Il "nuovo" volto della Torre Velasca di Milano

Negli ultimi 18 mesi la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/10/la-torre-velasca-da-milano-a-lisbona" target="_blank">Torre Velasca</a> di Milano è rimasta celata dietro i teli e il ponteggio del cantiere di restauro. L'edificio emblema della ripresa post-bellica del capoluogo lombardo, eretto fra il 1956 e il 1958 su progetto dello studio di architettura BBPR, torna ora progressivamente a mostrarsi. Ha infatti preso il via lo smantellamento del cantiere allestito per il risanamento delle facciate. L'intervento complessivo, che riguarda anche gli spazi interni e ha previsto pure azioni di consolidamento strutturale, porta la firma di Asti Architetti, che ha lavorato con lo studio CEAS e con ESA Engineering in stretto coordinamento con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano. <h2>IL RESTAURO DELLA TORRE VELASCA DI MILANO</h2> Dalla sua ultimazione ai giorni nostri, la Torre Velasca non era mai stata oggetto di opere di risanamento, manutenzione e riqualificazione. Sviluppato nell'arco di un biennio, il progetto "è caratterizzato dalla considerazione dell’'immagine d’insieme' della Velasca, nell’intento di identificare le funzioni ricercate della Committenza, riservando una particolare attenzione alla definizione del complesso edilizio, alle tipologie e ai caratteri architettonici delle unità interne di uffici e abitazioni", come ha raccontato l'architetto milanese Paolo Asti. A guidare la mano del progettista e del suo team è stata la volontà di "far propria la 'sensibilità spaziale' che era alla base del progetto originario dei BBPR". Un principio che ha comportato una doverosa fase di studio dell'opera e di tutti i suoi dettagli, resa possibile anche grazie al supporto dell’architetto Belgiojoso: a lui si deve la concessione dell’accesso agli archivi originali dei disegni dell'edificio. "Ogni unità è diversa dalle altre, sia negli uffici, sia nelle residenze, sia nelle unità commerciali ai piani base, rispecchiando la varietà compositiva delle facciate, lo studio degli interni, la distribuzione, il rapporto tra interno ed esterno, gli arredi fissi, i materiali di finitura e i colori”, ha aggiunto Asti.
<h2>LA STORIA DELLA CELEBRE TORRE PROGETTATA DA BBPR</h2> Per la fine di settembre è prevista la conclusione del disallestimento del ponteggio; proseguiranno anche il prossimo anno i lavori previsti all'interno della Torre, curati a loro volta dal medesimo studio. In particolare, per quanto riguarda la scelta della tonalità da assegnare alle facciate, si è puntato sul ripristino del colore originario: un particolare "rosa-grigio", progressivamente perso per effetto degli agenti atmosferici e del tempo. Anche in questo caso, è stato necessario condurre analisi scientifiche materiche sull’intonaco, studi sul campo, ricerche storiche documentali; sono state inoltre recuperate testimonianze utili al ripristino di tutti gli elementi chiave. Al pari del grattacielo Pirelli di <a href="https://arte.sky.it/news/gio-ponti-libro-architettura-design" target="_blank">Gio Ponti</a>, la Torre Velasca è considerata un <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/03/unicona-di-milano-nellobiettivo-di-maurizio-orrico" target="_blank">simbolo</a> dell'architettura del Novecento di Milano. Fin dagli anni Cinquanta, ha suscitato reazioni contrastanti, incontrando estimatori e oppositori. Alta 106 metri e d'impronta brutalista, all'interno della sua inconfondibile "struttura a fungo" ospita esercizi commerciali, uffici e studi professionali; negli ultimi sette piani sono presenti residenze private. [Immagine in apertura: Milano, Torre Velasca. Photo © Giacomo Albo. Courtesy Hines Italy]

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Due settimane dedicate al vetro fra Milano e Venezia

