generalizzata delle superfici, nella rimozione delle efflorescenze saline completata da trattamenti contro le muffe e, infine, nella levigatura totale, con annessa stesura conservativa di uno strato protettivo a base di cera microcristallina. Gli oltre 30 mq di tessuti parietali – in velluto e seta beige – che rivestivano le pareti del famoso studio di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/mostra-turandot-puccini-prato" target="_blank">Puccini</a>, ridotti in pessimo stato a causa del fumo del caminetto interno alla stanza e di quello del sigaro che il Maestro era solito fumare, sono stati invece riportati al vecchio splendore da Concita Vadalà, esperta nella conservazione di antichi manufatti tessili. 
 <h2>TORNA A SPLENDERE LA DIMORA DI GIACOMO PUCCINI</h2> Anche gli infissi della villa risultano ora completamente restaurati; le persiane si presentano, di nuovo, nel loro originario e distintivo squillante colore verde. “Siamo veramente orgogliosi del lavoro fatto in questi anni”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Giovanni Godi. “Dalla costituzione della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, abbiamo tenuto fede a tutti gli impegni presi. In meno di due anni abbiamo restaurato l’edificio adiacente la casa museo, dando vita agli uffici, all’archivio e al bellissimo auditorium, inaugurato lo scorso anno e doverosamente intitolato alla nipote del Maestro. Ed ora abbiamo chiuso questo primo ciclo di restauri, voluto già a suo tempo da Simonetta Puccini e, finalmente, realizzato grazie al suo lascito e secondo le sue direttive", ha aggiunto Godi. A partire dal mese in corso, la Villa, nella sua rinnovata veste, può di nuovo svelare a tutti i suoi affascinanti ambienti e i suoi tesori. [Immagine in apertura: Villa Museo Giacomo Puccini a Torre del Lago. Crediti Mky-Media di Michele Cordoni]

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