Un tour virtuale per conoscere la storia di Notre-Dame

<p>Era il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/notre-dame-in-fiamme-incendio-divampa-sui-tetti-della-cattedrale-di-parigi">15 aprile 2019</a> quando nel tardo pomeriggio le immagini di un incendio divampato sul tetto della cattedrale di Notre-Dame di Parigi fecero il giro del mondo. La Francia corse subito ai ripari mettendo in sicurezza il sito e dando il via alla lunga fase di <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-cattedrale-notre-dame-parigi">restauro,</a> il cui termine è previsto per la primavera del 2024, in concomitanza con l’apertura delle Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi. Per ingannare l’attesa di quanti desiderano tornare a varcare la soglia della cattedrale parigina, <em>Éternelle Notre-Dame</em>, il tour virtuale in 3D lanciato pochi giorni fa, dà la possibilità di intraprendere un viaggio attraverso i vari capitoli della storia dell’edificio, dagli albori del XIII secolo ai nostri giorni. </p> <h2>LA STORIA DI NOTRE-DAME IN REALTÀ AUMENTATA </h2> <p>Ospitato inizialmente presso l’Espace Grande Arche alla Défense – e nei mesi a venire presso La Conciergerie e nel piazzale antistante Notre-Dame ‒, il tour immersivo consente a cinquanta utenti per volta, muniti di casco e strumenti per la realtà virtuale, di farsi largo tra 850 anni di storia, alla scoperta delle curiosità e dei personaggi che hanno reso la cattedrale un simbolo indiscusso della Francia. </p><h2>IL RESTAURO DI NOTRE-DAME</h2> <p>Il progetto, frutto di due anni di lavoro, è stato sviluppato grazie a un team di venticinque esperti e contribuisce alle operazioni di recupero dell’edificio: il 30% delle vendite dei biglietti è infatti devoluto all’ente che si occupa dei restauri e alla Fondation Notre-Dame per il finanziamento degli allestimenti interni.</p> <p>[Immagine in apertura: Photo by Tayla Bundschuh on Unsplash]</p>

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Presto anche la Luna avrà il suo "museo"

<p>Creare un avamposto dell'arte del nostro pianeta sulla Luna, portando sulla superficie del satellite un piccolo compendio di quanto avviene sulla Terra in ambito artistico. Sono queste le premesse del nuovo progetto intrapreso dalla <a href="http://www.moongallery.eu/" target="_blank">Moon Gallery Foundation</a>, la nuovissima fondazione ideata dall'Università di Leida (nei Paesi Bassi) e l'Agenzia Spaziale Europea, che insieme hanno deciso di creare un vero e proprio museo interstellare.    </p>
<p>L'obiettivo dell'iniziativa è, appunto, realizzare il primo centro artistico sul corpo celeste, installando sul suolo della Luna un museo in miniatura dedicato ad alcuni degli artisti più rappresentativi (secondo gli enti organizzatori) dell'arte contemporanea “terrestre”.  </p>
<p><h2>UN MUSEO IN MINIATURA</h2> <p>Sono sessantaquattro le opere raccolte all'interno del manunfatto, ognuna delle quali grande non più di un centimetro. Collocati all'interno di una lastra quadrata di otto centimetri per lato, i lavori spiccano per varietà di forma e significato. </p> <p>C'è, ad esempio, chi ha deciso di inviare nello spazio un omaggio a una personalità eminente della cultura mondiale (come nel caso dell'italiano Renzo Pasquale, che ha realizzato un minuscolo cubo d'oro dedicato a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/fumetto-galileo-galilei-biografia" target="_blank">Galileo Galilei</a>, e del francese Benjamin Pothier, che spedirà sulla Luna una goccia del famoso blu di <a href="https://arte.sky.it/news/una-vernice-ricrea-il-colore-blu-di-yves-klein" target="_blank">Yves Klein</a>), e chi invece ha optato per un approccio più scientifico (come il ricercatore e artista tedesco Daniel Michalik, che ha deciso di mandare in orbita un campione dell'aria “più pura della Terra”, raccolta in Antartide).  </p>
<p><h2>DALLA TERRA ALLA LUNA</h2> <p>A guardare la lista degli artisti voluti dalla Moon Gallery Foundation si intuisce la volontà di dare al progetto un taglio il più possibile eterogeneo, anche per quanto riguarda la provenienza geografica delle personalità coinvolte. Ci sono infatti autori da tutto il mondo: dal Vietnam al Giappone, dagli Stati Uniti alla Francia, passando anche per l'Italia.  </p>
<p>Il piccolo museo dovrebbe partire dalla Stazione Spaziale Internazionale il prossimo febbraio, a bordo del veicolo Cygnus NG-17. Stando alle prime informazioni diffuse dagli enti promotori, si tratterà tuttavia solo della prima di una serie di operazioni artistiche interstellari. Per il 2025 è infatti previsto il lancio di un secondo mini-museo, con un ampliamento dei partecipanti e dunque delle opere presentate (che in quell'occasione saliranno a cento).   </p>
<p>[Immagine in apertura: photo by Nicolas Thomas on Unsplash]</p> 

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