Dalla fusione di Vision Milan Glass Week e di The Venice Glass Week, nell’"Anno Internazionale del Vetro" promosso dalle Nazioni Unite, prende forma in Italia la prima grande manifestazione dedicata al vetro industriale e artistico. The Italian Glass Weeks si terrà a Milano dal 10 al 18 settembre e a Venezia dal 17 al 25 settembre prossimi, con un totale di oltre duecentocinquanta appuntamenti in programma (che potranno essere anche seguiti a distanza attraverso i canali social della manifestazione), organizzati da musei, istituzioni, università, aziende, artisti e designer italiani e internazionali.<h2>GLI APPUNTAMENTI DI "THE ITALIAN GLASS WEEKS" A MILANO</h2> Punto di riferimento per The Italian Glass Weeks – Milan HUB, dedicata in particolar modo al vetro industriale, sarà<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/02/milano-il-gioiello-contemporaneo-e-fatto-ad-arte" target="_blank"> Palazzo Giureconsulti</a>, che per l’occasione ospiterà convegni, tavole rotonde e talk. Al <a href="https://arte.sky.it/news/programma-estivo-castello-sforzesco-milano" target="_blank">Castello Sforzesco</a> sarà allestita, invece, la mostra fotografica La Milano di Vetro, dedicata ai più significativi oggetti vitrei conservati nei vari musei della città. Le giornate milanesi di The Italian Glass Weeks saranno poi caratterizzate da speciali appuntamenti tematici come gli itinerari organizzati per scoprire il nuovo skyline contemporaneo della città, tra i grattacieli di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/06/milano-un-nuovo-parco-darte-tra-le-architetture-di-citylife" target="_blank">City Life</a> e il quartiere <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/street-art-camilla-falsini-milano" target="_blank">Isola</a>; oppure gli appuntamenti organizzati presso la Terrazza Santambrogio, come, ad esempio, l'inedito evento sensoriale Profumo del Vetro. Sarà inoltre possibile effettuare, su prenotazione, delle visite guidate ai musei e agli istituti culturali milanesi che aderiscono al progetto Le vie del Vetro come il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/aspettando-il-museo-etrusco-a-milano-una-mostra-tra-archeologia-e-collezionismo" target="_blank">Civico Museo Archeologico</a>, il <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/04/mostra-anj-smith-museo-poldi-pezzoli-milano" target="_blank">Museo Poldi Pezzoli</a> e Palazzo Clerici. Per visionare il programma della settimana milanese a tema "arte vetraria industriale" è consigliato collegarsi al <a href="https://www.santambrogiomilano.com/the-terrace" target="_blank">sito ufficiale</a> della manifestazione.<h2>IL PROGRAMMA DI "THE ITALIAN GLASS WEEKS" A VENEZIA</h2> La settimana veneziana dedicata in special modo al vetro artistico è invece suddivisa in due rassegne parallele: The Italian Glass Weeks – Venice HUB e The Italian Glass Weeks – Venice HUB Under35 e prevede centinaia di eventi tra <a href="https://arte.sky.it/news/venezia-infinita-avanguardia-film-programmi-tv-23-aprile" target="_blank">Venezia</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-venezia-murano-glass-toys" target="_blank">Murano</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-kandinsky-centro-candiani-mestre" target="_blank">Mestre</a>. Tra le numerose mostre previste si segnala sull’<a href="https://arte.sky.it/news/digitalizzazione-3d-isola-san-giorgio-venezia" target="_blank">Isola di San Giorgio Maggiore</a>, Venini: Luce 1921 – 1985, curata da Marino Barovier e aperta al pubblico dal prossimo 18 settembre all’8 gennaio 2023. Rinnovato poi, anche quest’anno, l’importante appuntamento di settore – Scambi ed influenze tra due tradizioni vetrarie: Venezia e l'Islam – indirizzato a studiosi e professionisti del vetro e arrivato alla sua decima edizione. L'evento di chiusura dell'intera manifestazione milanese-veneziana è previsto al Teatro Goldoni della città lagunare con il concerto-spettacolo del gruppo Vocal Skyline, accompagnato, straordinariamente, dalla Big Vocal Orchestra diretta dall'artista muranese Marco Toso Borella. [Immagine in apertura: The Venice Glass Week 2021, photo Massimo Pistore]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma