Le case museo sono da sempre forzieri di opere d'arte in grado di riservare incredibili sorprese. L'ultimo esempio giunge dall'Aia, nei Paesi Bassi, dove sarebbe stato scoperto un dipinto attribuibile a uno dei massimi artisti dell'Età dell'oro olandese: <a href="https://arte.sky.it/news/rembrandt-dipinto-paesaggio-attribuizione" target="_blank">Rembrandt</a>. L'opera, un bozzetto a olio, è stato rinvenuto nel centralissimo Museum Bredius, che ospita la collezione raccolta da Abraham Bredius.

<h2>INDAGINI HI-TECH PER REMBRANDT</h2>
Il dipinto, di piccolo formato (38 x 27,8 centimetri) raffigura l'Innalzamento di Gesù sulla Croce e, secondo lo studioso Jeroen Giltaij, potrebbe essere ascrivibile al grande Rembrandt Harmenszoon van Rijn. L'opera venne acquistata da Abraham Bredius nel 1921 pensando che effettivamente fosse un dipinto del grande artista, ma fra gli storici dell'arte negli anni successivi prevalse un forte scetticismo. In seguito a una ripulitura, però, si notò che l'opera effettivamente presentava una qualità insospettata: fu così deciso di portarla al <a href="https://arte.sky.it/news/rijksmuseum-amsterdam-programmi-tv-17-febbraio" target="_blank">Rijksmuseum </a>di Amsterdam per poterla esaminare meglio. Fu analizzata con la tecnologia della riflettografia a infrarossi, della fotografia a raggi X e anche ricorrendo al Macro-X-ray Fluorescence Scan, un tipo di scansione non invasiva che impiega un fascio di raggi X di dimensioni relativamente grandi per scandagliare la superficie pittorica. I risultati delle indagini hanno rivelato la presenza di pentimenti, facendo pensare che si potesse trattare di un dipinto originale, non una copia di un'altra opera: poteva davvero essere un Rembrandt!

<h2>L’OPERA ATTRIBUITA A REMBRANDT</h2>
Nel quadro si riscontrano forti somiglianze con un'opera di Rembrandt con lo stesso titolo realizzata una decina di anni prima, L'innalzamento della Croce del 1633, oggi esposta all'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera. Il dipinto dell'Aia mostra un grande talento compositivo dell'autore, nonché alcune caratteristiche tipiche della pittura di Rembrandt come gli effetti luministici ottenuti con poche, decise pennellate. Le probabilità che si tratti veramente di un <a href="https://arte.sky.it/news/restauro-ronda-notte-rembrandt" target="_blank">Rembrandt</a>, insomma, pare che siano in rialzo: chiunque sia interessato a farsene un'idea propria può visitare l'esposizione che il Museum Bredius dell'Aia dedica al dipinto fino al 15 novembre 2023, all’interno della quale sono anche esposte le conclusioni delle analisi scientifiche realizzate al Rijksmuseum di Amsterdam. [Immagine in apertura: Rembrandt, Innalzamento di Gesù sulla Croce, dopo il restauro (dettaglio). Courtesy Museum Bredius]

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Un francobollo per l'ideatrice di Diabolik

Continuano a vele spiegate le iniziative dedicate a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/03/milano-street-art-fumetto-diabolik" target="_blank">Diabolik</a>, la “creatura” di Angela e Luciana Giussani celebrata quest'anno con mostre e <a href="https://arte.sky.it/news/saggio-filosofia-diabolik-alan-ford" target="_blank">nuove pubblicazioni</a> in occasione dei suoi <a href="https://arte.sky.it/news/libro-diabolik-fumetto" target="_blank">sessant'anni</a>. Un anniversario che raggiunge il proprio apice in questo mese, visto che il debutto in edicola del “Re del Terrore” avvenne il 1° novembre 1962. Alle moltissime <a href="https://arte.sky.it/news/milano-giardino-sorelle-giussani-diabolik" target="_blank">iniziative in corso su tutto il territorio italiano e soprattutto nella “sua” Milano</a>, la città che per prima accolse le storie a fumetti del personaggio, si aggiunge ora un nuovo progetto che supera gli ambiti della nona arte e la cerchia dei soli appassionati. Il 10 novembre è stato infatti divulgato l'accattivante <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/01/francobollo-centenario-modigliani" target="_blank">francobollo</a> in omaggio a Diabolik e alla sua madrina: un'occasione in più, e certamente più istituzionale rispetto alle altre, per festeggiare i sei decenni di attività del mitico ladro in calzamaglia nera. 
<h2>UN FRANCOBOLLO PER ANGELA GIUSSANI</h2> Emesso dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato come parte della serie tematica Il patrimonio artistico e culturale italiano, e stampato per un totale di oltre 500mila esemplari, il francobollo ha il duplice obiettivo di celebrare il debutto del personaggio e, allo stesso tempo, i cento anni dalla nascita di Angela Giussani (nata il 10 giugno 1922). E proprio la geniale sceneggiatrice, pioniera del fumetto in Italia, compare in primo piano alla macchina da scrivere. Sullo sfondo campeggia invece lo sguardo del ladro mascherato. Il lancio del francobollo (che ha visto la collaborazione dei bozzettisti Matteo Buffagni e Sergio Zaniboni) è stato accompagnato dall'inaugurazione di una mostra presso l’Ufficio Filatelia di Poste Italiane in Via Cordusio 4, a Milano. In esposizione albi e tavole a fumetti, oggetti e altri gadget “diabolici”. Tra le chicche imperdibili la scrivania originale di Angela Giussani completa della sua fedele Olivetti. 
<h2>GLI EVENTI IN OMAGGIO A DIABOLIK</h2> Ma gli eventi dedicati al “Re del Terrore” sono molti e proseguiranno fino alla fine del 2022. Tra le prossime iniziative da segnare in agenda c'è la pubblicazione dell'ottavo volume della serie Dabolik Magnum, dal titolo Signore in nero, e la mostra I mille volti del numero uno: una rassegna aperta per soli tre giorni nell'ambito della Milan Games Week & Cartoomics (dal 25 al 27 novembre) e interamente dedicata al primo albo della storica collana di fumetti. In esposizione tavole originali del 1962, storici remake (come quello pubblicato in occasione del quarantennale a opera di Alfredo Castelli e Giuseppe Palumbo) e rivisitazioni contemporanee.

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