Salvator Mundi, la controversa opera di Leonardo

A dodici anni dalla misteriosa riapparizione, il dipinto <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/nuove-rivelazioni-sul-salvator-mundi-di-leonardo" target="_blank">Salvator Mundi</a> continua a far parlare di sé. Attribuita a Leonardo da Vinci, nel corso dei secoli l’opera ha conosciuto alterne vicende, spostamenti e passaggi di proprietà. Ad attirare, come mai prima d’ora, le attenzioni sull’olio su tela che il genio toscano avrebbe realizzato all’inizio del Cinquecento è stato il ritrovamento del 2010.
Salvator Mundi: Il Mistero da Vinci, il documentario che andrà in onda su Sky Arte sabato 9 aprile, si sofferma sulla sua intricata storia per condurre un’indagine in profondità sui segreti dell'arte. Non solo passione per storici, critici, collezionisti ed esperti, l’arte chiama in causa anche altre categorie di valori e significati: dalla brama di potere agli interessi geopolitici ed economici.
Fin dal momento della sua ricomparsa, annunciata con enfasi dalla stampa internazionale, il Salvator Mundi ha alimentato il dibattito nel mondo dell'arte. E, forse, non sarebbe potuto accadere altrimenti, dato anche il record raggiunto in occasione della sua vendita. Nel 2017, infatti, la casa d’aste Christie's ha aggiudicato il dipinto per 450 milioni di dollari. La cifra, corrisposta dal Dipartimento della cultura e del turismo degli Emirati Arabi, ha reso il Salvator Mundi l'opera d'arte più costosa del mondo. 
Diretta da Andreas Koefoed, la pellicola apre la riflessione ai dubbi e alle domande che ancora oggi avvolgono il discusso dipinto. Fu davvero Leonardo a eseguirlo? Il suo “ritorno sulle scene” rappresenta un colpo di fortuna oppure siamo di fronte a una delle più grandi truffe della storia?

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Salvator Mundi, la controversa opera di Leonardo | Sky Arte

Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La mostra che descrive il processo creativo del giovane Picasso

Fino al 12 giugno 2022 la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/02/mostra-litografia-toulouse-lautrec-phillips-collection-washington" target="_blank">Phillips Collection</a> di Washington DC ospita la mostra Picasso: Painting the Blue Period, che riunisce oltre novanta opere, fra dipinti, disegni, sculture e interventi su carta, realizzate da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-immersiva-picasso-san-francisco" target="_blank">Picasso</a> a inizio carriera. Concentrandosi sul cosiddetto periodo blu, la rassegna americana, progettata in collaborazione con l’Art Gallery of Ontario, regala al pubblico interessanti punti di vista sul processo creativo di Picasso, svelando alcuni dettagli “nascosti” sotto la superficie pittorica di alcuni suoi lavori. <h2>IL PERIODO BLU DI PICASSO</h2> Per periodo blu si intende il lasso di tempo che va dal 1901 al 1904, durante il quale <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-picasso-museo-malaga" target="_blank">Picasso</a> ricorreva principalmente a questa palette cromatica. Il giovane artista spagnolo ‒ allora pittore adolescente che viveva tra Barcellona e Parigi ‒ fece propria la lezione dei maestri, declinandola in uno stile del tutto personale, caratterizzato da una nota di spiccata malinconia anche nella scelta dei soggetti raffigurati. <h2>I DETTAGLI NASCOSTI NEI DIPINTI DI PICASSO</h2> La mostra di Washington si concentra in particolare su tre opere del periodo blu, restituendo gli esiti delle ricerche condotte negli ultimi anni dal Sherman Fairchild Conservation Studio, parte della stessa Phillips Collection. L’uso di raffinate tecniche come l’imaging, gli infrarossi e le mappature ai raggi X ha consentito di portare in superficie dettagli celati sotto lo strato pittorico, rivelando il tumultuoso e rapido processo creativo adottato dal pittore spagnolo. Gli studiosi hanno infatti scoperto che sotto la celebre Stanza blu del 1901 si nasconde il ritratto di uomo, che La mendicante accovacciata datata 1902 cela un paesaggio e La zuppa del 1903 custodisce una serie di strati pittorici sovrapposti, con alcune importanti variazioni rispetto all’opera che noi possiamo ammirare oggi. [Immagine in apertura: Pablo Picasso, The Blue Room, 1901. Oil on canvas, 19 7/8 x 24 1/4 in., The Phillips Collection, Acquired 1927 © 2021 Estate of Pablo Picasso / Artists Rights Society (ARS), New York]

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