Il Museo del Novecento di Milano è sempre più futurista

“Il Museo del Novecento continua a ‘salire’, come la Milano della celebre tela di Boccioni”. Con queste parole l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha voluto salutare la recente acquisizione da parte dell'istituzione meneghina di un importante corpus di opere del <a href="https://arte.sky.it/news/aeropittura-futurismo-mostra-labirinto-della-masone" target="_blank">Futurismo</a>, il movimento artistico tutto italiano nato all’inizio del XX secolo. Si tratta di ventisei lavori realizzati da artisti del secolo scorso, collezionati nel corso degli anni da Gianni Mattioli – uomo d’affari, mecenate e amico di Fedele Azari e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/10/mostra-futurismo-fortunato-depero-modena" target="_blank">Fortunato Depero</a> – e ora fruibili all'interno di un allestimento che ne valorizza la qualità e il valore storico. 
<h2>I CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE MATTIOLI</h2> Donata in comodato di lungo temine a favore del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/kit-digitale-call-bambini-museo-novecento-milano" target="_blank">Museo del Novecento</a>, la Collezione Gianni Mattioli è uno dei nuclei di opere d'arte più ambiti e rappresentativi per quanto concerne il movimento teorizzato da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/editoria-marinetti-tattilismo" target="_blank">Filippo Tommaso Marinetti</a> (il poeta che nel 1909 pubblicò il celebre Manifesto simbolo della corrente). Dinamismo e velocità sono certamente le parole chiave per decifrare ognuno dei lavori, presentati nella Galleria del Futurismo del museo con un allestimento organico e pensato per mettere in relazione le nuove opere con la collezione permanente del museo. 
<h2>GLI ARTISTI DEL FUTURISMO</h2> A dare il via al rinnovato itinerario di visita è la celebre scultura Forme Uniche della Continuità nello Spazio di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-dipinti-inediti-umberto-boccioni" target="_blank">Umberto Boccioni</a>, che accoglie il visitatore nella prima sala, confrontandosi con due capolavori dello stesso artista: Dinamismo di un ciclista e Dinamismo di un corpo umano. È invece un dialogo profondo quello che nasce dall'accostamento di due ritratti eseguiti da <a href="https://arte.sky.it/news/dipinto-modigliani-scoperta-israele" target="_blank">Amedeo Modigliani</a>: quello del mercante d’arte Paul Guillaume e quello dell’amico pittore Franck Haviland. Il percorso continua con uno splendido trittico metafisico composto dalle opere di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/mostra-mario-sironi-illustrazione-villa-torlonia-roma-storia-fascismo" target="_blank">Mario Sironi</a> Composizione con elica e Il cavallo bianco della Collezione Mattioli, e Ballerina della Collezione Jucker. Una sala monografica è infine dedicata alla pittura di <a href="https://arte.sky.it/news/libro-giorgio-morandi" target="_blank">Giorgio Morandi</a>, artista del cuore di Gianni Mattioli, qui protagonista con ben sei tele. Altre importanti opere comprendono esemplari unici di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/10/al-palazzo-reale-di-milano-e-protagonista-carlo-carra" target="_blank">Carlo Carrà</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/gino-severini-sale-museo-maec-cortona" target="_blank">Gino Severini</a> e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/apertura-giacomo-balla-casa-futurista-roma" target="_blank">Giacomo Balla</a>. 
<h2>IL “NUOVO” MUSEO DEL NOVECENTO</h2> Il rinnovamento delle sale espositive, e la recente acquisizione del corpo di opere, rientrano nel percorso di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/architettura-milano-concorso-museo-novecento" target="_blank">ammodernamento ed espansione dell'edificio del Museo del Novecento</a>, prossimo al raddoppiamento degli spazi in vista dell'apertura del Secondo Arengario (con tanto di passerella sospesa su Piazza Duomo). L'acquisizione della Collezione Mattioli fa del museo il più importante punto di riferimento per gli amanti e gli studiosi del Futurismo su scala mondiale. 
[Immagine in apertura: Galleria del Futurismo. Photo Margherita Gnaccolini]

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

Il libro per i più giovani che dice no agli stereotipi di genere

“Esiste una sensazione precisa che chi porta gli occhiali conosce bene: è quella che si prova quando, inforcandoli, tutto ciò che prima era opaco e fuori fuoco, appare nitido e definito. Come se, nei pochi secondi necessari per poggiare gli occhiali sul naso, una mano invisibile, armata di detersivi e spugnette, avesse dato una bella lustrata. Visto che entrambe, Carolina e Mariella, portiamo gli occhiali da vista, abbiamo ben presente la sensazione appena descritta. E forse è proprio per questo motivo che ci è venuta in mente cercando un’immagine per raccontarti cosa significa per noi vedere il mondo attraverso le lenti del femminismo”. Si apre con questa analogia il nuovo libro edito da <a href="https://arte.sky.it/news/libro-film-ragazzi-cinema" target="_blank">Mondadori Ragazzi</a>: un manuale per i più giovani che affronta il tema delle discriminazioni di genere, fornendo gli strumenti per vivere il mondo in maniera più consapevole e rispettosa nei confronti di chi ci sta vicino. 
 <h2>UN LIBRO CONTRO GLI STEREOTIPI</h2> Autrici della pubblicazione sono Carolina Capria e Mariella Martucci, che hanno deciso di unire le forze e accendere i riflettori su uno degli argomenti che maggiormente condizionano la nostra società e le vite di moltissimi ragazzi e ragazze: quello della disparità di genere. Oggi una ragazza gode delle stesse opportunità di un ragazzo? Quanto siamo liberi di dire a quale genere sentiamo di appartenere? I corpi che non corrispondono a determinati modelli sono rappresentati e accettati nella nostra società? Sono queste alcune delle domande alla base della pubblicazione – dal titolo Io dico no agli stereotipi (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). 
<h2>DIECI PAROLE SULLA PARITÀ DI GENERE</h2> Con una scrittura limpida e adatta a lettori tra i dieci e i quattordici anni, il libro si sofferma sui limiti degli stereotipi di genere imposti dalla nostra società: raffigurazioni apparentemente immutabili di cosa dovrebbe essere una persona a seconda del suo sesso biologico. Le riflessioni si spostano poi sulle lotte e sulle conquiste del femminismo, sui canoni di bellezza promossi dai media e su concetti come "catcalling", "grassofobia" e "coming out" (quest'ultimo è spiegato come “la decisione di dichiarare alla propria famiglia, ad amici e amiche, o in generale alla comunità, il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere”). A dare maggior spessore alle riflessioni delle due scrittrici sono anche i contributi di voci anticonformiste e attuali come <a href="https://arte.sky.it/news/maratona-letteraria-online-contemporanea" target="_blank">Giulia Blasi</a>, Esperance Hakuzwimana, Silvia Semenzin e Sofia Righetti.

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