A Siena apre un nuovo museo dedicato all'arte contemporanea

Città d'arte fra le più amate del Bel Paese, <a href="https://arte.sky.it/foto/duomo-siena-scopertura-pavimento-marmoreo" target="_blank">Siena</a> non smette di stupire. A partire da domenica 8 maggio, sarà possibile visitare la Casa Museo Palazzo Chigi Zondadari: situata nella centralissima Piazza del Campo, sulla curva di San Martino, la dimora apre per la prima volta e in modo continuativo al pubblico, svelando il proprio patrimonio artistico e architettonico. Progettato dall'architetto romano Antonio Valeri, allievo di Gian Lorenzo Bernini, l'edificio fu l'ultimo a essere eretto nell'iconica piazza senese. Residenza della Chigi Zondadari dal 1724, risente dei caratteri prevalenti nell'architettura capitolina del Settecento. Saloni e gallerie si susseguono negli spazi interni, in particolare nel piano nobile, mentre le volte a botte in larga parte affrescate impreziosiscono i soffitti.<h2>A SIENA APRE LA CASA MUSEO PALAZZO CHIGI ZONDADARI</h2> Presidente della Fondazione Palazzo Chigi Zondadari, Flavio Misciattelli, ha promosso l'apertura al pubblico del complesso, che al proprio interno include capolavori connessi con le vicende storiche e artistiche di Siena, dal Trecento a oggi. Un legame, quello fra la città, l'arte e l'edificio, che d'ora in poi proseguirà nel segno dell'iniziativa Cortemporanea. Il progetto, che debutta contestualmente all'apertura, trasformerà a frequenza annuale la corte del manufatto con i linguaggi artistici della nostra epoca. Da maggio a ottobre, ovvero nei mesi in cui sarà visitabile Palazzo Chigi Zondadari, artisti italiani e internazionali saranno invitati a esporre i propri lavori in questa peculiare cornice. Nel periodo invernale, invece, l'attenzione si focalizzerà su ll pollaio, un piccolo spazio con una vetrina su strada, in corrispondenza dell’ingresso del Palazzo di vicolo dei Pollaioli, nel quale potranno operare giovani artisti toscani.<h2>DEBUTTA IL NUOVO PROGETTO ARTISTICO CORTEMPORANEA</h2> La corte diverrà quindi luogo espositivo e accoglierà interventi site-specific di autori selezionati dallo stesso Misciattelli, che ha sottolineato come "l'apertura verso la contemporaneità e ai giovani artisti inaugura una nuova stagione di committenze, come era stato per i Chigi Zondadari, nell'ottica di instaurare un rapporto vivo e duraturo tra presente e passato, in cui i richiami e le suggestioni reciproche tessono la trama di un nuovo modo di vivere e conoscere l'arte". Per avviare questa promettente tradizione è stato scelto l'artista romano, classe 1978, <a href="https://arte.sky.it/foto/villa-borghese-installazioni-natura-roma" target="_blank">Pietro Ruffo</a>. Formatosi in architettura e con all'attivo importanti riconoscimenti e mostre anche in sedi estere, per la corte di Palazzo Chigi Zondadari ha concepito NEVER TOO YOUNG TO MAKE A DIFFERENCE. Presentata fino al 29 ottobre prossimo, è un’installazione composta da più elementi, fra cui una monumentale anfora in ceramica, dipinta a mano e comprensiva di una serie di messaggi e immagini, e video-proiezioni. Nell'opera, il cui titolo attinge agli slogan del movimento Fridays For Future, l'artista recupera il valore narrativo dell’anfora e documenta il desiderio, condiviso dalle giovani generazioni di tutto il mondo, di invertire la rotta in ambito ambientale. Nello stesso tempo, l'installazione si lega alla dimensione locale, grazie alla presenza di simboli evocativi delle 17 contrade del Palio, la manifestazione identitaria della città di Siena e della sua comunità. [Immagine in apertura: Siena, corte di Palazzo Chigi Zondadari. Foto Carlo Romano]

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Un nuovo hub culturale alla Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento del Museo Schifanoia a Ferrara

Le architetture italiane diventate iconiche grazie al cinema

Annunciata la ristampa del disco capolavoro di David Bowie

Siamo nel 1972. A Londra impazza una nuova forma di rock, più introspettivo e sperimentale, influenzato dalla scena progressive ma soprattutto caratterizzato da una presenza estetica assai sgargiante. I suoi fautori salgono infatti sul palco vestiti con scialli di piume, lustrini e tute spaziali al limite del carnevalesco. Cantano di ambiguità (sessuale e ideologica), imponendosi agli occhi del pubblico con grande presenza scenica e teatralità. Tra queste figure ce n'è una che sembra centrare perfettamente i temi e le intenzioni di questa nuova espressione artistica e musicale, successivamente denominata “<a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/05/il-glam-rock-nelle-foto-di-michael-putland-il-fotografo-dei-rolling-stones" target="_blank">glam rock</a>”. È <a href="https://arte.sky.it/news/libro-david-bowie-phil-lancaster" target="_blank">David Bowie</a>, che proprio in quel periodo porta sullo stage quello che sarebbe diventato il suo alter ego prediletto: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/07/bambola-ziggy-stardust-david-bowie" target="_blank">Ziggy Stardust</a>, una sorta di alieno androgino, caduto sulla Terra per rivoluzionare la musica rock. 
<h2>IL GLAM ROCK DI DAVID BOWIE</h2> A segnare il trionfo di questo personaggio è un album in particolare, dedicato proprio all'ascesa e alla caduta dell'“extraterrestre” dai capelli arancioni. Si tratta di The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, il disco uscito il 6 giugno 1972, considerato la quintessenza dello spirito glam. Registrato dalla stessa band che aveva affiancato Bowie per il precedente Hunky Dory (ovvero Mick Ronson alla chitarra, Trevor Bolder al basso e Woody Woodmansey alla batteria), il disco racconta la nascita e la distruzione di Ziggy, attraverso undici tracce destinate a fare storia. Tra queste figurano infatti veri e propri “inni” della musica di quegli anni: da Starman a Suffragette City a Rock 'n' Roll Suicide. Considerato una delle pietre miliari della musica del Novecento, e inserito dal Time tra i cento migliori album di tutti i tempi, il disco di prepara a una nuova ristampa. Un'operazione che vuole celebrarne il valore, a mezzo secolo dal debutto. 
<h2>LA RISTAMPA DELL'ALBUM</h2> L'etichetta discografica Parlophone Records ha infatti annunciato la nuova pubblicazione di The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, in occasione del suo 50esimo anniversario. Si tratterà di un'occasione imperdibile per i fan del mitico cantautore <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/01/addio-a-david-bowie-il-trasformista-del-rock" target="_blank">scomparso nel 2016</a>. Il disco sarà infatti stampato in edizione limitata in vinile, inciso a velocità dimezzata su LP, e conterrà una replica fedele del poster promozionale che ne segnò il debutto sul mercato. Per vederlo sugli scaffali (e accaparrarsene una copia) bisognerà aspettare il prossimo 17 giugno. 
[Immagine in apertura: un ritratto di David Bowie di Valerio Pastore. Courtesy l'artista]

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