A Venezia aprono le straordinarie sale reali del Museo Correr

Continua il progetto di riqualificazione dell’area Marciana, cuore della città di <a href="https://arte.sky.it/news/venezia-infinita-avanguardia-film-programmi-tv-23-aprile" target="_blank">Venezia</a>. Dopo un lungo e impegnativo lavoro di recupero, sono state infatti finalmente riaperte al pubblico venti sale del Palazzo Reale, parti integranti del <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-venezia-oro-fabrizio-plessi-museo-correr" target="_blank">Museo Correr</a>. I sontuosi ambienti, tra i più rappresentativi della storia politica e culturale veneziana del XIX secolo, costituivano gli originari appartamenti privati utilizzati, dopo la caduta della Serenissima Repubblica e fino al 1920, dagli esponenti di ben tre casate regnanti: i Bonaparte, gli Asburgo e i Savoia.<h2>LE "NUOVE" SALE DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA</h2> Gli Appartamenti Reali occupano, per circa 850 metri quadrati, il versante settentrionale del piano nobile delle <a href="https://arte.sky.it/foto/procuratie-vecchie-venezia-riapertura" target="_blank">Procuratie Antiche</a>, godono dell’affaccio sui <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/venezia-giardini-reali-restauro" target="_blank">Giardini Reali</a> e sul Bacino di San Marco e si sviluppano in parallelo agli spazi delle attuali sale espositive del Museo Correr, che in questo modo vede raddoppiare i propri percorsi museali. Si tratta di ampi e sfarzosi ambienti in cui si sono scritti capitoli della storia italiana ed europea e in cui hanno soggiornato personalità del calibro di Napoleone, l'Imperatrice Sissi, Massimiliano d’Asburgo e Vittorio Emanuele di Savoia.<h2>I LAVORI DI RECUPERO DEGLI APPARTAMENTI REALI</h2> La prima fase degli interventi, eseguiti su progetto scientifico della Fondazione Musei Civici di Venezia con il supporto della Soprintendenza e con il sostegno del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e di mecenati di tutto il mondo, hanno preso il via nell’anno 2000 attraverso il recupero dei grandi appartamenti di rappresentanza già facenti parte del Museo Correr: il porticato che dà accesso al Palazzo Reale e a Piazza San Marco, lo Scalone d’Onore, il Vestibolo d’onore, la Sala da Ballo e il soffitto della Sala del Trono. La seconda fase dei lavori di recupero, condotti dal 2006 al 2012, si è concentrata sugli appartamenti di Sissi e su alcuni ambienti dell’appartamento di Massimiliano d’Asburgo, mentre la terza campagna di restauro, attiva fino al 2014, ha coinvolto i raffinati ambienti del Gabinetto Studiolo dell’imperatore, del Salone delle Udienze, di quello dei Ciambellani e del Salone di Re Umberto. Tra il 2015 e il 2016, per dare risalto alla magnifiche raccolte canoviane del Museo Correr, è stato inoltre sostenuto il progetto Sublime Canova, ideato dalla Direttrice MUVE Gabriella Belli. A concludere il recupero integrale del Palazzo sono stati i certosini interventi, appena conclusi, sugli appartamenti di Massimiliano e dei Re d’Italia: le rinnovate sale appaiono sontuosamente rivestite con tappezzerie che riprendono i disegni originali e allestite con i pregiati arredi dell'epoca. [Immagine in apertura: Palazzo Reale Venezia, Fondazione Museo Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Salotto dell’Aurora (appartamento dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo). Foto © Massimo Listri]

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La call rivolta ai progettisti di giardini

<a href="https://arte.sky.it/news/radicepura-festival-sicilia-giardini" target="_blank">Radicepura Garden Festival</a>, l’evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio mediterraneo, che dal 2017, anno della prima edizione, vede coinvolti giovani designer e protagonisti dell’arte e dell’architettura, annuncia Il giardino delle piante, il bando internazionale 2023. La quarta edizione della biennale, organizzata dalla Fondazione Radicepura sotto la direzione artistica di Antonio Perazzi, si svolgerà, infatti, a Giarre, tra l’Etna e il Mar Ionio, dal 7 maggio al 3 dicembre 2023.<h2>IN SICILIA LA BIENNALE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO</h2> A inaugurare il festival con un progetto inedito sarà Paolo Pejrone, l’architetto paesaggista da sempre promotore e fautore di un giardino “disordinato” capace di crescere in modo autonomo e spontaneo come raccontato nel suo libro Un giardino semplice. Storie di felici accoglienze e armoniose convivenze. “Quando parliamo di giardino si parla di un’entità viva, crescente, che muta velocemente, non c’è niente di peggio, infatti, di un giardino immobile. Siamo stati abituati a uno stereotipo borghese che ci ha accompagnati per quasi due secoli, il giardino all’inglese, con spazi organizzati, ma liberi… Siamo cresciuti con questa idea di verde che, tuttavia, costa in termini di sacrifici che chiediamo al prossimo”, commenta Paolo Pejrone, “Dobbiamo fare attenzione alle risorse, il giardino deve essere un piccolo esempio di ecologia casereccia; il pratino all’inglese è un atto di egoismo perché dannoso in termini di acqua consumata, di trattamenti necessari, di ore di tosatura. Lasciamo che i giardini crescano all’italiana… usiamo piante della macchia mediterranea, nel giardino non si può andare contro la natura dei luoghi".<h2>IL BANDO 2023 DI "RADICEPURA GARDEN FESTIVAL"</h2> Con questo spirito, promuovendo, dunque, un giardino artistico che celebri biodiversità e buon senso, Radicepura Garden Festival lancia la Call for Ideas 2023. Fino al prossimo 14 novembre studenti, architetti del paesaggio, agronomi, garden designer, botanici, vivaisti, urbanisti, ingegneri, artisti, studenti, curatori, e tutti coloro che abbiano le competenze per progettare e realizzare un giardino, potranno partecipare alla prima fase della selezione. A una short-list di partecipanti verrà poi chiesto di produrre un progetto dettagliato specifico per un’area assegnata. Tra queste proposte avverrà, quindi, la selezione finale dei sette vincitori (annunciati entro il 27 gennaio 2023), che saranno chiamati a realizzare il loro giardino, attingendo da un budget di diecimila euro, nel parco botanico in provincia di Catania, dove i progetti rimarranno in mostra per tutti i sei mesi di durata del festival. Alla conclusione della kermesse, il giardino che meglio si sarà evoluto nell’arco della manifestazione riceverà il Premio Gardenia, uno speciale riconoscimento del magazine di giardini. Il bando è disponibile sul <a href="https://www.radicepurafestival.com/call-for-ideas-2023/" target="_blank">sito ufficiale</a> di Radicepura Garden Festival. [Immagine in apertura: Antonio Perazzi, Home Ground. Photo Alfio Garozzo]

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