Il Museo Nazionale Romano apre le porte dei suoi depositi

Quando venne aperto, nel 1889, il <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografia-roma-palazzo-altemps" target="_blank">Museo Nazionale Romano </a>aveva sede unica nelle <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ai-weiwei-terme-diocleziano-roma" target="_blank">Terme di Diocleziano</a>, un edificio di epoca imperiale il cui frigidarium venne trasformato da Michelangelo nell'attuale Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Tuttavia fu presto chiaro che le aule del complesso non erano funzionali all'esposizione di tutti i reperti delle collezioni. Con l'apertura delle altre sedi del Museo Nazionale Romano ‒ Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi ‒ la situazione è decisamente migliorata, ma molti capolavori restano tuttora confinati nei depositi. Per valorizzarli, Stéphane Verger, il direttore dell'istituzione museale romana, ha avuto un'idea semplice e brillante: aprire alle visite i depositi, organizzando mostre tematiche incentrate su alcuni pezzi forti solitamente non esposti. “Il Museo Nazionale Romano conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente”, afferma Verger. “È nostro dovere far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. Grazie al programma 'Urbs, dalla città alla campagna romana' finanziato dal Programma Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, il Museo Nazionale Romano sarà in grado nei prossimi anni di aprire nuovi spazi espositivi che permetteranno di ampliare il percorso museale”.
<h2>LA MOSTRA SU ULISSE</h2> L'iniziativa prende il nome di Depositi (ri)scoperti e permetterà di rendere visibile a rotazione una grande quantità di sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, vetro e bronzo precedentemente non esposti nel percorso di visita ufficiale. La prima mostra tematica, aperta dall'8 dicembre 2022 all'8 gennaio 2023, sarà incentrata sulla figura di Ulisse, simbolo di una sete inesauribile di conoscenza e testimonial ideale per il lungo viaggio alla scoperta dei depositi del museo. In seguito, dal 14 gennaio al 19 febbraio 2023, la seconda esposizione avrà come titolo Gli altri: utilizzando i reperti presenti nel deposito del Museo Nazionale Romano, si approfondiranno i rapporti di curiosità e diffidenza che sussistevano tra i romani e le altre culture.
<h2>UNO SCRIGNO DI TESORI A ROMA</h2> Il grande mosaico di Ulisse e le Sirene del II secolo d.C. è la prima opera in mostra, ma grande risalto è dato alla scultura: si prosegue infatti con una bella Testa di Ulisse in marmo greco, in cui il re di Itaca è raffigurato con fattezze mature, una fitta capigliatura e una folta barba. Sulla testa, l'immancabile pileus, un berretto utilizzato nella statuaria antica per contraddistinguere l'eroe. L'amata sposa Penelope è presente con una testa in marmo del II secolo d.C., mentre la maga Circe ammalia ancora a secoli di distanza in uno stupendo ritratto in marmo greco ritrovato nel 1928 sul promontorio del Circeo. La mostra presenta al pubblico anche un busto rinvenuto nella periferia romana, identificabile come Atena, la dea protettrice di Odisseo. Un sarcofago della seconda metà del II secolo proveniente da Isola Sacra che raffigura Achille tra le figlie di Nicomede ci permette di comprendere appieno la forza espressiva dei rilievi di epoca greco-romana, mentre commovente è l'urna con la contesa per le armi di Achille da Ostia antica: venne dedicata alla schiava Egrilia Felicitas dal suo compagno di schiavitù Carpophorus. Aveva soli ventotto anni quando morì. [Immagine in apertura: Sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede. Marmo bianco a grana fine. Dall’Isola Sacra, Terme di Diocleziano, depositi (Aula V), inv. 115173. Seconda metà del II secolo d.C. Photo Hartwig Koppermann]

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A Brescia il 2023 è all'insegna della grande arte

