I protagonisti del No Borders Music Festival 2021

È una kermesse ormai storica il <a href="https://arte.sky.it/news/no-borders-music-festival" target="_blank">No Borders Music Festival</a>, arrivato nel 2021 al suo 26esimo appuntamento annuale nel segno della musica, della sostenibilità ambientale e dell’inclusività. 
Lo speciale in onda su Sky Arte martedì 14 giugno ripercorre i momenti chiave di quella edizione, che ha focalizzato lo sguardo sull’idea che la musica – soprattutto in un momento storico complesso come quello attuale – sia un linguaggio capace di superare limiti e confini non solo geografici.
Immersi nella natura incontaminata del territorio di Tarvisio, e attraverso la voce degli artisti, scopriremo la filosofia alla base del festival e la sua voglia di rinnovarsi anno dopo anno, restando fedele al pubblico che invade pacificamente le montagne per assistere a esibizioni indimenticabili, come quelle che nel 2021 hanno visto protagonisti, fra gli altri, Elisa, Vasco Brondi, Colapesce Dimartino, Manu Chao e Gianna Nannini.

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Un nuovo viaggio alla scoperta di una civiltà antica che non smette di affascinare ci attende durante gli episodi di Mille e una notte in <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-25-aprile-egitto" target="_blank">Egitto</a><a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-25-aprile-egitto" target="_blank"> </a>in onda su Sky Arte lunedì 13 giugno.
Dopo le incursioni nei territori dell’<a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-16-maggio-egitto-artigianato" target="_blank">artigianato</a>, delle tradizioni culinarie e della sfera rituale, la puntata dal titolo Maledizioni e bugie si concentra sulla componente superstiziosa che accompagna le storie sull’antico Egitto. A partire dalla maledizione di Tutankhamon, sono molte le credenze incluse nella cultura popolare egiziana. Ma quanto c’è di vero?
L’episodio successivo, intitolato Alba di un impero, svela invece alcune delle peculiarità di uno dei simboli per antonomasia della cultura e della storia architettonica egiziana. Zahi Hawass ci racconta come le piramidi siano state il primo progetto nazionale dell’Egitto e di come servissero a creare coesione tra le diverse tribù attorno alla figura del faraone. Un’icona capace di suscitare curiosità a tutte le latitudini e di mantenere ancora intatto l’alone di mistero che la avvolge.

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