Il premio che valorizza i giovani architetti italiani

<p>Anno nuovo, "sfide nuove". Anche per gli architetti italiani, che fino al 16 febbraio prossimo potranno partecipare alla seconda edizione del premio CarlottaxARCHITETTURA. Il riconoscimento, promosso da Fondazione e Ordine degli Architetti Provincia di Catania, insieme a CNAPPC, Comune di Catania Assessorato alla Cultura e in partnership con AIL Catania (Associazione Italiana Contro Leucemie Linfomi e Mielomi), intende ricordare la compianta architetta Carlotta Reitano. Già presidente della Fondazione degli Architetti di Catania, dal 2009 al 2013, nell'ambito del suo mandato Reitano promosse numerose azioni a sostegno dei professioni emergenti, operando nell'ottica della "contaminazione" tra università, politica, imprenditoria e mondo del lavoro. </p><h2>LE QUATTRO CATEGORIE DEL PREMIO</h2> <p>Il concorso si concentra sull'architettura contemporanea, con l'obiettivo di far emergere (e supportare economicamente) studi e/o singoli professionisti che, attraverso il loro operato, stanno fornendo le migliori risposte alle urgenze del nostro tempo. Di conseguenza al premio CarlottaxARCHITETTURA possono inviare la propria candidatura singoli architetti o studi di architettura, purché regolarmente iscritti alla sezione A di un Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiano. Si può partecipare con una sola opera per ciascuna delle categoria previste; ogni singola opera può essere candidata in più sezioni, nel rispetto dei requisiti del <a href="https://www.concorsiawn.it/carlottaxarchitettura-2021/home" target="_blank">bando</a>. Quattro le categorie competitive: opere di architettura; opere di restauro o recupero; opere di interni e/o design; progetti di giovani architetti under 35. A valutare tutte le proposte in lizza sarà una giuria di esperti, presieduta dall'architetta Junko Kirimoto, cofondatrice dello <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/emilio-vedova-mostra-milano-palazzo-reale" target="_blank">Studio Alvisi Kirimoto</a>.  </p><h2>I PREMI DI CARLOTTAXARCHITETTURA</h2> <p>Per i vincitori sono previsti premi in denaro, oltre a un un riconoscimento specificamente realizzato per l'occasione. È pari a 3.000 euro il Premio CarlottaxARCHITETTURA, mentre per il Premio CarlottaxARCHITETTURAGA il corrispettivo è di 1.000 euro. Previste, inoltre, la Menzione d'Onore, con il conferimento di 500 euro, e Premio Città di Catania, con l'assegnazione della targa CarlottaxARCHITETTURA. Qualora l'andamento della pandemia dovesse consentirlo, la premiazione dovrebbe tenersi in presenza il 17 marzo 2022, a Catania, nella cornice del Palazzo della Cultura, in Viale Vittorio Emanuele, sede anche della mostra associata all'iniziativa. Infine, fra le opportunità attualmente attive per gli architetti che desiderano far conoscere i propri lavori, si ricorda anche la terza edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/premio-toscana-covid" target="_blank">Premio Architettura Toscana (PAT)</a>, alla quale è possibile partecipare entro l'11 febbraio 2022. </p> <p>[Immagine in apertura: Photo by Sven Mieke on Unsplash]</p>

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<p>“<em>Nel suo periodo blu <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-louvre" target="_blank">Pablo Picasso</a> dipinse dei malinconici Arlecchini, dei Pierrot sognanti, dei personaggi circensi ai quali affidò le paure e i drammi interiori di uomo e di artista. Nelle colorate movenze delle sue maschere non c’è la gioia del carnevale, delle feste mascherate, dei giocosi duetti galanti del palcoscenico, ma qualcosa di più profondo, qualcosa che ci introduce in un meraviglioso quanto enigmatico mondo</em>”. </p> <p>In queste parole introduttive al volume c'è tutta l'essenza di <em>Maschere</em>, la nuova pubblicazione di <a href="https://www.nomosedizioni.it/" target="_blank">Nomos Edizioni</a> dedicata alle immagini e ai personaggi affini alla storia della Commedia dell'Arte. Una storia complessa, sfaccettata, e osservabile secondo una duplice valenza: teatrale e culturale.  </p>
<p><h2>LE FIGURE DELLA COMMEDIA DELL'ARTE</h2> <p>Autrici del catalogo sono Patrizia Albé e Patrizia Foglia. Sondando con ammirevole dedizione gli aspetti passati e i risvolti presenti di questo tema, il mito della maschera viene indagato attraverso una ricca selezione di opere grafiche, poster, incisioni d'epoca e illustrazioni realizzati tra il Seicento – con qualche incursione nella produzione del secondo Cinquecento – e il Novecento. </p>

<p>In questa perlustrazione, immagini d'archivio e approfondimenti critici e storiografici si compensano, intessendo una narrazione dove la maschera viene descritta come elemento vitale, componente imprescindibile della società passata e moderna. Zanni, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/arlecchino-binasco-teatro-argentina-roma" target="_blank">Arlecchino</a>, Pulcinella, Pantalone, Corallina e molti altri “tipi” in maschera fanno capolino dalle pagine del volume, introducendo il lettore in una dimensione nella quale i confini tra “essere” e “apparire” si fanno sottili. Fino a confondersi.  </p>
<p><h2>IL CULTO DELLA MASCHERA</h2> <p>“<em>Le maschere sono divenute l’emblema di un modo di fare teatro e di viverlo, soprattutto nel periodo originario che vide il sorgere della Commedia dell’Arte sulle basi di un teatro all’improvviso fatto da artisti di strada, ciarlatani e commedianti nelle tante fiere popolari</em>”, continuano le autrici nelle prime pagine del libro. </p> <p>“<em>Si sono poi trasformate in 'tipologie standardizzate', spesso legate, come nell’esperienza delle compagnie italiane in Francia, a singole figure di attori dei quali hanno 'assorbito' l’identità. Ma la maschera della Commedia ha via via ispirato l’ironia di caricaturisti, illustratori, pubblicitari: fuori dal contesto teatrale, che per antonomasia resta quello a loro più congeniale, le maschere della Commedia dell’Arte – in particolare Arlecchino, su tutte la più longeva e conosciuta – si ritrovano infatti in ambiti artistici e sociali molto diversi</em>”. Un volume di raro spessore teorico, per conoscere in maniera approfondita il fascino esercitato dalla maschera sulla società nel corso degli ultimi cinque secoli.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Émile-Edmond Ollivier, Costumes de la Comédie Italienne – Costume aus der italienischen Comœdie. Tavola da Alexis-François Artaud de Montor, L’Univers. Histoire e description de tous les peuples. Italie, par M. le Chevalier Artaud, Paris, Firmin Didot Frères Editeurs, 1835. Acquaforte acquerellata a mano. BAS.]</p>

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