Sono tante le novità che la città di Brescia ha in serbo per gli appassionati d'arte: il 2023 per la Leonessa d'Italia si preannuncia ricchissimo di appuntamenti imperdibili. Una delle più interessanti novità in vista dell'inizio delle celebrazioni come <a href="https://arte.sky.it/news/bergamo-brescia-capitale-cultura-programma" target="_blank">Capitale italiana della Cultura </a>sarà il rinnovamento del percorso espositivo del Museo di Santa Giulia per i 25 anni dall'apertura. Il fiore all'occhiello del sistema museale della città lombarda sarà profondamente rinnovato nel suo percorso espositivo con l'introduzione della nuova sezione dell’ Età romana, e verrà improntato ai più innovativi standard di accessibilità. Il museo inoltre sarà anche arricchito da tre installazioni digitali multimediali che utilizzeranno tecniche di narrazione innovative e coinvolgenti. L'altro grande progetto è la realizzazione del Corridoio Unesco, il nuovo spazio pubblico che costituirà un grande percorso immersivo per unire i due siti bresciani parte del sito Unesco I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.): attraverso una comoda passeggiata si potrà spaziare dal Capitolium al Museo di Santa Giulia. Un altro grande appuntamento sarà il riallestimento del Museo del Risorgimento - Leonessa d'Italia presso il castello di Brescia, che riaprirà alle visite dopo quasi un decennio di chiusura. Anche in questo caso il progetto museale è stato completamente rivisto e rinnovato: ospiterà un centinaio di testimonianze diverse, compresi dipinti, armi, medaglie e documenti, utili a narrare il grande impegno profuso da Brescia per l'Unità d'Italia.

<h2>LA MOSTRA SU GIACOMO CERUTI</h2>
Dal 14 febbraio al 28 maggio la mostra al Museo di Santa Giulia sarà dedicata a una delle figure chiave del Settecento italiano: il Pitocchetto, al secolo Giacomo Ceruti. L'esposizione Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento sarà un'occasione per riscoprirne la modernità. Nella stessa sede e nello stesso periodo, sarà visitabile anche la mostra Immaginario Ceruti. Le stampe nella bottega del pittore. Sempre per il Palinsesto Ceruti la <a href="https://arte.sky.it/foto/mostra-dante-napoleone-brescia" target="_blank">Pinacoteca Tosio Martinengo </a>ospiterà dal 14 febbraio al 10 novembre LaChapelle per Ceruti, che presenterà un'opera inedita del <a href="https://arte.sky.it/foto/fotografia-lachapelle-mostra-libro" target="_blank">fotografo </a>realizzata per la città di Brescia.

<h2>FOTOGRAFIA E ARTE CONTEMPORANEA A BRESCIA</h2>
Dal 24 marzo al 23 luglio il mondo dell'alpinismo sarà protagonista dell'esposizione fotografica Vittorio Sella, Martin Chambi, Ansel Adams, Axel Hütte. Luce della Montagna, organizzata presso il Museo di Santa Giulia nell’ambito della VI edizione del Brescia Photo Festival. Dal 19 maggio 2023 al 7 gennaio 2024, invece, Davide Rivalta, maestro dell'arte contemporanea, proporrà una passeggiata tra surreali sculture di animali nei giardini del castello. Dal 9 giugno 2023 al 7 gennaio 2024 l'artista digitale <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fabrizio-plessi-venezia-digitale" target="_blank">Fabrizio Plessi </a>sarà protagonista al Museo di Santa Giulia e presso Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, mentre imperdibile sarà la mostra Cinema Mattotti (14 luglio-29 ottobre) sempre al Museo di Santa Giulia, intitolata al grande illustratore bresciano <a href="https://arte.sky.it/news/libro-illustrazione-lorenzo-mattotti" target="_blank">Lorenzo Mattotti</a>. Anche l'autunno si preannuncia foriero di mostre da segnare in agenda: Brescia Cinquecento. Lo spirito della città, organizzata al Museo di Santa Giulia dal 29 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, sarà dedicata al mondo delle arti visive e decorative della Leonessa d'Italia nel XVI secolo. [Immagine in apertura: Axel Hütte, Pietra Grande, 2022]

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