Torna in Sardegna il festival jazz ideato da Paolo Fresu

Tutto pronto per l’edizione numero trentacinque di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/paolo-fresu-festival-sardegna-jazz" target="_blank">Time in Jazz</a>, il festival internazionale ideato e diretto da <a href="https://arte.sky.it/news/festival-jazz-bologna" target="_blank">Paolo Fresu</a> a Berchidda ‒ suo paese natale ‒ e in altre località del nord Sardegna, come Arzachena, Budoni, Luogosanto, Porto Rotondo, San Teodoro, Tempio Pausania e Tula, per citarne alcune. Oltre ai suggestivi eventi musicali a cielo aperto, la rassegna ‒ quest’anno intitolata Rainbow e in programma dal 7 al 16 agosto ‒, prevede anche altre interessanti attività collaterali come presentazioni di libri e mostre, i laboratori per bambini Time to Children, organizzati dalla violinista Sonia Peana, e la consueta retrospettiva di film e documentari a cura del regista Gianfranco Cabiddu. <h2>UN'EDIZIONE NEL SEGNO DELLA PACE E DELLA DIVERSITÀ</h2> Con lo sguardo rivolto alla drammatica situazione sociopolitica attuale, l'edizione 2022 di Time in Jazz è stata pensata anche come momento di riflessione e propagazione di valori universali quali pace e fratellanza: non a caso, dal punto di vista grafica è accompagnata da un colorato arcobaleno. Ma Rainbow vuole simbolicamente rappresentare anche un "ponte" verso l’accettazione dell’altro e il rispetto delle diversità etniche e di genere. D’altronde, come ricorda lo stesso <a href="https://arte.sky.it/foto/libro-storia-jazz-paolo-fresu" target="_blank">Paolo Fresu</a>, la musica jazz si generò proprio da questo: “Il jazz nasce dalle diversità. Non ci fossero state le migrazioni verso le Americhe del secolo scorso non si sarebbe creato quel crogiuolo di razze che ha dato vita a uno stile musicale che ha rivoluzionato e arricchito il Novecento”. <h2>IL PROGRAMMA MUSICALE DI TIME IN JAZZ 2022</h2> Le cinque serate in programma vedono la presenza di numerosi artisti di rilevanza internazionale come, ad esempio, la cantante maliana Oumou Sangaré, l’iconico sassofonista americano Archie Shepp, il trombettista norvegese Mathias Eick e l'israeliano Avishai Cohen con il gruppo Big Vicious. Tra gli artisti italiani ritroviamo l’eclettica cantante Tosca, protagonista dell'immancabile omaggio a <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fabrizio-de-andre" target="_blank">Fabrizio De Andrè</a> (martedì 9 agosto), in quella che è stata la dimora del cantautore genovese a L'Agnata, nei pressi di Tempio Pausania. Gegè Telesforo sarà in concerto col suo quintetto l'8 agosto a Puntaldia, sulla costa nord-orientale dell’isola; il napoletano Joe Barbieri si esibirà il 9 agosto al Teatro all'aperto Mario Ceroli di Porto Rotondo. Spazio anche al sassofonista Stefano Di Battista, che venerdì 12 agosto a Berchidda presenterà Morricone Stories, il suo disco omaggio al compositore e grande amico <a href="https://arte.sky.it/news/ennio-morricone-libro" target="_blank">Ennio Morricone.</a> [Immagine in apertura: Paolo Fresu, Time in Jazz, 2018. Foto Roberto Sanna]

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60 anni dal primo concerto dei Beatles in Italia

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Un Natale distopico con Vinicio Capossela

A Roma gli scatti finalisti del World Press Photo 2022

Il Palazzo Delle Esposizioni di Roma ospita, fino al 12 giugno, in anteprima nazionale, le 122 foto finaliste della 65esima edizione del World Press Photo 2022, il più <a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-world-press-photo-2022" target="_blank">prestigioso concorso internazionale dedicato al fotogiornalismo</a>. La rassegna è ideata dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam. <h2>IL WORLD PRESS PHOTO 2022</h2> Da questa edizione l'ambito premio, attivo dal 1955, ha presentato un'importante novità. Oltre alla “giuria globale” (presieduta da Rena Effendi e composta da Ernesto Benavides, Simona Ghizzoni, Tanzim Wahab, N’Goné Fall, Clare Vander Meersch e Jessica Lim), si è servito anche di “giurie regionali”, costituite per selezionare i partecipanti all’interno di sei macro-aree (Africa, Asia, Europa, Nord e Centro America, America del Sud, Sud Est asiatico e Oceania). In linea con una nuova strategia più inclusiva e rappresentativa del mondo, i quattro vincitori finali sono stati dunque selezionati tra i ventiquattro vincitori regionali del 2022, per ciascuna delle quattro categorie in concorso: Singole, Storie, Progetti a lungo termine e Open Format. <h2>I VINCITORI DEL WORLD PRESS PHOTO</h2> L’ambito premio World Press Photo of the Year 2022 è andato al doloroso scatto Kamloops Residential School, realizzato per il New York Times dalla fotoreporter canadese Amber Bracken. La fotografia ritrae degli abiti rossi appesi a croci in legno piantate sul ciglio di una strada che conduceva a una scuola per bambini indigeni nella British Columbia, Canada. A seguito di denunce di molestie e maltrattamenti, su quella strada, nel 2021, sono state scoperte 215 tombe non contrassegnate, che potrebbero appartenere proprio ai piccoli studenti della scuola. Il fotografo Matthew Abbott con la sua storia Saving Forests with Fire si è aggiudicato, invece, il premio World Press Photo Story of the Year. Il lavoro, realizzato per National Geographic/Panos Pictures, racconta come gli aborigeni australiani brucino strategicamente il sottobosco attraverso una pratica nota come "combustione a freddo", in cui le fiamme si propagano lentamente in modo da diminuire la produzione di CO2 e contenere il riscaldamento climatico. Il premio per il miglior progetto a lungo termine è stato infine assegnato al brasiliano Lalo de Almeida, mentre la vincitrice della nuova categoria World Press Photo Open Format Award (rivolta a progetti che utilizzano diversi media, dal video, al documentario interattivo, alle foto disegnate) è l’ecuadoregna Isadora Romero con il racconto Blood is a Seed, ispirato alla sua storia familiare. <h2>LA FOTOGRAFA ITALIANA IN MOSTRA</h2> Menzione d’onore all'unico contributo italiano arrivato in finale. Si tratta di Viviana Peretti, fotografa italiana con base a Bogotà che, con il progetto A portrait of Absence, ha documentato per nove anni il frequente crimine colombiano di sparizione forzata. Il lavoro fotografico, ritraendo le lente e drammatiche vite delle famiglie che sperano nel ritorno dei loro cari improvvisamente scomparsi, rappresenta un vero tributo visivo all'assenza. [Immagine in apertura: World Press Photo Exhibition 2022. Credit photo M3studio]

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