Arte e rigenerazione in un ex borgo minerario della Sardegna

Selezionato tra più di millecinquecento candidature arrivate da tutta Italia – e inserendosi all’interno di MAR - Miniera ARgentiera | The Unlimited Place, l’iniziativa nata per rivitalizzare spazi in disuso dell’antico, e ormai abbandonato, borgo minerario dell’Argentiera, in provincia di Sassari –, il progetto di rigenerazione urbana la SCALA è tra i vincitori della terza edizione del Premio Creative Living Lab, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a sostegno di progetti multidisciplinari e di innovazione sociale.<h2>LA SCALA NELL'EX BORGO MINERARIO DELL'ARGENTIERA</h2> La Scala rappresenta, infatti, uno spazio pubblico dedicato alla socialità e alla condivisione, frutto di un intervento di rigenerazione urbana realizzato durante trenta giorni di lavoro sul campo, grazie alla collaborazione tra l’artista Tellas (Fabio Schirru), numerosi partner tra i quali l’associazione LandWorks, giovani professionisti locali e internazionali e volontari tra cui gli studenti del DADU - Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (UniSS), che si sono alternati, in un clima di condivisione e confronto, durante tutte le fasi del cantiere.<h2>IL PROGETTO DI TELLAS E LA PROGRAMMAZIONE ESTIVA “MAREA”</h2> Più specificatamente la Scala è una struttura in gradoni realizzata in legno, "vestita" dallo street artist <a href="https://arte.sky.it/foto/tellas-street-art-roma-villa-gordiani" target="_blank">Tellas</a> con una colorata fantasia astratta e capace di raccordare il grande vuoto che si fa largo tra le scenografiche facciate degli edifici in disuso. Lo spazio affacciato sulla Laveria (l’edificio più rappresentativo ed emblematico della borgata), e sui ruderi delle cabine elettriche del laboratorio chimico e dei magazzini, è stato così trasformato in un anfiteatro all’aperto, in uno spazio pubblico dal carattere flessibile adatto a ospitare le più disparate iniziative e manifestazioni: da mostre e conferenze a spettacoli teatrali e rassegne cinematografiche. Per tutta la stagione estiva la Scala, infatti, oltre che da opere e installazioni digitali e in realtà aumentata fruibili attraverso gli smartphone e realizzate da artisti in residenza nel borgo, è animata da MAREA, un ricco calendario di appuntamenti gratuiti aperti al pubblico che prevede spettacoli di cinema, teatro, musica e danza. [Immagine in apertura: La Scala, Ex borgo minerario dell’Argentiera, Sardegna, 2022. Photo Ettore Cavalli]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

All'Academy Museum di Los Angeles la grande mostra sul cinema black

Archiviata la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/09/mostra-hayao-miyazaki-academy-museum-of-motion-pictures" target="_blank">grande retrospettiva dedicata al maestro dell'animazione giapponese Hayao Miyazaki</a>, l’<a href="https://arte.sky.it/news/apertura-academy-museum-los-angeles-mostre" target="_blank">Academy Museum of Motion Pictures</a> di Los Angeles si prepara ad aprire i battenti di un nuovo progetto espositivo: un tributo al cinema black e alle relazioni che intercorrono tra grande schermo, progresso sociale e ideologia. Ospitata dal 21 agosto al prossimo 9 aprile 2023 presso la Marilyn and Jeffrey Katzenberg Gallery della sede progettata dal <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/02/libro-illustrazione-renzo-piano-architettura" target="_blank">Renzo Piano Building Workshop</a>, la mostra si intitola Regeneration: Black Cinema 1898–1971, e ripercorre le evoluzioni del “cinema nero” dagli albori di questa disciplina agli sviluppi più recenti, offrendo un ventaglio ampio ed eterogeneo di documenti tra fotografie, sceneggiature, costumi, disegni, poster e ovviamente pellicole – molte delle quali inedite e appositamente restaurate dall'Academy Film Archive. 
<h2>LA NUOVA MOSTRA ALL'ACADEMY MUSEUM</h2> Curato da Rhea Combs e Doris Berger, il tragitto di visita (che presenta anche un'apposita sezione dedicata alla fruizione in realtà aumentata e alle nuove tecnologie) è suddiviso in sette “episodi” mirati a esplorare la rappresentazione della cultura afroamericana sul grande schermo, e soprattutto come registi e attori abbiano nel corso del Novecento contribuito agli sviluppi della settima arte. Si passa dalla sezione rivolta al primo ventennio del scorso secolo e alla presenza di attori neri in pellicole come Something Good – Negro Kiss (opera del 1898 con Saint Suttle e Gertie Brown), all'influenza artistica e sociale di maestri della macchina da presa come <a href="https://arte.sky.it/news/programmi-tv-5-dicembre-oscar-micheaux" target="_blank">Oscar Micheaux </a>(il primo cineasta a offrire una visione differente della società americana e a mettere in evidenza il razzismo che la caratterizzava). Di grande interesse sono inoltre i focus sulle icone del cinema black (con fotografie e costumi appartenuti a star come Harry Belafonte, Ruby Dee e Ossie Davis) e quella dedicata ai traguardi sociali ottenuti anche grazie al ruolo propulsore del cinema nella lotta alle disuguaglianze. 
<h2>GLI ARTISTI CONTEMPORANEI IN MOSTRA</h2> Accompagnata nel corso dei mesi da una selezione di pellicole affini al tema, la mostra Regeneration è inoltre arricchita dalla presenza di varie opere di artisti del nostro tempo: su tutti <a href="https://arte.sky.it/news/londra-serpentine-pavilion-theaster-gates" target="_blank">Theaster Gates</a>, Gary Simmons e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2015/05/la-norma-di-bellini-larte-di-kara-walker" target="_blank">Kara Walker</a> – quest'ultima ospite con la grande installazione The End of Uncle Tom and the Grand Allegorical Tableau of Eva in Heaven, opera del 1995 sul tema della schiavitù e dell'oppressione della popolazione nera. 
[Immagine in apertura: The Nicholas Brothers in a scene from Stormy Weather (1943), Fayard Nicholas, left, and Harold Nicholas, in Stormy Weather (1950). Courtesy Margaret Herrick Library, © Twentieth Cent]

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