Il Serpentine Pavilion 2023 sarà un invito a vivere insieme

<p>“<em>À table è un invito a vivere insieme, nello stesso spazio e attorno allo stesso tavolo. È un incoraggiamento a entrare in dialogo, a mettersi d'accordo e a pensare come potremmo ripristinare e ristabilire il nostro rapporto con la natura e la Terra</em>". Con queste parole l'architetta Lina Ghotmeh introduce il "suo" <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/06/londra-serpentine-pavilion-counterspace" target="_blank">Serpentine Pavilion</a>, visitabile da giugno a ottobre 2023 nella consueta cornice dei <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/06/londra-pronto-il-serpentine-pavilion-progettato-da-junya-ishigami" target="_blank">Kensington Gardens</a>, a Londra. Con la fondatrice dello studio Lina Ghotmeh — Architecture, con sede a Parigi, prosegue la prestigiosa iniziativa che dal 2000 a oggi ha assegnato a una serie di talenti emergenti nell'architettura internazionale l'incarico di progettare un padiglione temporaneo concepito come piattaforma artistica pubblica, sperimentale e interdisciplinare. </p><h2>LINA GHOTMEH PROGETTA IL SERPENTINE PAVILION 2023</h2> <p>Ghotmeh, che riceve simbolicamente il testimone dall'artista statunitense <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/theaster-gates-a-milano-nella-doppia-veste-di-artista-e-curatore" target="_blank">Theaster Gates</a>, autore del ventunesimo Serpentine Pavilion ribattezzato <em><a href="https://arte.sky.it/news/londra-serpentine-pavilion-theaster-gates" target="_blank">Black Chapel</a>, </em>ha immaginato una struttura in grado di rievocare l'atmosfera e la dimensione raccolta delle capanne Toguna in uso presso il popolo Dogon in Mali, nell'Africa occidentale. Costruita con materiali di origine biologica e a basse emissioni di carbonio, <em>À table</em> presenta una serie di nervature in legno, di provenienza sostenibile, disposte perimetralmente a sostegno di una copertura plissettata. Dotato all'interno di un tavolo comune e di sedute, il padiglione potrà essere smontato e rimontato, estendendo così la sua durata oltre il semestre di apertura nel parco londinese. </p><h2>LA STORIA DELL'ARCHITETTA LIBANESE LINA GHOTMEH</h2> <p>Adottando come denominazione l'invito francese a sedersi insieme a un tavolo, intenso in questo caso come volontà di attivare un'interazione fra esseri umani, il padiglione di Ghotmeh riflette alcuni dei temi al centro della pratica di questa progettista. Nata a <a href="https://arte.sky.it/news/installazione-ricostruzione-beirut-victoria-albert-museum-londra" target="_blank">Beirut</a>, nel 1980, ha all'attivo interventi come l'Estonian National Museum  e la torre Stone Garden, situata nella capitale libanese, lega la propria attività al concetto "Archéologie du Futur". Come lei stessa ha precisato, proprio in occasione della presentazione del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/02/serpentine-pavilion-londra-counterspace" target="_blank">Serpentine Pavilion</a> 2023, "<em>scavo per progettare (e imparare) dalle tracce del passato e ascolto le voci dei miei antenati così come quelle del nostro mondo vivente. Queste voci vividamente entrare in risonanza con le strutture future come modi per influenzare e sfidare l'architettura di domani</em>", </p> <p>[Immagine in apertura: Serpentine Pavilion 2023 designed by Lina Ghotmeh — Architecture Design render, exterior view. Photo © Lina Ghotmeh — Architecture Courtesy: Serpentine]</p>

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Il saggio sugli aspetti sociologici di Corto Maltese

<p>Pochi creatori di fumetti sono conosciuti, anche al di fuori del loro atelier, come <a href="https://arte.sky.it/news/biblioteca-hugo-pratt" target="_blank">Hugo Pratt</a>. A differenza di quanto accaduto per altri autori, la biografia di questo narratore a strisce è di dominio pubblico. Non solo: la sua vicenda personale è strettamente legata agli sviluppi della sua poetica, e conoscerne gli andamenti è dunque necessario per comprendere le radici delle storie partorite dalla sua penna.  </p> <p>Tra gli eventi maggiormente noti e documentati della parabola biografica dell'artista ci sono senza dubbio le sue peregrinazioni, la sua “bulimia di viaggiatore”. La stessa da cui sarà affetto il suo personaggio di maggiore successo: <a href="https://arte.sky.it/news/nuovo-fumetto-corto-maltese" target="_blank">Corto Maltese</a>, il marinaio gentiluomo che passa la sua vita traversando i mari e confrontandosi di volta in volta con culture diverse dalla sua.  </p>
<p><h2>ESPLORAZIONI SULL'OPERA DI HUGO PRATT</h2> <p>Accende i riflettori proprio su questo tema <em>Corto Maltese e la poetica dello straniero</em>, il saggio di Stefano Cristante che si sofferma sull'animo avventuriero di Ugo Eugenio Pratt – questo il nome all'anagrafe del disegnatore – e sulla voglia di oltrepassare i confini (geografici, oltre che narrativi) tipica della sua rigogliosa produzione.  </p> <p>A pubblicare il libro è la casa editrice <a href="https://www.mimesisedizioni.it/" target="_blank">Mimesis</a>, che in quattro capitoli e numerosi approfondimenti conduce il lettori in un'analisi al limite del sociologico; un'indagine rivolta non soltanto all'autore e al suo celebre marinaio, ma anche a personaggi minori della produzione “prattiana”, similmente intrisi di inquietudine e ombre.    </p>
<p><h2>NON SOLTANTO CORTO MALTESE</h2> <p>C'è Luca Zane – lo strano veneziano che conosce tutti i fiumi d'Africa come le sue tasche –, l'indiano Simon Girty e il Sergente Kirk – il personaggio immaginario protagonista dell'omonima serie western nata in collaborazione con l'argentino Héctor Germán Oesterheld. Una costellazione di figure che fanno del viaggio, dell'avventura e dell'incontro con il diverso la chiave di lettura necessaria per confrontarsi e comprendere il mondo. Un aspetto, appunto, che si rimarca e che viene portato a livelli assoluti con Corto. “<em>Corto Maltese si muove felpato tra questi confini ideologici: partecipa (a volte con grande intensità) ma non si identifica</em>”, scrive Stefano Cristante in uno dei passaggi del volume. “<em>Vive il proprio sradicamento come un’occasione per attraversare più mondi, nei quali la propria estraneità soggettiva si tramonta in umanità e in realtà avventurosa</em>”.  </p>
<p>[Immagine in apertura: Corto Maltese © Cong S.A. Svizzera – Tutti i diritti riservati]</p>

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