Il progetto che ridefinisce l'esperienza di visita delle piramidi di Giza

<p>La costruzione dell'attesissimo <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/grand-egyptian-museum-architettura-contemporanea-per-un-glorioso-passato" target="_blank" rel="noopener noreferrer">GEM – Grand Egyptian Museum</a>, ovvero il più grande museo al mondo della civiltà egizia, la cui <a href="https://arte.sky.it/news/museo-egitto-giza" target="_blank">apertura</a> è stata annunciata per l'anno in corso, non è la sola novità che i visitatori del sito di Giza avranno l'opportunità di scoprire nel prossimo futuro. </p> <p>Da pochi giorni, infatti, è stato annunciato che gli studi <a href="https://arte.sky.it/news/dubai-burj-khalifa-concorso-artisti-proiezioni" target="_blank">Skidmore, Owings & Merrill </a>(SOM) e Raafat Miller Consulting (RMC) sono stati incaricati di reimmaginare e perfezionare il popolare spettacolo illuminotecnico <em>Sound & Light</em>, che si tiene al calar del sole in alcune delle principali aree archeologiche dell'Egitto già dagli anni Settanta.</p><h2>UNO SHOW MULTIMEDIALE FRA LE PIRAMIDI DI GIZA</h2> <p>Si tratta di una "storica" forma di intrattenimento che combina effetti luminosi, cromatici e sonori in cui sono coinvolte anche le monumentali piramidi di Giza, fra i luoghi identitari dell'antica civiltà egizia. A "prendere vita", nell'arco dello show, sono faraoni e altri personaggi storici, protagonisti di una narrazione che conduce i visitatori "dietro le quinte" della costruzione delle piramidi, fra misteri e segreti. </p> <p>La società Raafat Miller Consulting, con sede proprio a Giza, e lo studio di progettazione statunitense Skidmore, Owings & Merrill lavoreranno per aggiornare questa performance multimediale, con un nuovo format attento sia alla natura del sito di intervento, sia alle esigenze dei viaggiatori contemporanei. L'operazione, dunque, richiederà un aggiornamento delle tecnologie attualmente in uso, oltre alla massima attenzione per la conservazione di un complesso tanto sensibile quanto delicato, annoverato fra le sette meraviglie del mondo antico. </p><h2>VERSO L'APERTURA DEL NUOVO GRANDE MUSEO DI GIZA</h2> <p>"<em>Visitare Giza è un'esperienza rara e trasformativa che offre uno sguardo su secoli di storia umana. Essendo una delle sette meraviglie del mondo, Giza accoglie milioni di persone ogni anno; nel reimmaginare l'esperienza, la nostra priorità è onorare e preservare la sua storia e creare un futuro sostenibile per il sito patrimonio mondiale dell'UNESCO</em>", ha dichiarato Chris Cooper, partner di SOM. Il rinnovamento di questa tradizionale performance serale rientra nelle operazioni promosse in Egitto per migliorare l'offerta di visita dei siti archeologici locali. Nell'attesa di prossimi dettagli, a tenere alta l'attenzione è il conto alla rovescia per l'inaugurazione del nascente (e faraonico) GEM. </p>

<p>[Immagine in apertura: Pyramids at Giza © SOM]</p>

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A Livorno il gioco dell'oca a regola d'arte

<p>Da oggi (3 agosto), il quartiere Venezia di Livorno ospita la 37esima edizione della manifestazione <em>Effetto Venezia</em> intitolata, quest’anno, <em>Gli occhi sulle nostre bellezze</em>. Tra gli interessanti appuntamenti artistici in programma, la kermesse propone, fino al prossimo 7 agosto, un suggestivo itinerario espositivo – <em>Il gioco della natura</em> – sviluppato attraverso l’installazione di sedici opere d’arte realizzate con materiali naturali, riciclabili o biodegradabili da ventuno artisti emergenti (tra gli altri Nico Angiuli, Margherita Bertoli, Benedetta Chiari ed Elisa Pietracito, Mohammad Fallah e Robert Pettena)</p><h2>L’EDIZIONE 2022 DI “EFFETTO VENEZIA”</h2> <p>Ispirata a una sorta di "gioco dell’oca<em>" </em>in chiave ecologica, la mostra –  curata da Gaia Bindi, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, e organizzata in collaborazione con la Fondazione Livorno Euro Mediterranea per sensibilizzare su tematiche ambientali contemporanee –, è articolata come un itinerario a tappe da percorrere a piedi tra le strade del quartiere livornese. Ogni stazione, infatti, in maniera ludica ma consapevole, attraverso un’apposita cartellonistica curata da Alessandro Scilipoti, pone semplici quesiti relativi all’ecosistema in cui viviamo: “A cosa servono le erbacce?”, “Cosa pensano gli alberi?”, “In natura, l’unione fa la forza?”.</p><h2>ARTE ED ECOLOGIA TRA LE STRADE DI LIVORNO</h2> <p>Il visitatore quindi, guidato nel suo cammino da segnali visivi e da una mappa concettuale (e da QR code per una più personale fruizione direttamente sul proprio smartphone), è chiamato, a ogni fermata numerata, a osservare e interagire con l’opera d’arte proposta e descritta in dettaglio, fornendo una risposta al relativo interrogativo a tema ambiente.</p> <p>[Immagine in apertura: Qiu Yi, <em>Nido</em>, 2022. Palazzo Huigens, Livorno]</p>

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Il docufilm sul rapporto conflittuale fra Picasso e Parigi