È in Lombardia il ponte tibetano più lungo del mondo

<p>È stato inaugurato a Dossena, in provincia di Bergamo, il <a href="https://www.visitdossena.it/cosa-fare-e-vedere/ponte-tibetano-dossena-val-brembana/" target="_blank">ponte tibetano</a> più lungo al mondo. Con i suoi 505 metri di lunghezza, un’altezza massima raggiunta dal suolo di 102 metri e la struttura a campata unica con 1200 pedate discontinue, cioè con passaggi intervallati dal vuoto, si tratta, infatti, della struttura di questa tipologia più estesa del globo. A partire dal mese di giugno, il ponte della Val Brembana sarà ufficialmente aperto al pubblico e percorribile, muniti di specifica imbragatura, dai più intrepidi.</p> <h2>IL PONTE DEI RECORD NELLA BERGAMASCA</h2> <p>Il <em>Ponte del Sole</em> – questo il nome della maestosa opera progettata dall’ingegner Francesco Belmondo della Bbe e realizzata con sole sette funi d’acciaio (due per il sostegno delle pedate, due per il corrimano e tre come funi di sicurezza) –, sorvolando una cava di gesso, collega il centro abitato del piccolo paese di Dossena con il Roccolo della Corna Bianca e garantisce una vista panoramica mozzafiato sulle Prealpi Orobiche e sul fondovalle di San Pellegrino. Il tracciato aereo del ponte tibetano rappresenta, idealmente, l’antica Via Mercatorum, andata perduta in seguito alla realizzazione della strada provinciale che collega Dossena al comune di Serina. </p> <h2>L’APERTURA DEL PARCO SPELEOLOGICO DI DOSSENA</h2> <p>Inaugurato insieme al ponte tibetano anche il Parco Speleologico delle miniere di Dossena. Un percorso ad anello lungo circa un chilometro che porta alla scoperta di una delle antiche fonti di ricchezza della valle bergamasca. Dossena vanta, infatti, un passato minerario di tutto rispetto che lo trasformò in uno tra i più importanti centri minerari dell'Impero romano. La riapertura del sito, dopo trentaquattro anni dalla definitiva cessazione delle attività di estrazione mineraria e dopo un lungo lavoro di ripristino e messa in sicurezza, insieme alla novità costituita del ponte dei record, rappresenta, senza dubbio, una grande opportunità di rilancio per il territorio brembano.</p> <p>[Immagine in apertura: Dossena, Ponte Tibetano, 2022]</p>

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L'emergenza climatica spiegata dal fumetto

<p>“<em>Chissà se riuscirà un fumetto laddove hanno fallito grafici e tabelle...</em>”. I dubbi e le speranza di Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico, condensano tutto il senso di questo nuovo fumetto: un libro illustrato che nasce con l'obiettivo di offrire uno sguardo sulla conclamata <a href="https://arte.sky.it/news/arte-cambiamenti-climatici-google-arts-culture" target="_blank">emergenza climatica ed ecologica in corso</a>.    </p>
<p><h2>UN FUMETTO A TEMA ECOLOGISTA</h2> <p>Edito da <a href="https://www.beccogiallo.it/prodotto/il-grande-squilibrio/" target="_blank">BeccoGiallo</a>, il fumetto – dal titolo <em>Il grande squilibrio</em> (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) – è frutto di un lavoro di squadra di esperti. A esso hanno contribuito il Controsservatorio Val Susa, Claudia Ceretto, Max Gavagna, Angelo Tartaglia e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/04/biennale-architettura-litalia-progetta-per-il-bene-comune" target="_blank">TAMassociati</a>: un team di studiosi che hanno deciso di unire le proprie conoscenze per lanciare, ancora una volta, un segnale di allarme. </p> <p>Il monito è infatti implicito in ognuna delle 130 pagine della pubblicazione: non c'è più tempo per le chiacchiere, bisogna agire prima che i processi naturali che ci tengono in vita collassino senza possibilità di rimedio!  </p>
<p><h2>L'EMERGENZA AMBIENTALE RACCONTATA DAL DISEGNO</h2> <p>Scorrendo le varie tavole del volume emergono dati scientifici, riferimenti a eventi reali e recenti, esempi lampanti utili a far comprendere il fenomeno del cambiamento climatico anche al più testardo e al più scettico lettore. Il tutto condito da una sana dose di ironia; un'ironia tuttavia amara, che serve solo a mantenere viva l'attenzione sulla narrazione, senza in alcun modo sminuirne la gravità. D'altronde, l'illusione della crescita infinita, il mito dell'aumento inarrestabile dei consumi, il modello delle grandi opere, l'aumento delle temperature e l'innalzamento degli oceani stanno mettendo a dura prova il nostro Pianeta, e l'unico modo per tentare un ultimo rimedio (ammesso che sia ancora possibile) è prendere con estrema serietà i fenomeni a cui il mondo è sottoposto.  </p>
<p> <h2>LE PAROLE DI ANGELO TARTAGLIA  </h2> <p>“<em>Cose che si possono fare ce ne sono parecchie, a patto di accettare di cambiare anche le regole del gioco. Non è certo facile, ma continuando a ragionare  e comunicare tra noi, aiutandoci e correggendoci a vicenda, poco alla volta le contraddizioni possono essere smascherate e superate</em>”, ricorda Angelo Tartaglia (professore emerito di Fisica presso il Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, e autore della postfazione al volume). “<em>È necessario, certo, usare il linguaggio rigoroso e paludato della scienza, ma anche quello più semplice e domestico e magari anche allegro e leggero, ma non per questo meno profondo, come quello impiegato in questo graphic novel, tanto più che chi meglio coglie la serietà della situazione sono proprio i più giovani</em>”.</p>

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