Le migliori destinazioni mondiali vincitrici dei World Travel Award

Come ogni anno tra i buoni propositi c’è sicuramente quello di dedicare più tempo ai viaggi e alle nuove scoperte. Complici i disagi causati dall'emergenza pandemica, anche il turismo ha subito una serie di contraccolpi, senza tuttavia smettere di rappresentare un importante strumento di rilancio globale. A confermarlo è la 28esima edizione dei <a href="https://www.worldtravelawards.com/" target="_blank">World Travel Award</a>, assegnati alle città più amate, alle spiagge più belle, alle capitali più ospitali e più attrattive del 2021. “I nostri vincitori mondiali rappresentano il meglio dei viaggi e del turismo globali e le mie congratulazioni vanno a ciascuno di loro”, così parla Graham Cooke, fondatore del WTA. “Stanno tutti giocando un ruolo da protagonista nel guidare la ripresa globale dei viaggi e del turismo”. <h2>I VINCITORI DEI WORLD TRAVEL AWARD 2021</h2> Tra le mete più ambite premiate nell'ambito della 28esima edizione dei World Travel Award spiccano le inossidabili Maldive che, per il secondo anno, si aggiudicano il titolo di miglior destinazione al mondo. Invece, con una doppietta sorprendente, il Portogallo agguanta sia il titolo di miglior isola del mondo grazie al suo arcipelago di Madeira sia quello di miglior destinazione balneare con l’Algarve. Incetta di premi anche per Dubai, proclamata miglior destinazione per viaggi d’affari con il Dubai World Trade Center, che si conferma la miglior location per meeting, e il suo aeroporto internazionale, che conquista il gradino più alto del podio nella relativa categoria. Fra i premiati non mancano gli enti che danno vita a una progettualità mirata allo sviluppo del terzo settore, come il Ministero del Turismo greco, votato come miglior ente, e The Palm Jumeirah – Nakheel, negli Emirati Arabi Uniti, votato come il miglior progetto turistico al mondo. <h2>PATRIMONI E LUOGHI DA SCOPRIRE</h2> Quali sono le città che incuriosiscono di più? E le capitali più amate per una vacanza? A sbaragliare le capitali europee sono Mosca e San Pietroburgo, mentre l’Armenia primeggia grazie al suo straordinario patrimonio storico-culturale. Se <a href="https://arte.sky.it/news/archeologia-scoperta-machu-picchu" target="_blank">Machu Picchu</a> e le sue meraviglie riscuotono un successo tale da meritarsi il titolo di principale attrazione turistica, il Perù si aggiudica quello di principale destinazione culturale. L'Italia, infine, batte la concorrenza sul terreno dell'hospitality, collezionando una carrellata di prime posizioni grazie a hotel e resort presenti a Roma e in Sardegna. [Immagine in apertura: Machu Picchu. Photo by Willian Justen de Vasconcellos on Unsplash]

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I maestri della street art si danno appuntamento a Parma

Presto la versione a fumetti del capolavoro di Umberto Eco

Le informazioni sono al momento vaghe, limitate, eppure sufficienti a suscitare una certa fibrillazione tra gli amanti di fumetti e della letteratura in genere. Il nome della rosa, il romanzo di <a href="https://arte.sky.it/news/eco-ricci-mostra-labirinti-parma" target="_blank">Umberto Eco</a> pubblicato nel 1980, sarà trasformato in un fumetto. Un'operazione che si preannuncia epica, anche grazie al coinvolgimento di una delle firme più illustri della nona arte nazionale: <a href="https://arte.sky.it/archivio/2021/04/libro-autobiografia-milo-manara" target="_blank">Milo Manara</a>. Recentemente protagonista della <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-milo-manara-porto-antico-genova" target="_blank">grande retrospettiva a Genova</a>, il disegnatore bolzanino è stato infatti incaricato dal mensile di fumetti Linus di realizzare una trasposizione in serie del romanzo. Le varie puntate saranno pubblicate sul magazine nel corso del 2022, per poi essere presentate all'interno di un unico volume prodotto dalla casa editrice <a href="https://www.oblomovedizioni.com/" target="_blank">Oblomov</a>. 
<h2>DAL ROMANZO AL FUMETTO</h2> A diramare la notizia è stato il fumettista <a href="https://arte.sky.it/foto/igort-libro-inchiostro-su-carta" target="_blank">Igort</a>, direttore della storica rivista dedicata alla nona arte. Nell'editoriale del <a href="https://linus.cantookboutique.com/it" target="_blank">nuovo numero del magazine</a> (interamente dedicato proprio a Umberto Eco in occasione del novantesimo anniversario della nascita), l'autore ha dichiarato che l'idea dell’adattamento a fumetti del best seller è da attribuire a Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale de La Nave di Teseo (la casa editrice fondata dallo stesso Eco nel 2015, già a capo della <a href="https://arte.sky.it/news/umberto-eco-nome-della-rosa-illustrato" target="_blank">recente edizione del romanzo arricchita da disegni e appunti preparatori dello stesso autore</a>.). “''Il nome della rosa' a fumetti, che te ne pare? Chi potrebbe farlo?'. Per tutta risposta, io ebbi delle vere e proprie visioni”, racconta Igort nel numero di gennaio, presto in edicola. “Vidi le pagine, come se già esistessero, in qualche universo parallelo. Cosa che trasmisi immediatamente a Milo, via telefono. 'L’ho visto con il tuo stile, l’ho immaginato disegnato da te'. Manara fu sorpreso, piacevolmente sorpreso. E malgrado stesse lavorando a un altro libro e quella telefonata molesta lo distrasse, cominciò a pensarci seriamente”. 
<h2>IL NOME DELLA ROSA DI UMBERTO ECO</h2> Pubblicato nel 1980 dalla casa editrice Bompiani, Il nome della rosa è considerato uno dei caposaldi della letteratura mondiale. Vincitore del <a href="https://arte.sky.it/news/finalisti-premio-strega-2021" target="_blank">Premio Strega</a> nel 1981, il libro è ambientato sul finire del 1327, e vede come protagonisti il giovane monaco Adso da Melk e il frate Guglielmo da Baskerville, quest'ultimo incaricato di una imprecisata missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo deve risolvere alcuni misteriosi delitti che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Una situazione che costringerà il frate a confrontarsi con una serie di indizi da interpretare per arrivare alla verità. 
[Immagine in apertura: un dettaglio della copertina del numero di Linus di gennaio 2022]

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Una “antibiografia” di Leonardo da Vinci

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