Reggio Emilia, Modena e Parma celebrano il fotografo Luigi Ghirri

<p>Sono passati trent'anni dalla scomparsa di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/mostra-libro-fotografie-luigi-ghirri-ceramica" target="_blank">Luigi Ghirri</a>, fotografo del quotidiano e voce di riferimento del panorama internazionale del secondo Novecento. In vista di questo importante anniversario, le città emiliane che più di altre in vita ospitarono la sua produzione si uniscono per un ricco palinsesto di eventi celebrativi, in programma per tutto il corso del 2022. Si tratta di <em>Vedere Oltre</em>: il calendario di mostre, conferenze ed eventi pubblici, dedicati a questa figura centrale della fotografia contemporanea.  </p>
<p><h2>REGGIO EMILIA OMAGGIA LUIGI GHIRRI</h2> <p>Primo sugli altri, in ordine di tempo, è il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, sede ospite della mostra <em>In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive</em>: la rassegna curata da Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta e Matteo Guidi, aperta al pubblico dal prossimo 29 aprile all'8 gennaio 2023. </p> <p>Realizzata in collaborazione con la Fototeca Biblioteca Panizzi, l'Archivio Eredi Luigi Ghirri e l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – ISIA di Urbino, la mostra riunisce per la prima volta le fotografie che l'autore realizzò nel contesto del parco tematico Italia in miniatura, progettato da Ivo Rambaldi nelle vicinanze di Rimini nel 1970. Composto da scatti in larga parte inediti, metafora straordinaria dell'attenzione del fotografo verso la sfera del “banale”, il progetto espositivo sarà affiancato da una serie di eventi paralleli: su tutti il <em>Premio Luigi Ghirri</em>, il nuovo riconoscimento istituito nell'ambito del <em>Festival Fotografia Europe </em>e rivolto ai nuovi talenti della fotografia nazionale.  </p>
<p><h2>LE FOTO DI LUIGI GHIRRI A MODENA</h2> <p>Punta invece l'attenzione sulle fotografie presenti nelle collezioni <a href="https://www.fmav.org/" target="_blank">Fondazione Modena Arti Visive</a>, la mostra in programma a partire dal 16 settembre nella sede di Palazzo Santa Margherita di Modena. Qui, nella città che ospitò nel 1972 la prima personale di Ghirri, il fotografo emiliano sarà protagonista di una rassegna curata da Daniele De Luigi, in omaggio agli aspetti salienti della produzione dell'autore.  </p> <p>Le fotografie del periodo iniziale saranno affiancate, all'interno dell'itinerario di visita, da immagini e pubblicazioni riguardanti il seminale rapporto di Ghirri con gli artisti concettuali modenesi. La serie <em>Colazione sull’erba</em>, presentata nel 1975, sarà il punto di partenza per esporre cataloghi e documenti che raccontano il ruolo pionieristico del fotografo nel contesto dell'ottava arte internazionale, per poi puntare l'attenzione sulla sua azione animatrice per ciò che riguarda la fotografia del territorio regionale di quegli anni.  </p>
<p><h2>GLI EVENTI A PARMA</h2> <p>Ultima tappa di questo progetto interdisciplinare (che comprenderà peraltro la produzione di un video-tributo a Ghirri con l'attore<a href="https://arte.sky.it/video/la-pergola-confessioni-di-un-teatro-697071" target="_blank"> Stefano Accorsi</a>) sarà Parma, città vissuta da Ghirri sia nel corso degli anni universitari che in età matura (come dimostrano le quasi 2mila stampe presenti negli archivi del <a href="https://www.csacparma.it/" target="_blank">CSAC</a>). Il capoluogo emiliano ospiterà una serie di incontri e giornate di studio a carattere pubblico, che vedranno studiosi, artisti, scrittori, riflettere sull'opera ghirriana e sul grande impatto che questa ebbe sulla cultura, non solo visiva, del secondo Novecento.    </p>
<p><h2>LE PAROLE DI STEFANO BONACCINI</h2> <p>“<em>Luigi Ghirri non è stato solo uno dei fotografi italiani più importanti del Novecento, ma il suo sguardo è forse oggi ancora più attuale che in passato</em>”, ha dichiarato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “<em>Merito di immagini senza tempo, che evocano temi profondi e contemporanei, come il rapporto tra artificiale e naturale o la presenza del consumo nelle nostre vite. Tutta l'opera di Ghirri, riconosciuta nel nostro Paese e anche fuori dai confini nazionali, è sempre stata intimamente legata all'Emilia-Romagna. Nella nostra Regione ha iniziato a esporre, qui ha insegnato e promosso giovani fotografi, ha collaborato con musicisti del calibro di Lucio Dalla, Gianni Morandi, Stadio, Luca Carboni e Cccp. Dunque grazie a chi ne ha curato il ricordo, a trent'anni dalla scomparsa, con un programma fitto di eventi e iniziative: un calendario necessariamente ricco per raccontare una figura imprescindibile per la fotografia italiana</em>”.</p> <p>[Immagine in apertura: Luigi Ghirri, <em>Rimini</em>, 1977 © Eredi Luigi Ghirri]</p>

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<p>Non sempre il "c'era una volta" porta con sé felicità e lieto fine, nonostante le favole abbiano queste prerogative. Lo sa bene Carlo Lucarelli, che guida il pubblico alla scoperta dei nuovi episodi della serie <strong>In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe</strong>. Intrecciando immaginazione e rimandi a fatti di cronaca realmente accaduti, Lucarelli approfondisce i risvolti più oscuri delle favole che tutti conosciamo, analizzando i personaggi da punti di vista inediti.</p><h2>I PODCAST IN COLLABORAZIONE CON LUCARELLI</h2> <p>A fargli da spalla in questa avventura sono suggestive illustrazioni animate, numerosi ospiti e i podcast che accompagnano ciascun episodio. Disponibili ogni martedì sul sito di Sky Arte e sulle principali piattaforme gratuite di streaming, i <a href="https://arte.sky.it/podcast" target="_blank">podcast </a>offrono al pubblico ulteriori spunti e contenuti inediti, realizzati in collaborazione con lo stesso Lucarelli.</p>
<p>Dopo la storia di <a href="https://arte.sky.it/news/podcast-serie-fiabe-carlo-lucarelli" target="_blank">Karolina Olsson</a>, la bambina svedese che richiama nelle sue vicende quelle della <a href="https://arte.sky.it/video/in-compagnia-del-lupo-ep-1-la-bella-addormentata-e-lincubo-727040" target="_blank">Bella Addormentata</a>, sono le <a href="https://arte.sky.it/video/in-compagnia-del-lupo-le-streghe-son-tornate-728561" target="_blank">streghe </a>le protagoniste del secondo episodio. Da sempre sinonimo di malvagità e inquietudine, le streghe da sempre vengono identificate come causa di eventi incredibili e soprannaturali. Ad esempio, nel 1902, e per ben tre anni, la popolazione della piccola isola di Alicudi cominciò ad avvistare “donne che volavano”, che si trasformavano in corvi, oppure ombre avvolte nella nebbia o animali che poi svanivano nel nulla. Tutti iniziarono a dare la colpa alle streghe, ma fu davvero così? Nel podcast Lucarelli getta nuova luce su questa e altre storie.</p>

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