L'open call per partecipare al simposio internazionale sulla scultura in Sardegna

Proponendo la Sardegna come luogo di discussione e produzione dell’arte contemporanea e favorendo, così, la ricerca artistica e la crescita professionale delle giovani generazioni attraverso un network internazionale, nasce CONTEMPORANEA, il nuovo programma della Fondazione di Sardegna pensato all'interno del progetto AR/S - Arte Condivisa in Sardegna. Il primo appuntamento del 2022 è Sculptures and Places, un simposio internazionale gratuito previsto dal 24 al 26 settembre prossimi presso l’Ex Blocchiera Falchi di Tortolì, nell’Ogliastra. L’open call, rivolta ad artiste e artisti, curatrici e curatori, studentesse e studenti e professionisti dell’arte tutti, è aperta fino al prossimo 31 agosto.<h2>IL RUOLO DELLA SCULTURA NELL’ARTE CONTEMPORANEA</h2> I tre giorni di conferenze e workshop di Sculptures and Places, curati da Giuliana Altea e Antonella Camarda, e incentrati sul ruolo della scultura nelle pratiche artistiche odierne e sul suo rapporto con la natura e il territorio, vedono coinvolti personaggi di spicco del mondo dell’arte contemporanea. Presenti gli artisti Carmen Calvo, Mary Ellen Carroll,<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-brescia-emilio-isgro" target="_blank"> Emilio Isgrò</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/11/mostra-adrian-paci-toscana" target="_blank">Adrian Paci</a>, Bettina Pousttchi,<a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/05/pedro-reyes-mostra-sanatorium-lisbona" target="_blank"> Pedro Reyes</a> e<a href="https://arte.sky.it/foto/padiglione-italia-tosatti-biennale-venezia" target="_blank"> Gian Maria Tosatti</a>; i curatori museali Kathy Alliou, Luca Cheri, Martin Engler, Luigi Fassi, Chiara Gatti, Mark Gisbourne, Elisa Linn e Lennart Wolff (KM Temporaer), Lucrezia Longobardi, Ruth Noack; i galleristi André Buchmann (Buchmann Galerie), Johanna Thornberry (Lisson Gallery) e Nerina Ciaccia (Ciaccia Levi); il direttore generale della Enciclopedia Italiana Treccani Massimo Bray e la editor d’arte Giuseppina Leone.<h2>COME PARTECIPARE ALLA OPEN CALL </h2> Il simposio, mettendo a disposizione dieci borse di studio destinate a coprire i costi di soggiorno (vitto e alloggio), di cui cinque riservate a candidati nati o residenti in Sardegna, si struttura come un corso intensivo (tenuto interamente in lingua inglese) che include conferenze e workshop al mattino e talk pubblici, attività sociali e ricreative nel pomeriggio sul tema della scultura contemporanea. Per candidarsi è richiesta la compilazione dell'apposita <a href="https://contemporaneatalks.it/" target="_blank">domanda di partecipazione</a> scaricabile dal sito ufficiale della manifestazione. [Immagine in apertura: Su Logu de s’iscultura, Tortolì, Italy. Photo by Pino Musi]

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Bologna ospita l'arte sovversiva di Ai Weiwei

Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi

La street art di Saype sulla spiaggia di Rio de Janeiro

Avviato nel 2019 con uno spettacolare affresco sull'erba di fronte alla Tour Eiffel di Parigi, il progetto Beyond Walls di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/04/saype-beyond-crisis-svizzera" target="_blank">Saype</a> ha toccato nel corso degli anni <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/01/saype-land-art-sudafrica#05" target="_blank">capitali e luoghi iconici del pianeta</a>, contribuendo parallelamente a estendere la fama del suo autore fino a renderlo uno degli street artist più noti del globo. Il concept di questa grande opera diffusa, realizzata in tutti e cinque i continenti del mondo, è semplice quanto efficace: protagoniste dei dipinti sono infatti delle mani gigantesche che si tendono l’una verso l’altra, stringendosi fino a formare un’enorme catena che attraversa Paesi a ogni latitudine. L'obiettivo è dare vita a un imponente abbraccio, anzi, per dirla attraverso le parole dell'artista, alla “più grande catena umana della storia”. 
<h2>L'INTERVENTO DI SAYPE A RIO DE JANEIRO </h2> Presentato di recente a <a href="https://arte.sky.it/news/beyond-walls-saype-belfast" target="_blank">Belfast</a>, Beyond Walls approda per la prima volta in America Latina, con una serie di “affreschi urbani” realizzati in una delle capitali più grandi e popolose del continente: Rio de Janeiro. È qui che Saype ha dato vita ai suoi “abbracci urbani” in due dei luoghi più emblematici della città, simbolo delle contraddizioni del Brasile contemporaneo: la favela di Estàcio (conseguenza della distribuzione ineguale della ricchezza nel Paese e della mancanza di politiche a sostegno della popolazione più povera) e la spiaggia di Copacabana (una delle principali attrazioni per la gente del posto e per i turisti di tutto il mondo). 
<h2>LA STREET ART “SOCIALE” DI SAYPE</h2> Dipinti sulla sabbia e sul manto erboso utilizzando solo colori eco-compatibili a base di carbone, gesso e acqua, i due interventi coniugano – come ormai noto nella ricerca dell'artista – messaggio sociale e spettacolarità. Un aspetto, questo, che si amplifica tanto più in una città complessa come Rio de Janeiro, nella quale disuguaglianze sociali, povertà e violenza si oppongono e convivono con l'anima festosa ed esuberante tipica del luogo. 
[Immagine in apertura: Beyond Walls project by Saype. Rio de Janeiro. Photo credit Saype]

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